Ansia, depressione, panico, apatia
gentili dottori,
chiedo un vostro consulto il merito alla situazione emotiva/comportamentale che mi e' piombata addosso improvvisamente e che non riesco a gestire.
vengo da un trascorso amoroso chiuso 6 mesi fa,a marzo .. dopo 6 anni di fidanzamento di cui 3 di convivenza.. terminato non per colpa mia, ho lasciato la casa e sono tornata in famiglia. il lavoro invece al momento e' ancora lo stesso quindi nel suo paese in quanto avevo trovato comodo a casa e mi ero trasferita con tutto.
purtroppo per me lui e' sempre stato il mio mondo.. la mia grande motivazione.. facevo le cose sempre in base a lui.. me le organizzavo a seconda dei suoi impegni.. per errore mio ( non mi ha mai costretta a questo) era una cosa che mi veniva automatica. in piu lui per me era un gran punto di riferimento. il mese appena dopo la rottura pero mi sono resa conto che ci stavo male si, che mi mancava, ma il tutto in maniera molto contenuta.. ho ripreso a stare con la mia famiglia,a rivedere i miei amici piu spesso.. fare alcune piccole cose di cui prima volontarimante mi privavo preferebdo stare con lui.. insomma e' stato tutto limitatamente difficile tant'e vero che mi sono chiesta se ne ero davvero innamorata.
arrivato giugno ho cominciato a sentire un ragazzo.. lui si e' preso subito molto bene.. moltissime attenzioni.. parole belle e forti.. girava tutto intorno a me.. nel frattempo sono andata al mare con 3 amiche..lui ho continuato a sentirlo x sms dove cercava in tutti i modi di rimanermi vicino anche da distante.. e ho cominciato anch io ad essere un po piu interessata e curiosa..
non soffrivo della mancanza del mio passato..talvolta era come se fosse un pezzo della mia vita che non ricordavo di aver vissuto.
tornata dal mare sono iniziati i problemi...
il ragazzo si e' preso sempre di piu.. era molto piu avanti rispetto a me.. ho cominciato a fissarmi sull idea che lui non avesse un mondo suo ma che sembravo essere l unica cosa che gli interessava..il pensiero di mettermi in un rapporto mi soffocava..ma nonostante questo sapeva ascoltarmi..ero a mio agio con lui.. ci stavo bene!da li pero ho iniziato a non stare bene.. improvvisamente non ho piu voglia di fare nulla.ogni cosa mi angoscia e mi crea panico.dall'andare al lavoro al fare le cose che mi piaceva fare uscire con gli amici ..shopping...qualsiasi cosa mi mette ansia e mi invento scuse per evitarle perche e' come se il mio corpo dovesse fare una fatica incredibile..mi sveglio con la voglia di stare a letto..improvvisamente mi chiedo "che senso ha fare questa cosa;e' solo far passare un'altra giornata ma a che scopo"..e' una sensazione bruttissima che non riesco a levarmi di dosso.e' diventata come una fissa e ho paura di non riuscire ad essere piu come prima. un'altra cosa che m spanventa e' che ho paura di arrivare ad un punto dove come i depressi (se questo sono anch'io) vedono che la cosa non se ne va, li tormenta e l'unico modo per uccidere il fantasma e' il suicidio.quando penso a questo,panico.
chiedo un vostro consulto il merito alla situazione emotiva/comportamentale che mi e' piombata addosso improvvisamente e che non riesco a gestire.
vengo da un trascorso amoroso chiuso 6 mesi fa,a marzo .. dopo 6 anni di fidanzamento di cui 3 di convivenza.. terminato non per colpa mia, ho lasciato la casa e sono tornata in famiglia. il lavoro invece al momento e' ancora lo stesso quindi nel suo paese in quanto avevo trovato comodo a casa e mi ero trasferita con tutto.
purtroppo per me lui e' sempre stato il mio mondo.. la mia grande motivazione.. facevo le cose sempre in base a lui.. me le organizzavo a seconda dei suoi impegni.. per errore mio ( non mi ha mai costretta a questo) era una cosa che mi veniva automatica. in piu lui per me era un gran punto di riferimento. il mese appena dopo la rottura pero mi sono resa conto che ci stavo male si, che mi mancava, ma il tutto in maniera molto contenuta.. ho ripreso a stare con la mia famiglia,a rivedere i miei amici piu spesso.. fare alcune piccole cose di cui prima volontarimante mi privavo preferebdo stare con lui.. insomma e' stato tutto limitatamente difficile tant'e vero che mi sono chiesta se ne ero davvero innamorata.
arrivato giugno ho cominciato a sentire un ragazzo.. lui si e' preso subito molto bene.. moltissime attenzioni.. parole belle e forti.. girava tutto intorno a me.. nel frattempo sono andata al mare con 3 amiche..lui ho continuato a sentirlo x sms dove cercava in tutti i modi di rimanermi vicino anche da distante.. e ho cominciato anch io ad essere un po piu interessata e curiosa..
non soffrivo della mancanza del mio passato..talvolta era come se fosse un pezzo della mia vita che non ricordavo di aver vissuto.
tornata dal mare sono iniziati i problemi...
il ragazzo si e' preso sempre di piu.. era molto piu avanti rispetto a me.. ho cominciato a fissarmi sull idea che lui non avesse un mondo suo ma che sembravo essere l unica cosa che gli interessava..il pensiero di mettermi in un rapporto mi soffocava..ma nonostante questo sapeva ascoltarmi..ero a mio agio con lui.. ci stavo bene!da li pero ho iniziato a non stare bene.. improvvisamente non ho piu voglia di fare nulla.ogni cosa mi angoscia e mi crea panico.dall'andare al lavoro al fare le cose che mi piaceva fare uscire con gli amici ..shopping...qualsiasi cosa mi mette ansia e mi invento scuse per evitarle perche e' come se il mio corpo dovesse fare una fatica incredibile..mi sveglio con la voglia di stare a letto..improvvisamente mi chiedo "che senso ha fare questa cosa;e' solo far passare un'altra giornata ma a che scopo"..e' una sensazione bruttissima che non riesco a levarmi di dosso.e' diventata come una fissa e ho paura di non riuscire ad essere piu come prima. un'altra cosa che m spanventa e' che ho paura di arrivare ad un punto dove come i depressi (se questo sono anch'io) vedono che la cosa non se ne va, li tormenta e l'unico modo per uccidere il fantasma e' il suicidio.quando penso a questo,panico.
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Gentile utente,
Forse quello sta avendo è una serie di oscillazioni umorali, che alla fine non sono collegate con quello che sta accadendo sul piano sentimentale. Quello fa da sfondo, ma non pare che ci sia una logica reattiva, sembrano cicli si "su e giù" spontanei.
Lei sa se in famiglia sua ci sono casi psichiatrici, disturbi dell'umore ?
Forse quello sta avendo è una serie di oscillazioni umorali, che alla fine non sono collegate con quello che sta accadendo sul piano sentimentale. Quello fa da sfondo, ma non pare che ci sia una logica reattiva, sembrano cicli si "su e giù" spontanei.
Lei sa se in famiglia sua ci sono casi psichiatrici, disturbi dell'umore ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
grazie per la risposta,
se per casi di famiglia intende crisi di ansia, si, ho mia mamma che ne ha sofferto e ne soffre tutt'ora..da 30 anni prende un farmaco che va ad incidere sulla seratonina.
quanto puo incidere sul mio problema?!
crede sia uno stato depressivo il mio o comunque qualcosa di grave?!
come trattarlo per stare meglio?!
tenga presente che sono molto ipocondriaca e l'idea del mio problema attuale ne aumenta mentalmente e psicologicamente la gravita.. la mia testa e' sempre e solo li.
al momento ho iniziato una seduta con una psicologa ma ne ho fatta solo una.
crede che avro bisogno del sostegno di farmaci o sono stati d'animo che passano da soli?!
se per casi di famiglia intende crisi di ansia, si, ho mia mamma che ne ha sofferto e ne soffre tutt'ora..da 30 anni prende un farmaco che va ad incidere sulla seratonina.
quanto puo incidere sul mio problema?!
crede sia uno stato depressivo il mio o comunque qualcosa di grave?!
come trattarlo per stare meglio?!
tenga presente che sono molto ipocondriaca e l'idea del mio problema attuale ne aumenta mentalmente e psicologicamente la gravita.. la mia testa e' sempre e solo li.
al momento ho iniziato una seduta con una psicologa ma ne ho fatta solo una.
crede che avro bisogno del sostegno di farmaci o sono stati d'animo che passano da soli?!
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Non è questione di aspettarsi solo un sostegno, che chiaramente ci può essere con vari metodi, ma proprio di verificare se è in atto un qualcosa che segue un suo decorso, prevedibile, e che quindi è curabile alla radice, anche mediante farmaci nel caso. Dipende dalla diagnosi, ma poiché non è un semplice inizio, ma un periodo con diverse fasi, è già possibile verificarlo questo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 933 visite dal 02/09/2018.
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