A quale diagnosi credere?
Buongiorno e ringrazio in anticipo i professionisti che vorranno rispondere al mio consulto.
Attualmente sono in terapia presso uno psichiatra con una diagnosi di disturbo dissociativo. Circa due anni fa ho tentato il suicidio quando ero in terapia con una psicologa per quella che allora definì DPTS e DOC non trattati farmacologicamente.
Allo stato attuale il mio terapeuta è in ferie e mi riesce complicato contattarlo, quindi spero che questo consulto (con tutti i suoi limiti) mi dia un po' di sollievo.
In sostanza il mio terapeuta ritiene che il disturbo dissociativo sia frutto di un abuso sessuale da parte di mio cugino quando avevo circa 6 anni e che su queste memorie traumatiche dissociate io abbia innestato un "organizzatore ossessivo" che le rappresenta con un sintomo, nel mio caso quello di diventare una donna.
Oggi è il giorno del mio compleanno e sto male perché ricollego questo giorno a quando, nascendo, ho rivelato la mia appartenenza al genere maschile e questo sembra quasi contrastare questo senso di "femminilità" che torna a farsi sentire.
La domanda è, nonostante io abbia chiesto più volte a vari terapeuti se soffrissi di un disturbo di identità di genere e stessi per diventare donna e tutti abbiano escluso questa diagnosi. potrebbero avermelo nascosto per lasciare che ci arrivassi da solo? Questa è l'ipotesi che mi fa stare più in ansia in questo momento.
Grazie per l'attenzione e spero di ricevere quanto prima una risposta perché sto piuttosto male.
Attualmente sono in terapia presso uno psichiatra con una diagnosi di disturbo dissociativo. Circa due anni fa ho tentato il suicidio quando ero in terapia con una psicologa per quella che allora definì DPTS e DOC non trattati farmacologicamente.
Allo stato attuale il mio terapeuta è in ferie e mi riesce complicato contattarlo, quindi spero che questo consulto (con tutti i suoi limiti) mi dia un po' di sollievo.
In sostanza il mio terapeuta ritiene che il disturbo dissociativo sia frutto di un abuso sessuale da parte di mio cugino quando avevo circa 6 anni e che su queste memorie traumatiche dissociate io abbia innestato un "organizzatore ossessivo" che le rappresenta con un sintomo, nel mio caso quello di diventare una donna.
Oggi è il giorno del mio compleanno e sto male perché ricollego questo giorno a quando, nascendo, ho rivelato la mia appartenenza al genere maschile e questo sembra quasi contrastare questo senso di "femminilità" che torna a farsi sentire.
La domanda è, nonostante io abbia chiesto più volte a vari terapeuti se soffrissi di un disturbo di identità di genere e stessi per diventare donna e tutti abbiano escluso questa diagnosi. potrebbero avermelo nascosto per lasciare che ci arrivassi da solo? Questa è l'ipotesi che mi fa stare più in ansia in questo momento.
Grazie per l'attenzione e spero di ricevere quanto prima una risposta perché sto piuttosto male.
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La domanda può essere dovuta al DOC in sé più che su una vera problematica di identità di genere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 914 visite dal 03/08/2018.
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