Sintomi residui ansia
Buongiorno gentili dottori. Assumo ormai dall’inizio di giugno 20 mg di Paroxetina per un disturbo d’ansia con attacchi di panico.
Dopo il solito periodo iniziale difficile, sono stata molto bene. Ho notato però alcuni sintomi residui in concomitanza col ciclo mestruale... Passo alcuni giorni con un ritorno, seppur lieve e sopportabile, dei sintomi ansiosi.
Questo mi causa rimuginazioni, paura che la terapia non funzioni, la classifica spirale della profezia che si autoavvera... la paura della paura.
Lo psichiatra dice che è un fenomeno del tutto normale, che la terapia non cancella l’ansia totalmente (essendo un fenomeno fisiologico) e che devo pazientare perché essendo passati pochi mesi sono ancora fragile di fronte le normali manifestazioni ansiose. Io però mi chiedo se sia normale avere dopo due mesi sintomi residui seppure sporadici. Devo anche aggiungere che qualche volta ho dimenticato la terapia, soltanto per un giorno.
Chiedo a voi un parere e un consiglio ringraziando in anticipo. Saluti.
Dopo il solito periodo iniziale difficile, sono stata molto bene. Ho notato però alcuni sintomi residui in concomitanza col ciclo mestruale... Passo alcuni giorni con un ritorno, seppur lieve e sopportabile, dei sintomi ansiosi.
Questo mi causa rimuginazioni, paura che la terapia non funzioni, la classifica spirale della profezia che si autoavvera... la paura della paura.
Lo psichiatra dice che è un fenomeno del tutto normale, che la terapia non cancella l’ansia totalmente (essendo un fenomeno fisiologico) e che devo pazientare perché essendo passati pochi mesi sono ancora fragile di fronte le normali manifestazioni ansiose. Io però mi chiedo se sia normale avere dopo due mesi sintomi residui seppure sporadici. Devo anche aggiungere che qualche volta ho dimenticato la terapia, soltanto per un giorno.
Chiedo a voi un parere e un consiglio ringraziando in anticipo. Saluti.
[#1]
Da Giugno a ora può essere normale avere residui. In generale però nei mesi si mira ad una estinzione completa del disagio (i sintomi presi in sé possono anche non essere uguali a zero, è importante che sia uguale a zero l'allarme che uno ha rispetto ad essi). Il fatto che il disturbo sia azzerato pare sia un predittore positivo di effetto "curativo" del trattamento.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Sono d’accordo con lei dottor Pacini.
Infatti in passato ho notato non un azzeramento dei sintomi ansiosi, ma la mia risposta “sana” agli stessi.
Ancora non riesco in questo, la mia resta, non sempre, a tratti, una risposta di allarme eccessivo.
So che la terapia ha tempi lunghi di consolidamento e ho certamente ottenuto benefici notevoli da giugno, ma non ancora completi.
Lei mi consiglia di pazientare ancora alcuni mesi? Grazie
Infatti in passato ho notato non un azzeramento dei sintomi ansiosi, ma la mia risposta “sana” agli stessi.
Ancora non riesco in questo, la mia resta, non sempre, a tratti, una risposta di allarme eccessivo.
So che la terapia ha tempi lunghi di consolidamento e ho certamente ottenuto benefici notevoli da giugno, ma non ancora completi.
Lei mi consiglia di pazientare ancora alcuni mesi? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 23/08/2018.
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