Xanax, minias

Salve dottori, grazie della vostra disponibilità e del vostro tempo.
Nonostante non sia in fase di ripresa da un accaduto che mi ha causato problematiche come insonnia, nervosismo, pianto e pensieri suicidi (che sono passati da poco), vorrei diminuire le dosi di xanax e minias.
Minias lo assumo da oramai anni, circa quattro. Due volte al giorno, cioè al pomeriggio con 30 gocce ed alla sera con 30 gocce.
Xanax da circa sei mesi. Inizialmente metà pillola da 0,50 al pomeriggio ed alla sera.
Mi sento bene ma ho paura per il futuro.
Alle volte, in momenti di crisi, ho davvero esagerato con minias e xanax arrivando a prendere tre compresse di xanax e metà bottiglietta di gocce minias. Per circa un mese è anche andata avanti così. Per poi tornare a prendere le dosi scritte prima.
Non ho problematiche per ora ma ho paura.
Quando esageravo, mi risvegliavo confusa alle volte, altre volte, no.
Temo per la mia salute, sono stata una sprovveduta, me ne pento.
Vorrei sapere se posso continuare con le dosi come sopra e diminuire pian piano, anche se poi non riuscirò a dormire...
Non so come uscirne.
Ne ho parlato col mio medico e mi ha consigliato di diminuire gradualmente sì, ma dopo come riuscirò a chiudere occhio? O a non essere ansiosa?
Una dose equilibrata, può comportare dei rischi?
Inoltre, al mattino e da tempo, assumo la pillola anticoncezionale Diane.
Per il resto null’altro, cioè no analgesici, non bevo, non fumo.
Me ne vergogno molto...
Sono un cattivo esempio ed ho ben riflettuto se pubblicare o meno questa domanda ma vorrei dei consigli, capire come annullare questa dipendenza. Sono una donna giovane, molto sensibile ed ho avuto un trauma ma non voglio che i medicinali abbiano possesso della mia vita.
Cosa consigliate? Ho esagerato? Occorrerebbe qualche controllo?
Grazie mille...
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La riduzione di una quantità di benzodiazepine come queste non è semplice, anche se teoricamente è banale (riduzione graduale). Il punto è che, al di là dell'effetto sul sonno che in realtà non c'è adesso, e quindi non è "perso" togliendo il farmaco, l'astinenza in quanto tale risente molto di altri fattori.
Uno sono i disturbi attivi e non trattati.
Quindi la procedura è: impostare un trattamento per il disturbo di fondo, e poi, o parallelamente, ma meglio in genere attendere un mesetto, procedere alla riduzione degli ansiolitici. Di solito è anche utile sostituirli con un ansiolitico più stabile nelle 24 ore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini