Disturbo post-traumatico da stress
Gentili Dottori,
Chiedo consiglio su questa piattaforma poiché il mio medico di base in questo periodo di festività estiva non è presente in studio e non prevede sostituzioni (consiglia di recarsi, in caso di bisogno, presso la guardia medica).
Sono una ragazza di trent'anni, sofferente di panico, ipocondria ed ansia da più di dieci. Il disturbo ansioso, provocato da un clima familiare ansiogeno ed insicuro e da un intervento subito a dieci anni, nel corso di questi periodo andava e veniva, in base alle tensioni del momento.
Purtroppo, la scorsa settimana, mi sono trovata ad affrontare un trauma pesante: mio padre ha rischiato di morire per una dissecazione aortica, i cui sintomi iniziali sono stati scambiati dal suo medico di base per ansia, e tutt'oggi si trova ancora in terapia intensiva.
La situazione generale, malore, ambulanza, pericolo di morte, ansia del nucleo familiare, senso di impotenza, contatto con gli ospedali e le sofferenze, mancanza di figure forti di riferimento, presenza di stress accumulato precedentemente, mi ha mandata completamente in tilt. Sto trascorrendo giornate tra casa ed ospedale, completamente sfiduciata, preda di attacchi di panico continui, senso di angoscia opprimente e totale, malesseri fisici ricorrenti (ho infatti già fatto una richiesta su questo sito nel settore cardiologia per sapere se tanto stress potesse avere effetti fatali sul fisico).
Mi chiedevo se poteste darmi qualche indicazione su come provare a gestire questo momento, sempre nei limiti del consulto online.
Può il mio definirsi un disturbo post-traumatico? Potete indicarmi delle tecniche, un metodo di comportamento capace di darmi un pò di sollievo? Ho la testa piena di pensieri catastrofici riguardanti il futuro, ansia per ogni singolo gesto e respiro, e purtroppo non trovo modo di controllarmi, soprattutto l'ipocondria mi condiziona molto.
Sono di Roma, pertanto mi fareste piacere anche indirizzandomi presso una figura di riferimento in città.
Grazie per l'attenzione, buona serata.
Chiedo consiglio su questa piattaforma poiché il mio medico di base in questo periodo di festività estiva non è presente in studio e non prevede sostituzioni (consiglia di recarsi, in caso di bisogno, presso la guardia medica).
Sono una ragazza di trent'anni, sofferente di panico, ipocondria ed ansia da più di dieci. Il disturbo ansioso, provocato da un clima familiare ansiogeno ed insicuro e da un intervento subito a dieci anni, nel corso di questi periodo andava e veniva, in base alle tensioni del momento.
Purtroppo, la scorsa settimana, mi sono trovata ad affrontare un trauma pesante: mio padre ha rischiato di morire per una dissecazione aortica, i cui sintomi iniziali sono stati scambiati dal suo medico di base per ansia, e tutt'oggi si trova ancora in terapia intensiva.
La situazione generale, malore, ambulanza, pericolo di morte, ansia del nucleo familiare, senso di impotenza, contatto con gli ospedali e le sofferenze, mancanza di figure forti di riferimento, presenza di stress accumulato precedentemente, mi ha mandata completamente in tilt. Sto trascorrendo giornate tra casa ed ospedale, completamente sfiduciata, preda di attacchi di panico continui, senso di angoscia opprimente e totale, malesseri fisici ricorrenti (ho infatti già fatto una richiesta su questo sito nel settore cardiologia per sapere se tanto stress potesse avere effetti fatali sul fisico).
Mi chiedevo se poteste darmi qualche indicazione su come provare a gestire questo momento, sempre nei limiti del consulto online.
Può il mio definirsi un disturbo post-traumatico? Potete indicarmi delle tecniche, un metodo di comportamento capace di darmi un pò di sollievo? Ho la testa piena di pensieri catastrofici riguardanti il futuro, ansia per ogni singolo gesto e respiro, e purtroppo non trovo modo di controllarmi, soprattutto l'ipocondria mi condiziona molto.
Sono di Roma, pertanto mi fareste piacere anche indirizzandomi presso una figura di riferimento in città.
Grazie per l'attenzione, buona serata.
[#1]
Gentile utente,
Il disturbo da come lo presenta è antecedente all'ultimo evento, ma non è chiara una cosa: il disturbo inizia dopo un intervento che ha effettuato quando aveva 10 anni ? Che tipo di intervento ?
In questi 20 anni come è stato gestito il disturbo ? Senza mai nessuna terapia perché non ha raggiunto i livelli di ora ?
Il disturbo da come lo presenta è antecedente all'ultimo evento, ma non è chiara una cosa: il disturbo inizia dopo un intervento che ha effettuato quando aveva 10 anni ? Che tipo di intervento ?
In questi 20 anni come è stato gestito il disturbo ? Senza mai nessuna terapia perché non ha raggiunto i livelli di ora ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Attualmente assume una terapia per i suoi disturbi?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie per l'attenzione.
In breve: i miei disturbi d'ansia, panico ed ipocondria sono iniziati intorno ai 17 anni. Dopo aver trascorso tre anni senza una terapia specifica, ho incontrato una psicoterapeuta che in meno di un anno mi ha aiutata ad uscire dal problema, senza medicinali, solo con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Ho trascorso diverso tempo provando una leggera e sana ansia al momento opportuno, ma negli ultimi due anni ho dovuto affrontare problemi e vessazioni sul lavoro, problemi legati alla casa ed alla sfera economica, problemi legati alla socialità ed al rapporto con le persone che mi circondano, il tutto senza gioie particolari, solo preoccupazioni.
Pensavo comunque di reggere il colpo, di risalire la china, forte della terapia affrontata dieci anni fa, ma ciò che ha vissuto mio padre è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha gettata nello sconforto.
Per questo vi chiedevo se poteste consigliarmi qualche tecnica o modo di fare utile per affrontare i traumi, soprattutto considerando che, avendo sofferto molto di ipocondria, tendo ancora a somatizzare i dolori psicologici vivendo così in balia dei disturbi fisici.
In caso possiate consigliarmi anche un professionista a Roma presente in queste festività ve ne sarei grata.
Grazie mille e buona serata.
grazie per l'attenzione.
In breve: i miei disturbi d'ansia, panico ed ipocondria sono iniziati intorno ai 17 anni. Dopo aver trascorso tre anni senza una terapia specifica, ho incontrato una psicoterapeuta che in meno di un anno mi ha aiutata ad uscire dal problema, senza medicinali, solo con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Ho trascorso diverso tempo provando una leggera e sana ansia al momento opportuno, ma negli ultimi due anni ho dovuto affrontare problemi e vessazioni sul lavoro, problemi legati alla casa ed alla sfera economica, problemi legati alla socialità ed al rapporto con le persone che mi circondano, il tutto senza gioie particolari, solo preoccupazioni.
Pensavo comunque di reggere il colpo, di risalire la china, forte della terapia affrontata dieci anni fa, ma ciò che ha vissuto mio padre è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha gettata nello sconforto.
Per questo vi chiedevo se poteste consigliarmi qualche tecnica o modo di fare utile per affrontare i traumi, soprattutto considerando che, avendo sofferto molto di ipocondria, tendo ancora a somatizzare i dolori psicologici vivendo così in balia dei disturbi fisici.
In caso possiate consigliarmi anche un professionista a Roma presente in queste festività ve ne sarei grata.
Grazie mille e buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 16/08/2018.
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