Se questa nuova terapia va bene o se il citalopram
Salve, sono una ragazza di 41 anni e soffro di stati ansioso-depressivi da vent'anni circa ...ho iniziato con gocce di lexotan per il primo attacco di panico,seguite da mialin e anafranil, poi seroxat e anafranil (con aggiunta, solo per pochi mesi, di tegretol e laroxil, se ricordo bene) più gocce di tavor solo per gli attacchi di panico ...in seguito solo seroxat, solo daparox, daparox e xanax la sera ...ho avuto di recente un episodio di fibrillazione atriale parossistica, in geguito a vomito e colica (soffro da qualche anno di gastrite e da un anno circa di colon irritabile) ...accertamenti in ambito di ricovero ospedaliero hanno evidenziato che, grazie a Dio, al cuore non ho nulla, nè problemi alla tiroide, e che il tutto è stato causato probabilmente dai miei problemi gastrointestinali ...il gastroenterologo mi ha ridato il lucen per la gastrite, il tubescolontarget per il colon irritabile, e fermenti lattici per ripristinare la flora baterica.Sto anche effettuando in questi giorni approfondimenti relativi ad eventuali intolleranze alimentari...Scogliosi lombare dall'adolescenza più dolori vari alla schiena e quindi cervicale e mal di testa frequenti, nonchè qualche colpo della strega negli ultimi anni, a completare il quadro della vecchietta che mi sento in questo periodo.Il medico dell'ospedale, in geguito al FAP,mi ha prescritto la cardioaspirina per un mese, più una visita cardiologica con relativi esami.Essendo da poco puntualmente ricaduta nel mio inseparabile stato ansioso-depressivo, son ritornata dallo psichiatra che mi ha prescritto zoloft al mattino, levobren gocce prima di pranzo e cena, surmontil la sera.Stanca di prendere psicofarmaci ma rassegnata e, ancora una volta fiduciosa e piena di speranza che forse un giorno potrò farne a meno, cerco di rialzarmi da quest' ultimo spavento, dai dubbi e dalle perplessità ma desiderosa di incominciare a capire se e fino a che punto questi farmaci fanno bene, da che punto in poi fanno male (e mi riferisco agli effetti collaterali) ...se il mio cuore era solo particolarmnte stressato, o se l'aritmia è in qualche modo dovuta agli psicofarmaci, se devo cambiare vita (questo sicuramente!) e/o se devo cambiare testa (sono anche in spicoterapia da circa due anni) magari a riuscirci...se questa nuova terapia va bene o se il citalopram (che da quel che ho letto e sentito) ha meno effetti collaterali di tutti gli altri psicofarmaci, e mi darebbe meno problemi, eventualmente anche nel toglierli .....forse.....un giorno ....Ringrazio della cortese attenzione, e spero in una risposta (iniezione) di fiducia, di incoraggiamento, e di "amicizia".
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Gentile utente,
l'esclusione di cause legate alla assunzione di psicofarmaci deve essere fatta dai medici che l'hanno visitata.
Se le terapie sono state confermate puo' essere che sia stata esclusa un correlazione di cause.
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Se le terapie sono state confermate puo' essere che sia stata esclusa un correlazione di cause.
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Gentile utente,
Lei assume farmaci allo scopo di controllare un disturbo psichico, non allo scopo di non prendere più farmaci.
Esca da questo pensiero paradossale, e se mai ragioni con il suo medico di quale è la prognosi del suo disturbo (cosa si prevede per il futuro) e sul vantaggio che la terapia fornisce in termini di prevenzione, attenuazione delle ricadute, fino al possibile controllo completo dei sintomi.
Per quanto riguarda la fibrillazione atriale, si tratta di una aritmia che è in generale incompatibile con l'uso di antidepressivi triciclici. Però nel caso specifico deve sentire il suo medico che invece può aver giudicato opportuno assumerli sotto monitoraggio cardiologico in considerazione della sua storia clinica.
Lei assume farmaci allo scopo di controllare un disturbo psichico, non allo scopo di non prendere più farmaci.
Esca da questo pensiero paradossale, e se mai ragioni con il suo medico di quale è la prognosi del suo disturbo (cosa si prevede per il futuro) e sul vantaggio che la terapia fornisce in termini di prevenzione, attenuazione delle ricadute, fino al possibile controllo completo dei sintomi.
Per quanto riguarda la fibrillazione atriale, si tratta di una aritmia che è in generale incompatibile con l'uso di antidepressivi triciclici. Però nel caso specifico deve sentire il suo medico che invece può aver giudicato opportuno assumerli sotto monitoraggio cardiologico in considerazione della sua storia clinica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Caro dottore...ringraziandola per la gentilezza, la chiarezza, e la celerità nel rispondermi, colgo l'occasione per dirle che, avendo letto e sentito di tale incompatibilità degli ADT con le aritmie, sono, in seguito alla nuova terapia prescrittami, entrata in ulteriore ansia e confusione (nonostante la fiducia nel mio medico)...mi rendo perfettamente conto che ogni specialista ha le sue buone ragioni per dare un farmaco piuttosto che un altro, cosa che a noi pazienti (salvo una laurea in medicina), a parte qualche informazione rubata qua e la, non ci è dato sapere! Non le nascondo di sentirmi particolarmente confusa, e vorrei chiederle, se fosse possibile, un consiglio a tal proposito, ovvero sul farmaco che eventualmente lei sostituirebbe con l'antidepressivo di cui sopra ...Grazie
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Utente
Caro dottore...ringraziandola per la gentilezza, la chiarezza, e la celerità nel rispondermi, colgo l'occasione per dirle che, avendo letto e sentito di tale incompatibilità degli ADT con le aritmie, sono, in seguito alla nuova terapia prescrittami, entrata in ulteriore ansia e confusione (nonostante la fiducia nel mio medico)...mi rendo perfettamente conto che ogni specialista ha le sue buone ragioni per dare un farmaco piuttosto che un altro, cosa che a noi pazienti (salvo una laurea in medicina), a parte qualche informazione rubata qua e la, non ci è dato sapere! Non le nascondo di sentirmi particolarmente confusa, e vorrei chiederle, se fosse possibile, un consiglio a tal proposito, ovvero sul farmaco che eventualmente lei sostituirebbe con l'antidepressivo di cui sopra ...Grazie
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Non posso dare indicazioni terapeutiche, perché le ho detto in genere c'è incompatibilità ma esistono casi eccezionali in cui il suo medico può ritenere che il rischio aritmogeno sia estinto (bisognerebbe vedere di preciso i connotati della Fibrillazione) oppure ha ragioni particolari per scegliere il surmontil anche in presenza di questo rischio. Io chiarirei la questione al più presto con lui, anche telefonicamente, così può togliersi il dubbio.
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Utente
Buongiorno dottor Pacini, e buona domenica ...so che sarà difficile ricevere una risposta oggi ma intanto le scrivo, magari mi serve a calmarmi un pò.Sono stata dal cardiologo, come previsto, a un mese di distanza circa dal FAP,e, in seguito a colloquio, anamnesi, visita, misurazione della pressione, ed ECG, mi ha confermato la diagnosi ospedaliera, aggiungendo che posso eliminare la cardioaspirina, e, ripetto alla terapia psicofarmacologica, e ai miei dubi espressi sulla trimipramina, consigliato di non prenderla.Ho dunque contattato telefonicamente il mio medico/psichiatra, chiedendogli, alla luce di tutto ciò, di sostituirmi il farmaco con qualcos'altro di più blando.Lui mi ha detto che quel farmaco non ha mai creato problemi a nessuno e, cmq forse per tranquillizzarmi mi ha dato il trazodone, in aggiunta di clonazepam gocce, da assumere in caso di agitazione-attacchi di panico, in quantità minima(poche gocce).Ho espresso altresì i mei dubbi rispetto al levosulpride, che ho notato causarmi mal di testa e giramenti di testa, e mi ha detto che non poteva dipendere da quello ma di diminuire il numero di gocce.L'altra sera ho avuto un gran mal di testa, con tremore, e una leggera tachicardia ...dopo una bella camomilla calda, condita con gocce di clonazepam, mi sono rilassata e sono riuscita a dormire.Mal di testa, (come confermato dal dottore)muscolotensivo ma la mia tensione in questo periodo comprende tutto il mio corpo.In considerazione di tutto ciò, rendendomi conto di essere all'inizio del trattamento, e quindi ancora nella fase di adattamento ai nuovi farmaci, e facendo haimè un pò di resistenza agli stessi, mi rendo il compito ancora più arduo, anche se a dir la verità, inizio a sentirmi un pò più reattiva ma con ancora nella testa mille dubbi.Non tollero più i miei mal di testa, ne soffro da anni, sono tropo autocentrata, e mi sto fissando su farmaci e malattie varie ...Inizierò a breve la fisioterapia per la mia schiena, cervicale, e magari anche e micrania, e forse oltre a stare meglio, riuscirò anche a distrarmi un pò ...ma nel frattempo caro dottore volevo chiedere la suo opinione e le sue considerazioni riguardo al trazodone (è realmente meno incisivo della trimipramina?) e alle gocce di levosulpride (forse troppi farmaci?...e quindi problemi di intarazione tra farmaci?).Ringraziandola infifitamente, e scusandomi per la lungaggine, approfitto per porgerle i mei più cordiali e sinceri saluti.
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Gentile utente,
Lei aveva usato la paroxetina, mi sfugge il perché non sia poi stata utilizzata anche in seguito quella, per esempio.
Una terapia clonazepam-trazodone è un pò atipica per un disturbo di panico. A meno che non vi siano resistente ai normali farmaci antipanico, non mi sembra avere un gran senso su quella diagnosi.
L-sulpiride è un farmaco che a seconda del dosaggio ha un effetto antidepressivo oppure invece neurolettico, e quindi anche su una serie di sintomi corporei, ma in questa veste è aspecifico.
Invece il triciclico certamente è un farmaco relativamente sicuro, ma se si è verificato un episodio di FPA io, personalmente, non lo impiegherei più. Si tratta di un episodio insorto durante l'assunzione di quel farmaco. La FPA non è cronica e quindi in assenza di fattori facilitanti può non ripetersi, ma appunto il triciclico è un fattore aritmogeno.
Può benissimo essere che lo psichiatra abbia scelto il triciclico perché c'è il colon irritabile, e la sulpiride per lo stesso motivo, ovviamente è corretto l'impiego in questo senso, ma il rischio cardiologico non va ignorato.
Lei aveva usato la paroxetina, mi sfugge il perché non sia poi stata utilizzata anche in seguito quella, per esempio.
Una terapia clonazepam-trazodone è un pò atipica per un disturbo di panico. A meno che non vi siano resistente ai normali farmaci antipanico, non mi sembra avere un gran senso su quella diagnosi.
L-sulpiride è un farmaco che a seconda del dosaggio ha un effetto antidepressivo oppure invece neurolettico, e quindi anche su una serie di sintomi corporei, ma in questa veste è aspecifico.
Invece il triciclico certamente è un farmaco relativamente sicuro, ma se si è verificato un episodio di FPA io, personalmente, non lo impiegherei più. Si tratta di un episodio insorto durante l'assunzione di quel farmaco. La FPA non è cronica e quindi in assenza di fattori facilitanti può non ripetersi, ma appunto il triciclico è un fattore aritmogeno.
Può benissimo essere che lo psichiatra abbia scelto il triciclico perché c'è il colon irritabile, e la sulpiride per lo stesso motivo, ovviamente è corretto l'impiego in questo senso, ma il rischio cardiologico non va ignorato.
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Utente
L'episodio di FAP, è insorto in seguito a mal di testa e vomito, in quel periodo assumevo paroxetina (da qualche anno) al mattino e xanax la sera (da pochi mesi)...lamentavo già da qualche tempo prima dell'assunzione dello xanax, ansia, depressione e tendenza all'isolamento, più che altro stanchezza, anche fisica e bisogno di starmene da sola, tranquilla e in silenzio (premetto che alcuni problemi legati alla sfera affetiva hanno contribuito in maniera considerevole al ritorno di quasto stato regressivo).Dopo lo xanax, ho avuto un pò di pace ma ha continuato ad avere astenia, e quanche dubbio sull'efficacia del daparox, assumendolo da un pò di anni (forse assuefazione?)...ho provato, dietro suggerimento del medico, ad aumentare, nel frattempo il FAP (il colpo do grazia), sono ricaduta in depressione ...Un medico, mi ha consigliao di passare al citalopram (perchè da meno effeti collaterali in generale) e mantenere lo xanax, un altro (quello che mi ha seguito per anni, e dal quale son voluta ritornare per un altro parere, per debolezza, e/o indecisione/paura)mi ha dato i farmaci di cui le ho abbondantemente parlato.Premesso che è magari lecito avere più pareri medici, e ammettendo, che oltre allo stato confusionale, ho la naturale tendenza a complicarmi la vita (e menomale che sono anche in psicoterapia!), le confesso di non sapere più cosa fare, sono come davanti ad un bivio e non riesco a scegliere la strada giusta.Levosulprive cmq mi è stato dato per il colon irritabile, clonazepam solo in caso di bigogno per gli attacchi di panico, trimipramina per problemi di insonnia, e in seguito sostituito con trazodone perchè meno "rischioso" relativamente all'aspetto cardiologico.Di più non so, tranne il fatto mi fa male la testa anche solo a pensare a tutte queste cose.La prego dottore , non desidero indicazioni terapeutiche ma un consiglio sincero e spassionato, un parere personale, oltre che professionale (che mi sarebbe in questo momento di grande aiuto, anche e soprattutto psicologico), sul percorso più opportuno o almeno meno pericoloso da intraprendere, e quindi su quale delle due terapie è più giusto debba ricadere la mia scelta.Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.9k visite dal 20/01/2009.
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