Disturbo da somatizzazione
Buonasera,ho eseguito una visita psichiatra perché il mio medico di base mi ha detto di farla. Io sento perennemente sintomi atipici da reflusso gastroesofageo, ho fatto la gastroscopia risultata negativa, ho fatto cura con Anti acidi sensa successo, visite con tanto medici , ed oggi di mia spontanea volontà ho fatto la ph impedenziometria che sono convinto uscirà positiva per reflusso. sento la gola che brucia continuamente, ed avvolte saliva acida. Il mio medico pensa che sia una somatizzazione,così andai dallo psichiatra dopo il colloquio, mi da diagnosi di somatizzazione in quanto mi legge i punti del DSM 5 dove li comprendo tutti. Mi dice che uso una malattia cronica dove non ce cura, una malattia che per me ti cambia la vita, per giustificare una vita che vivo, cambiata in maniera totale che poi si rappresenta nella malattia. Apparte il fantastico collegamento del medico su alcuni aspetti della mia vita , vorrei un altro parere sulla diagnosi di somatizzazione dal DSM 5 ce una spendita descrizione ma io i sintomi li sento Sul serio, sono veri da reflusso gastroesofageo atipico vero ! Ed è vero che non mi fido del medico che mi dice non hai nulla, mentre credo al medico che mi dice reflusso ma questo solo perché io i sintomi li sento. E sento proprio il bruciore chiaro e distinto, come sento chiaro e distinto la saliva che brucia. La domanda che vorrei porvi è questa : viene compreso anche questo nel disturbo di somatizzazione ?
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Gentile utente,
Non ho ben chiaro se la diagnosi sia disturbo di somatizzazione o se sia un disturbo che prevede sintomi somatici, in entrambi i casi i sintomi non corrispondono a quel che dovrebbero ma sono riferiti.
Forse però non ha chiaro il concetto di somatizzazione. Si tratta di una persona che esprime in termini corporei un malessere, per cui è chiaro che "i sintomi li sente", ma questo non aggiunge niente, in quanto il sintomo è una presentazione, una dichiarazione. "Non hai niente" mi pare invece fuori fuoco: se ha un disturbo di somatizzazione, ecco che cosa ha: quello.
Ora, a questo punto che cura è stata data ?
Non ho ben chiaro se la diagnosi sia disturbo di somatizzazione o se sia un disturbo che prevede sintomi somatici, in entrambi i casi i sintomi non corrispondono a quel che dovrebbero ma sono riferiti.
Forse però non ha chiaro il concetto di somatizzazione. Si tratta di una persona che esprime in termini corporei un malessere, per cui è chiaro che "i sintomi li sente", ma questo non aggiunge niente, in quanto il sintomo è una presentazione, una dichiarazione. "Non hai niente" mi pare invece fuori fuoco: se ha un disturbo di somatizzazione, ecco che cosa ha: quello.
Ora, a questo punto che cura è stata data ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile dottore grazie per la risposta. Il medico spichiatra mi ha fatto disturbo da somatizzazione. I sintomi io li sento e li associo al reflusso,anzi credo di averlo visto che mi sento i sintomi, ma alcuni medici dicono di no! Altri si! Tuttavia la cura è paroxitina 20 gocce la mattina
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Non ha capito. Se uno ha un disturbo di somatizzazione, cosa dovrebbe dire ? Che i sintomi non li sente ? D'altronde "i sintomi" per definizione uno li sente, altrimenti che senso ha la parola ?
Il punto è che non ritengono, sulla base di ciò che è stato escluso e sulla base del riconoscimento degli elementi del disturbo di somatizzazione, che tali sintomi indichino malattie corrispondenti, ma che siano modalità di espressione di uno stato mentale. Per modalità di espressione intendo o i sintomi stessi, o il fatto di riferirli.
Il punto è che non ritengono, sulla base di ciò che è stato escluso e sulla base del riconoscimento degli elementi del disturbo di somatizzazione, che tali sintomi indichino malattie corrispondenti, ma che siano modalità di espressione di uno stato mentale. Per modalità di espressione intendo o i sintomi stessi, o il fatto di riferirli.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 14/07/2018.
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