Disturbi psichiatrici
Buongiorno,
un quadro sintetico circa la mia situazione, ho 24 anni, laureato in economia e commercio, sto facendo il commerciale (l'agente).
Soffro di disturbo della personalità a tipo ossessivo, con disturbo ossessivo-compulsivo, depressione e insonnia.
la cura che sto seguendo è così composta:
-Olanzapina 2.5mg
-Sertralina 100 mg
-Zolpidem 10 mg
-Delorazepam al bisogno
Con questa cura riesco a riposare bene, però sto riscontrando gravi difficoltà per quanto concerne il lavoro, soprattutto nell'aspetto relazionale e comportamentale, l'ossessività tende ad aumentare (di molto) se faccio degli errori, faccio molta fatica a relazionarmi con le altre persone, non tollero gli errori, devo ricorrere a liste e procedure per standardizzare l'attività, non riesco a portare a termine in tempi ragionevoli i miei compiti,
Secondo il mio psichiatra la cura sarebbe di prima linea per quanto concerne il disturbo di cui soffro, e sostiene che questi farmaci possano ridurre la pressione ossessiva dei pensieri.
A mio parere un adeguato trattamento dovrebbe tenere in considerazione l'aspetto comportamentale, relazionale e cognitivo, quindi non capisco perchè i farmaci che assumo non agiscano su tali fronti. Il trattamento è adeguato se è in grado di ridurre in maniera sostanziale i sintomi tipici della patologia, questo vale in ogni branca della medicina. Però secondo il mio psichiatra non è così ( del resto come posso dare torto ad una persona che ha studiato per anni tali problematiche? )
Per quanto concerne l'utlizzo delle benzodiazepine, sono un soggetto che non tende a sviluppare assuefazione, quindi mi attengo strettamente a quelli che sono i dosaggi terapeutici, e preferisco assumere mezzo stilnox da 10 mg la sera per dormire.
Per quanto concerne la mia carriera da paziente psichiatrico, ho provato con scarso successo diversi antipressivi e antipsicotici, quali: amitriptillina, trazodone, agomelatina, vortioxetina, quetipina, citalopram, fluvoxamina.
Ho fatto terapia sistemico-relazionale, ipnosi, cognitivo comportamentale con risultati pressoché nulli.
Alla luce di tutto questo, chiedo un consiglio per quanto concerne la mia situazione assai compromessa, è oppurtuno che torni dallo psichiatra per una valutazione, oppure che cambi medico, oppure che mi rivolga ad uno psicoterapeuta, oppure che faccia altro?
un quadro sintetico circa la mia situazione, ho 24 anni, laureato in economia e commercio, sto facendo il commerciale (l'agente).
Soffro di disturbo della personalità a tipo ossessivo, con disturbo ossessivo-compulsivo, depressione e insonnia.
la cura che sto seguendo è così composta:
-Olanzapina 2.5mg
-Sertralina 100 mg
-Zolpidem 10 mg
-Delorazepam al bisogno
Con questa cura riesco a riposare bene, però sto riscontrando gravi difficoltà per quanto concerne il lavoro, soprattutto nell'aspetto relazionale e comportamentale, l'ossessività tende ad aumentare (di molto) se faccio degli errori, faccio molta fatica a relazionarmi con le altre persone, non tollero gli errori, devo ricorrere a liste e procedure per standardizzare l'attività, non riesco a portare a termine in tempi ragionevoli i miei compiti,
Secondo il mio psichiatra la cura sarebbe di prima linea per quanto concerne il disturbo di cui soffro, e sostiene che questi farmaci possano ridurre la pressione ossessiva dei pensieri.
A mio parere un adeguato trattamento dovrebbe tenere in considerazione l'aspetto comportamentale, relazionale e cognitivo, quindi non capisco perchè i farmaci che assumo non agiscano su tali fronti. Il trattamento è adeguato se è in grado di ridurre in maniera sostanziale i sintomi tipici della patologia, questo vale in ogni branca della medicina. Però secondo il mio psichiatra non è così ( del resto come posso dare torto ad una persona che ha studiato per anni tali problematiche? )
Per quanto concerne l'utlizzo delle benzodiazepine, sono un soggetto che non tende a sviluppare assuefazione, quindi mi attengo strettamente a quelli che sono i dosaggi terapeutici, e preferisco assumere mezzo stilnox da 10 mg la sera per dormire.
Per quanto concerne la mia carriera da paziente psichiatrico, ho provato con scarso successo diversi antipressivi e antipsicotici, quali: amitriptillina, trazodone, agomelatina, vortioxetina, quetipina, citalopram, fluvoxamina.
Ho fatto terapia sistemico-relazionale, ipnosi, cognitivo comportamentale con risultati pressoché nulli.
Alla luce di tutto questo, chiedo un consiglio per quanto concerne la mia situazione assai compromessa, è oppurtuno che torni dallo psichiatra per una valutazione, oppure che cambi medico, oppure che mi rivolga ad uno psicoterapeuta, oppure che faccia altro?
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Mi pare singolare che lei non abbia mai usato la clorimipramina (Anafranil) che nel DOC, ma anche nella Depressione Maggiore, è tuttora il gold standard.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 950 visite dal 17/07/2018.
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