xanax e codice della strada (art. 187)

Gentili dottori,
vorrei verificare se la mia attuale assunzione di xanax prima di dormire possa essere incompatibile con la guida dell'auto.

Premetto che non ho nessun effetto di sonnolenza, nessun rallentamento dei riflessi e non sono certo un'automobilista "pericolosa". Ma questo è irrilevante da un punto di vista legale.

Il codice della strada (art. 187) dice:
1. "Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l'arresto da sei mesi ad un anno (...)";
2. Se il conducente in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope provoca un incidente stradale (...).

Personalmente non lo interpreto come divieto assoluto di guidare se si assumono benzodiazepine, ma come divieto di guidare qualora queste causino un'alterazione psicofisica. Sarebbe anche coerente con l'avvertenza (e non il divieto) del bugiardino, che dice che il farmaco PUO' alterare la capacità di guida, ma non è detto.

Il dubbio mi viene perché in rete ho trovato moltissimi siti, anche di professionisti, in cui si dice che è VIETATO guidare se si assumono benzodiazepine. Lo si dice anche qui nel forum, ma in post di diversi anni fa e il codice stradale linkato è diverso, quindi forse ora le cose sono cambiate e per questo ripropongo la domanda.

Se medicitalia non è lo spazio giusto per il quesito, forse più legale che medico, mi scuso.
In ogni caso grazie e cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La legge parla di "guida sotto l'effetto", poi in realtà nella pratica ad essere tabellate sono le sostanze in sé, cosicché spesso si hanno caso di guida in soggetto che ha nelle urine il farmaco in questione, cosa assolutamente discutibile come prova che fosse sotto l'effetto di qualcosa.
Quindi, sostanzialmente, il divieto si riferisce all'effetto e non alla sostanza in sé, ma di fatto i controlli individuano l'uso, in maniera di solito sprecisa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Quindi, insomma, la legge è del tutto sensata ma non la sua messa in pratica. Strano che i medici che fanno la prescrizione non avvertano: anche se non è loro compito in senso stretto, sarebbe opportuno.

Grazie per la risposta, è stato molto chiaro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Dunque, direi che in realtà la legge è parziale, poiché individua alcune sostanze, mentre lascia altre in una zona grigia in cui non c'è divieto ma neanche verifica.
Lei tenga conto che per sapere se una sostanza altera una capacità x servirebbero studi che misurano gli eventi negativi in soggetti che le assumono in maniera nota, e questo non è possibile. Noi quindi abbiamo dati se mai su due cose: a) gli effetti generali dell'assunzione, b) i dati sugli incidenti e sulle caratteristiche di chi li ha fatti, compresi farmaci individuati.

In pratica, uno si può ritrovare a dover rispondere di un'accusa solo perchè trovato "positivo" ad un esame urinario, il che può voler dire che usa sempre, che ha usato solo quella volta, che ha usato tre giorni prima, etc, e inoltre senza sapere, nel caso dell'assuntore abituale, se ha assunto dosi superiori al suo livello di assuefazione, poiché se il concetto è che conta "l'effetto", in caso di assuefazione l'effetto non c'è. Stesso discorso che con l'alcol.

In caso di incidente o accertamento, se si vuole evidenziare differenze di questo tipo, è bene farsi fare un dosaggio ematico (che invece rende l'idea del presunto effetto) e un esame clinico (cioè se c'erano segni di alterazione o no), oltre a poter eventualmente documentare l'uso a fini terapeutici, ma quest'ultima cosa è in realtà non dirimente.
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Sono sorpresa della situazione, ma non mi resta che prenderne atto e regolarmi di conseguenza, come mi consiglia.
Grazie, dottore, per le ulteriori indicazioni.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
In che senso sorpresa ?
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
La sorpresa è la mia sensazione personale per il fatto che ho visto confermate patenti a casi davvero a rischio (anziani ecc.) mentre io che sono affidabile potrei vedere ritirata la mia patente (facciamo le corna...). E' improbabile ma può succedere, è un po' come andare in giro con l'assicurazione scaduta.
Comunque chiederò al mio medico se può sostituirmi lo xanax con un farmaco per l'insonnia non tabellato, se esiste.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Tenga conto che lo xanax assunto in maniera continuativa in genere non ha senso, quindi toglierlo può invece essere utile.
Se lo si deve togliere, va fatto gradualmente.

Diciamo che per adesso non c'è un automatismo rispetto alla prescrizione, anche perché la prescrizione non è di quelle a carico del sistema pubblico, quindi è una ricetta libera.
Un problema accessorio è quello assicurativo, cioè il fatto che in termini assicurativi di solito gli articoli penali (incidenti in guida sotto l'effetto di...) sono esclusi.
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie ancora per la disponibilità, un saluto.