Depressione, ansia e stanchezza.
Salve, sono un ragazzo di 25 anni con una diagnosi di depressione. I primi sintomi si sono manifestati durante il decorso del cancro che ha portato alla morte mia madre nel 2016. In seguito al lutto i sintomi si sono accentuati: umore depresso, astenia, ipersonnia, anedonia, deficit mnemonici, difficoltà a ricordare ed a concentrarsi, ansia, insonnia e difficoltà a dormire. Da gennaio 2018 sono in cura presso uno psichiatra che mi ha prescritto una terapia a base di fluvoxamina da 50 mg al giorno per arrivare entro tre mesi a 300 mg al giorno. I risultati di questa terapia si sono rivelati scarsi, allora il mio psichiatra ha optato per una aggiunta di paroxetina 10 mg al giorno per curare anche l'ansia riducendo la fluvoxamina a 200 mg al gioreno, poi dopo un mese di terapia ha portato il dosaggio della paroxetina a 20 mg al giorno. A seguito di questa cura l'ansia è scomparsa, ma i deficit cognitivi, difficoltà a concentrarsi ed a memorizzare, astenia e anedonia non sono scomparsi. Ora il mio psichiatra mi ha proposto di ridurre la fluvoxamina a 100 mg fino a toglierla dalla cura, per introdurre il bupropione 150mg al giorno per i sintomi ancora presenti. La fluvoxamina non ha avuto successo, la paroxetina ha eliminato l'ansia, ma gli altri sintomi rimangono.
Secondo voi il bupropione potrebbe risolvere i sintomi di deficit cognitivi, difficoltà a concentrarsi ed a memorizzare e astenia oppure voi proporreste un farmaco diverso che mi consenta di recuperare concentrazione ed eliminare la stanchezza e i deficit cognitivi e mnemonici.
Chiedo cortesemente ai medici di essere il più chiari possibili, in quanto non mi intendo di farmaci.
Saluti.
Secondo voi il bupropione potrebbe risolvere i sintomi di deficit cognitivi, difficoltà a concentrarsi ed a memorizzare e astenia oppure voi proporreste un farmaco diverso che mi consenta di recuperare concentrazione ed eliminare la stanchezza e i deficit cognitivi e mnemonici.
Chiedo cortesemente ai medici di essere il più chiari possibili, in quanto non mi intendo di farmaci.
Saluti.
La proposta considera l’inefficacia della terapia attuale con la sostituzione con un altro farmaco con diversa azione. Non è nulla di anomalo o particolarmente complicato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 31/07/2018.
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