Bipolarismo e cannabis light
Salve, scrivo non per me, ma per una persona a me vicina.
È un ragazzo di 37 anni che soffre di disturbo bipolare maniacale dalla gioventù, a dicembre ha avuto l'ultima ricaduta dopo parechi anni.
Ci stavamo chiedendo se l'uso di cannabis light (cbd) potesse influire positivamente o negativamente sul disturbo.
Al momento segue la terapia prescritta dalla sua psichiatra.
Grazie in anticipo
È un ragazzo di 37 anni che soffre di disturbo bipolare maniacale dalla gioventù, a dicembre ha avuto l'ultima ricaduta dopo parechi anni.
Ci stavamo chiedendo se l'uso di cannabis light (cbd) potesse influire positivamente o negativamente sul disturbo.
Al momento segue la terapia prescritta dalla sua psichiatra.
Grazie in anticipo
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Gentile utente,
C'è attualmente un po' di confusione sul tipo di cannabis. Ce c'è con solo cbd, poi ci sono le varianti a basso tasso di thc, non proibite per il commercio ma vendute in preparazioni non destinate all'uso, poi ci sono quelle terapeutiche che possono essere anche a tasso significativo di thc, ma autorizzate a finin medici tramite prescrizione, e infine la cannabis di strada venduta illegalmente. Il tasso di thc, o meglio il rapporto thc/cbd-cbn è considerato un indica di effetto "stupefacente" e quindi è il riferimento per prevedere la pericolosità. Poco si sa su varianti che di fatto nessuno ha mai avuto interesse a usare. Le varianti "light" teoricamente quindi comportano sempre un rischio, poiché parliamo di soggetti con una sensibilità speciale al thc.
C'è attualmente un po' di confusione sul tipo di cannabis. Ce c'è con solo cbd, poi ci sono le varianti a basso tasso di thc, non proibite per il commercio ma vendute in preparazioni non destinate all'uso, poi ci sono quelle terapeutiche che possono essere anche a tasso significativo di thc, ma autorizzate a finin medici tramite prescrizione, e infine la cannabis di strada venduta illegalmente. Il tasso di thc, o meglio il rapporto thc/cbd-cbn è considerato un indica di effetto "stupefacente" e quindi è il riferimento per prevedere la pericolosità. Poco si sa su varianti che di fatto nessuno ha mai avuto interesse a usare. Le varianti "light" teoricamente quindi comportano sempre un rischio, poiché parliamo di soggetti con una sensibilità speciale al thc.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 01/09/2018.
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