Ansia da laurea
Assumo da circa 5 mesi e mezzo Cipralex e ho fatto buonissimi miglioramenti ma mi sento ancora all' 80% dell'"opera". Avrei dovuto giù essere al 100% in tale periodo di tempo e quindi bisogna aumentare il dosaggio per conseguire la completa guarigione o bisogna ancora aspettare perchè nel corso del tempo il farmaco farà il suo completo lavoro?
Il mio medico mi ha detto di riprendere 0,25mg di alprazolam la sera dato che sto entrando in un periodo di forte stress perchè devo preparare la tesi di laurea e fare gli ultimi 2 esami quindi mi ha consigliato di riaumentare dato che prendevo poche gocce alla sera.
Man mano che mi avvicino all'obiettivo l'agitazione aumenta infatti quest'ansia "residua" mi provoca una certa depresonalizzazione con moneti di intontimento stordimento (come se avessi del cemento in testa) ed agitazione.
Dopo 5 mesi e mezzo è possibile che nonostante i notevoli miglioramenti dall'inizio della terapia (sitazione veramente catastrofica prima del cipralex) ci sia un aumento dell'ansia residua perchè sto entrando in tale delicato periodo?
grazie
Il mio medico mi ha detto di riprendere 0,25mg di alprazolam la sera dato che sto entrando in un periodo di forte stress perchè devo preparare la tesi di laurea e fare gli ultimi 2 esami quindi mi ha consigliato di riaumentare dato che prendevo poche gocce alla sera.
Man mano che mi avvicino all'obiettivo l'agitazione aumenta infatti quest'ansia "residua" mi provoca una certa depresonalizzazione con moneti di intontimento stordimento (come se avessi del cemento in testa) ed agitazione.
Dopo 5 mesi e mezzo è possibile che nonostante i notevoli miglioramenti dall'inizio della terapia (sitazione veramente catastrofica prima del cipralex) ci sia un aumento dell'ansia residua perchè sto entrando in tale delicato periodo?
grazie
[#1]
Gentile utente,
Il passaggio piu' corretto per poter risolvere la questione e' l'aumento del dosaggio di Cipralex e non l'aumento delle benzodiazepine che puo' essere una risoluzione temporanea e non definitiva.
Sarebbe opportuna una rivalutazione.
Il passaggio piu' corretto per poter risolvere la questione e' l'aumento del dosaggio di Cipralex e non l'aumento delle benzodiazepine che puo' essere una risoluzione temporanea e non definitiva.
Sarebbe opportuna una rivalutazione.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
vi faccio presente i sintomi completamente regrediti:
-insonnia con forte ansia notturna
-distonia
-buona remissione colite
-dolore o per meglio dire " senzo di bolla d'aria alla nuca che premeva nel cervello" quindi cefalea tensiva al mattino e per tutta la giornata.
I sintomi più invalidanti sono scomparsi.
Perchè quando aumento l'alprazolam i primi giorni sono peggiori? non dal punto di vista dell'ansia ma dell'intontimento e depresonalizzazione (o cosi sembra si chiami)? Sono effetti collaterali iniziali vero?
-insonnia con forte ansia notturna
-distonia
-buona remissione colite
-dolore o per meglio dire " senzo di bolla d'aria alla nuca che premeva nel cervello" quindi cefalea tensiva al mattino e per tutta la giornata.
I sintomi più invalidanti sono scomparsi.
Perchè quando aumento l'alprazolam i primi giorni sono peggiori? non dal punto di vista dell'ansia ma dell'intontimento e depresonalizzazione (o cosi sembra si chiami)? Sono effetti collaterali iniziali vero?
[#3]
Non specifica il dosaggio del cipralex.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Gentile utente,
5 mesi e mezzo a 10 mg sono un tempo sufficiente per vedere gli effetti terapeutici del farmaco. se restano sintomi residui la strada più corretta è quella dell'aumento di dosaggio dello stesso farmaco. L'aggiunta di benzodiazepine può essere solo un tampone momentaneo.
cordiali saluti
5 mesi e mezzo a 10 mg sono un tempo sufficiente per vedere gli effetti terapeutici del farmaco. se restano sintomi residui la strada più corretta è quella dell'aumento di dosaggio dello stesso farmaco. L'aggiunta di benzodiazepine può essere solo un tampone momentaneo.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#7]
Concordo.
Se lo scopo della cura è quello di migliorare la risposta sull'ansia (non specifica la diagnosi), utilizzare una dose contenuta di cipralex associando bdz è in genere una soluzione peggiore dell'uso di cipralex a dose maggiore. Le bdz come lo xanax inducono inevitabilmente assuefazione e quindi esaurimento dell'effetto, oltre a destabilizzare nel lungo termine il controllo di ansia e umore.
Si consulti in proposito con il suo psichiatra e chiarisca la diagnosi se non ne è stata fatta una precisa.
Se lo scopo della cura è quello di migliorare la risposta sull'ansia (non specifica la diagnosi), utilizzare una dose contenuta di cipralex associando bdz è in genere una soluzione peggiore dell'uso di cipralex a dose maggiore. Le bdz come lo xanax inducono inevitabilmente assuefazione e quindi esaurimento dell'effetto, oltre a destabilizzare nel lungo termine il controllo di ansia e umore.
Si consulti in proposito con il suo psichiatra e chiarisca la diagnosi se non ne è stata fatta una precisa.
[#8]
Utente
sindrome ansiosa è la diagnosi, comunque colgo in lei una ineludibile contraddizione dato suggerisce di non associare bdz ad un ssri perchè altrimenti è peggiore di quello che voi psichiatri consigliate: la sola assunzione di ssri (in tal caso ad un dosaggio maggiore), quindi ciò vuol dire che è inutile anche un aumento del dosaggio? Mi sembra che le vostre risposte siano tutte correlate da uno sfondo di dispersione proprio per indurre maggiormente in ansia chi versa il tali condizioni, non si riesce mai a capire nettamente cosa vogliate dire e fate rimanere sempre con il dubbio le persone. Vorrei sapere poi perchè la maggioranza dei medici nella vita reale e non in quella telematica è più permissibile (entro certi limiti sia ben chiara) all'uso delle bdz mentre su internet su alcuni siti dilaga il terrore per questi farmaci, mi sembra più una ragione ideologica che medica.
Se un ssri impiega diversi mesi prima che scompaia del tutto una certa sintomatologia non capisco perchè debba sopportare i sintomi per tutto il decorso di quest'ultimi anzicchè tamponarli con una bdz che dopo la risoluzione sintomatica puà essere tranquillamente scalata nel tempo, ammesso che si fosse instaurata una dipendenza: dato che molti medici dice che si instaura a dosaggi elevati e per anni.
Se un ssri impiega diversi mesi prima che scompaia del tutto una certa sintomatologia non capisco perchè debba sopportare i sintomi per tutto il decorso di quest'ultimi anzicchè tamponarli con una bdz che dopo la risoluzione sintomatica puà essere tranquillamente scalata nel tempo, ammesso che si fosse instaurata una dipendenza: dato che molti medici dice che si instaura a dosaggi elevati e per anni.
[#9]
Gentile utente,
gia' dall'inizio di questa richiesta le e' stata indicata l'inopportunita' di introdurre le benzodiazepine mentre, se dopo cinque mesi non si e' raggiunta una meta soddisfacente, sarebbe opportuno valutare un aumento del cipralex o, in caso di ulteriore insuccesso, una variazione terapeutica.
Dopo che tutti le abbiamo risposto in questo modo, si coglie dal suo scritto una certa critica rispetto alle risposte, attendendosi che si possa condividere una linea terapeutica non condivisibile sia dal sottoscritto che dai colleghi, portando anche delle motivazioni e delle richieste rispetto ai sintomi.
Le valutazioni "virtuali" che ha ottenuto, sono correlate alla sua descrizione di sintomi e terapia.
Decida quali consigli seguire, ricordandole che le variazioni di trattamenti richiedono necessariamente una visita diretta e non virtuale.
gia' dall'inizio di questa richiesta le e' stata indicata l'inopportunita' di introdurre le benzodiazepine mentre, se dopo cinque mesi non si e' raggiunta una meta soddisfacente, sarebbe opportuno valutare un aumento del cipralex o, in caso di ulteriore insuccesso, una variazione terapeutica.
Dopo che tutti le abbiamo risposto in questo modo, si coglie dal suo scritto una certa critica rispetto alle risposte, attendendosi che si possa condividere una linea terapeutica non condivisibile sia dal sottoscritto che dai colleghi, portando anche delle motivazioni e delle richieste rispetto ai sintomi.
Le valutazioni "virtuali" che ha ottenuto, sono correlate alla sua descrizione di sintomi e terapia.
Decida quali consigli seguire, ricordandole che le variazioni di trattamenti richiedono necessariamente una visita diretta e non virtuale.
[#10]
Utente
E' una vostra opinione appunto (di una parte di voi non tutti), ma come al solito sfuggite sempre alle domande indirette postate su: quella che lei chiama critica in realtà è un'osservazione su un modo di pensare di una parte di voi psichiatri, quello che vorrei capire appunto è la differenza di forma mentis di altri dottori quali neurologi e medici di base sull'utilizzo di certi farmaci.tutto qui.
[#11]
Veramente sia i neurologi che medici di base non sono psichiatri e, pertanto, hanno una minore dimestichezza ed esperienza di trattamenti psichiatrici e di farmaci di tipo psichiatrico che devono essere dosati ed adattati al paziente evitando di creare danni.
Danni che spesso noi psichiatri ci troviamo a dover risolvere dopo l'introduzione di trattamenti da parte di coloro che non hanno la giusta esperienza clinica per l'utilizzo di psicofarmaci.
Questa polemica mi pare pero' esulare da quelle che sono le richieste cliniche degli utenti.
Se poi una domanda e' indiretta, mi faccia capire da cosa si dovrebbe desumere la domanda...
Danni che spesso noi psichiatri ci troviamo a dover risolvere dopo l'introduzione di trattamenti da parte di coloro che non hanno la giusta esperienza clinica per l'utilizzo di psicofarmaci.
Questa polemica mi pare pero' esulare da quelle che sono le richieste cliniche degli utenti.
Se poi una domanda e' indiretta, mi faccia capire da cosa si dovrebbe desumere la domanda...
[#12]
Gentile utente,
Le critiche sull'incoerenza tra la teoria e la pratica possono essere fondate rispetto agli psichiatri che personalmente Lei ha incontrato. NOn rispetto a me che non conosce.
Però la sua considerazione sulle benzodiazepine è piuttosto ingenua. Tutte le persone ansiose sceglierebbero si prendere solo benzodiazepine e ne svilupperebbero dipendenza in vario grado, salvo poi non gradire la cosa e non risolvere il loro problema. La quasi totalità delle persone che vedo in ambulatorio con disturbi d'ansia assume benzodiazepine prescritte da altro medico, o prese di propria iniziativa, senza aver risolto il problema e con una assuefazione alle benzodiazepine.
Non vedo alcuna contraddizione in quello che ho scritto. Non capisco sinceramente a cosa si riferisce.
Con dosi adeguate di ssri i sintomi residui si riducono. Il rapporto del paziente ansioso con l'ansia è spesso problematico, e peggiora con l'abitudine ad usare benzodiazepine, perché tende a scomparire il confine tra ansia invasiva e ansia normale. Il paziente "dipendente" da benzodiazepin tende ad eliminare l'ansia dalla propria vita, cosa fisiologicamente impossibile, abbiamo tutti un certo grado di ansia. Chi ha una personalità ansiosa ne avrà sempre di più. Il disturbo d'ansia e non "l'ansia" è l'obiettivo delle terapie con ssri.
L'approccio ai residui ansiosi con l'uso autogestito di benzodiazpine è deleterio, perché alla fine peggiora anche l'effetto sul disturbo.
Visti i toni della sua mail, dopo aver fornito questa risposta però concluderei qui la mia partecipazione a questo consulto.
Saluti
Le critiche sull'incoerenza tra la teoria e la pratica possono essere fondate rispetto agli psichiatri che personalmente Lei ha incontrato. NOn rispetto a me che non conosce.
Però la sua considerazione sulle benzodiazepine è piuttosto ingenua. Tutte le persone ansiose sceglierebbero si prendere solo benzodiazepine e ne svilupperebbero dipendenza in vario grado, salvo poi non gradire la cosa e non risolvere il loro problema. La quasi totalità delle persone che vedo in ambulatorio con disturbi d'ansia assume benzodiazepine prescritte da altro medico, o prese di propria iniziativa, senza aver risolto il problema e con una assuefazione alle benzodiazepine.
Non vedo alcuna contraddizione in quello che ho scritto. Non capisco sinceramente a cosa si riferisce.
Con dosi adeguate di ssri i sintomi residui si riducono. Il rapporto del paziente ansioso con l'ansia è spesso problematico, e peggiora con l'abitudine ad usare benzodiazepine, perché tende a scomparire il confine tra ansia invasiva e ansia normale. Il paziente "dipendente" da benzodiazepin tende ad eliminare l'ansia dalla propria vita, cosa fisiologicamente impossibile, abbiamo tutti un certo grado di ansia. Chi ha una personalità ansiosa ne avrà sempre di più. Il disturbo d'ansia e non "l'ansia" è l'obiettivo delle terapie con ssri.
L'approccio ai residui ansiosi con l'uso autogestito di benzodiazpine è deleterio, perché alla fine peggiora anche l'effetto sul disturbo.
Visti i toni della sua mail, dopo aver fornito questa risposta però concluderei qui la mia partecipazione a questo consulto.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.6k visite dal 20/01/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.