Exstrasistole, tachicardia, ansia e cipralotam
Salve,
sono un trentenne in perfetta salute, da un po' di mesi avverto strane crisi cardiache improvvise e potenti: cardiopalmo, palpitazioni, forti exstrasistole, dolori torace e astenia, classificate come intensi attacchi di panico. Dopo accurate indagini (ormai mi manca solo la prova di sforzo, poi le ho fatte tutte), non è emersa alcuna patologia nota, quindi abbiamo ripiegato sulla psichiatria (non sindrome depressiva ma ossessione e ansia terribili, quindi vivo un quotidiano stato di tensione a cui, sinceramente, mi sono abituato e non me ne accorgo nemmeno se non avessi ogni tanto queste "crisi" cardiache). Sono in cura da 3 mesi e, adesso, mi è stato prescritto il cipralotam nella formula 3 gocce, poi 6, poi 9 e infine 12. Il trattamento molto probabilmente durerà 6-7 mesi. Faccio una seduta psicoterapeuta la settimana sempre presso il mio psichiatra che, però, mi dice che io non sto facendo molto per cambiare le cose e non capisco minimamente a cosa si riferisca.
Dato l'ultimo evento, il medico curante però mi ha prescritto ieri anche un beta bloccante, Bisoprololo 1,25mg, perché ritiene comunque pericolosa la manifestazione brusca e violenta di 130, anche 140 battiti a riposo accompagnate da potenti exstrasistole (durata eventi: 2 minuti e sicuramente non più di 5). Lo psichiatra sinceramente era contrario, riteneva sufficiente solo il cipralotam. Assumo al bisogno anche 6-7 gocce di alprazolam la sera prima di dormire. Probabilmente, adesso, le porterò a 10.
Prendo il Bisoprololo da due giorni, e per quanto concerne i fenomeni cardiaci sto bene, nel senso che non ho nulla. Mi sento però un po' stanco, ho un leggerissimo ma frequente mal di testa, e la gamba sinistra mi si addormenta più del normale, a volte mi vibra di continuo una vena nel polpaccio sinistro senza motivo anche per 3 minuti di fila.
Con il Betabloccante i battiti adesso da 99 a riposo (in assenza di crisi intendo) risultano 68-70. La pressione è sempre normale, anzi il più delle volte è leggermente bassa (106-68). Il Curante vuol farmelo assumere per 5 giorni poi controllare come lo tollero mediante ECG. Se tutto ok, probabilmente passerà a mezza pasticca, poi un quarto e poi nulla. Almeno così mi è parso di capire.
Ora, dovendo assumere anche il Cipralotam, temo che possa non solo indebolirmi ulteriormente (sonnolenza già provocata in parte dal Bisoprololo ma anche da antistaminico che, come al solito, prendo da anni da aprile a settembre) ma anche crearmi qualche allungamento del QT, con conseguente - e questa volta, reale - patologia cardiaca.
Che ne pensate?
sono un trentenne in perfetta salute, da un po' di mesi avverto strane crisi cardiache improvvise e potenti: cardiopalmo, palpitazioni, forti exstrasistole, dolori torace e astenia, classificate come intensi attacchi di panico. Dopo accurate indagini (ormai mi manca solo la prova di sforzo, poi le ho fatte tutte), non è emersa alcuna patologia nota, quindi abbiamo ripiegato sulla psichiatria (non sindrome depressiva ma ossessione e ansia terribili, quindi vivo un quotidiano stato di tensione a cui, sinceramente, mi sono abituato e non me ne accorgo nemmeno se non avessi ogni tanto queste "crisi" cardiache). Sono in cura da 3 mesi e, adesso, mi è stato prescritto il cipralotam nella formula 3 gocce, poi 6, poi 9 e infine 12. Il trattamento molto probabilmente durerà 6-7 mesi. Faccio una seduta psicoterapeuta la settimana sempre presso il mio psichiatra che, però, mi dice che io non sto facendo molto per cambiare le cose e non capisco minimamente a cosa si riferisca.
Dato l'ultimo evento, il medico curante però mi ha prescritto ieri anche un beta bloccante, Bisoprololo 1,25mg, perché ritiene comunque pericolosa la manifestazione brusca e violenta di 130, anche 140 battiti a riposo accompagnate da potenti exstrasistole (durata eventi: 2 minuti e sicuramente non più di 5). Lo psichiatra sinceramente era contrario, riteneva sufficiente solo il cipralotam. Assumo al bisogno anche 6-7 gocce di alprazolam la sera prima di dormire. Probabilmente, adesso, le porterò a 10.
Prendo il Bisoprololo da due giorni, e per quanto concerne i fenomeni cardiaci sto bene, nel senso che non ho nulla. Mi sento però un po' stanco, ho un leggerissimo ma frequente mal di testa, e la gamba sinistra mi si addormenta più del normale, a volte mi vibra di continuo una vena nel polpaccio sinistro senza motivo anche per 3 minuti di fila.
Con il Betabloccante i battiti adesso da 99 a riposo (in assenza di crisi intendo) risultano 68-70. La pressione è sempre normale, anzi il più delle volte è leggermente bassa (106-68). Il Curante vuol farmelo assumere per 5 giorni poi controllare come lo tollero mediante ECG. Se tutto ok, probabilmente passerà a mezza pasticca, poi un quarto e poi nulla. Almeno così mi è parso di capire.
Ora, dovendo assumere anche il Cipralotam, temo che possa non solo indebolirmi ulteriormente (sonnolenza già provocata in parte dal Bisoprololo ma anche da antistaminico che, come al solito, prendo da anni da aprile a settembre) ma anche crearmi qualche allungamento del QT, con conseguente - e questa volta, reale - patologia cardiaca.
Che ne pensate?
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" Dopo accurate indagini (ormai mi manca solo la prova di sforzo, poi le ho fatte tutte), non è emersa alcuna patologia nota,"
Perché allora continua a chiamarle "crisi cardiache" ? E cosa intende esattamente con extrasistole "potenti" ? Ha detto che non è stato riscontrato nulla. Intende extraistoli o palpitazione, cioè la sensazione di cuore in gola ?
Da 3 mesi è in cura, ma prima del citalopram cosa prendeva ?
La cura ci mette un mesetto a fare effetto. Ma la diagnosi le è stata comunicata, perché quando dice ossessione e ansia etc non è una diagnosi, sembra una descrizione sua.
Si tratta di un disturbo di panico ?
Perché allora continua a chiamarle "crisi cardiache" ? E cosa intende esattamente con extrasistole "potenti" ? Ha detto che non è stato riscontrato nulla. Intende extraistoli o palpitazione, cioè la sensazione di cuore in gola ?
Da 3 mesi è in cura, ma prima del citalopram cosa prendeva ?
La cura ci mette un mesetto a fare effetto. Ma la diagnosi le è stata comunicata, perché quando dice ossessione e ansia etc non è una diagnosi, sembra una descrizione sua.
Si tratta di un disturbo di panico ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve dottore, grazie per il suo consulto.
Continuo a chiamarle "crisi cardiache" perché ho solo manifestazioni a livello cardiaco. Cioè il cuore, in momenti del tutto tranquilli, impazzisce e comincia un cardiopalmo con battiti fino a 140 a riposo e forte exstrasistoli.
Solitamente ho prima un paio di extra, poi parte l'accelerazione del ritmo (tachicardia sinusale) talvolta alternata da ulteriori extrasistole. Dopo la crisi ovviamente entro in panico.
Ora io non parlo solo di "sensazioni" ma di battiti sopraventricolari riscontrati anche con holter (certo, solo 260 in 24h) ma che purtroppo avverto spesso, quindi sintomatiche. Il tutto, si crede, derivante da un generale stato ansioso.
Prima del citalopram prendevo solo xanax al bisogno e nella misura massima di 6-7 gocce perché mi provoca subito un effetto tranquillante.
Una diagnosi mi è stata fatta ma non è correlata una modificazione del tono dell'umore di tipo depressivo, solo a un atteggiamento ossessivo-compulsivo e, soprattutto, ansioso.
Mi chiedevo, dunque, se la terapia farmacologica potesse andar bene per me o, invece, se vi pare troppo per quello che ho, cioè brevi ma intensi attacchi di panico.
Mi spiego meglio: io non provo timore o altro, mi viene a ciel sereno, solitamente mentre non vivo emozioni intense o stress particolari (tipo esami, parlare in pubblico, discutere animatamente, ecc). Mi viene, cioè, un'improvvisa fortissima alterazione del ritmo cardiaco.
Inizialmente erano semplici extra, a volte lieve tachicardia, o sequenze di extra con lieve cardiopalmo. Tamponando con xanax pensavo si fossero ridotte invece dopo brevi periodi asintomatici poi mi compaiono nuove manifestazioni sempre più forti in quantità e durata (che comunque, al momento, sono di pochi minuti).
Continuo a chiamarle "crisi cardiache" perché ho solo manifestazioni a livello cardiaco. Cioè il cuore, in momenti del tutto tranquilli, impazzisce e comincia un cardiopalmo con battiti fino a 140 a riposo e forte exstrasistoli.
Solitamente ho prima un paio di extra, poi parte l'accelerazione del ritmo (tachicardia sinusale) talvolta alternata da ulteriori extrasistole. Dopo la crisi ovviamente entro in panico.
Ora io non parlo solo di "sensazioni" ma di battiti sopraventricolari riscontrati anche con holter (certo, solo 260 in 24h) ma che purtroppo avverto spesso, quindi sintomatiche. Il tutto, si crede, derivante da un generale stato ansioso.
Prima del citalopram prendevo solo xanax al bisogno e nella misura massima di 6-7 gocce perché mi provoca subito un effetto tranquillante.
Una diagnosi mi è stata fatta ma non è correlata una modificazione del tono dell'umore di tipo depressivo, solo a un atteggiamento ossessivo-compulsivo e, soprattutto, ansioso.
Mi chiedevo, dunque, se la terapia farmacologica potesse andar bene per me o, invece, se vi pare troppo per quello che ho, cioè brevi ma intensi attacchi di panico.
Mi spiego meglio: io non provo timore o altro, mi viene a ciel sereno, solitamente mentre non vivo emozioni intense o stress particolari (tipo esami, parlare in pubblico, discutere animatamente, ecc). Mi viene, cioè, un'improvvisa fortissima alterazione del ritmo cardiaco.
Inizialmente erano semplici extra, a volte lieve tachicardia, o sequenze di extra con lieve cardiopalmo. Tamponando con xanax pensavo si fossero ridotte invece dopo brevi periodi asintomatici poi mi compaiono nuove manifestazioni sempre più forti in quantità e durata (che comunque, al momento, sono di pochi minuti).
[#3]
L’utilizzo di benzodiazepine per questi disturbi non è risolutivo e comporta un aumento dei sintomi alle successive manifestazioni.
È opportuna una terapia specifica per i disturbi che lamenta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
È opportuna una terapia specifica per i disturbi che lamenta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
Grazie dottore, certo, ne sono consapevole ma io ho avuto un peggioramento dei sintomi davvero repentino. C'è gente che assume benzodiazepine per anni senza grandi intoppi e io dopo pochi mesi avevo già crisi più intense.
A ogni modo, adesso la cura è la seguente:
-citalopram, 3,6,9 e poi 12 gocce a regime il giorno per almeno 6-7 mesi.
-Bisoprololo 1,25mg il giorno.
Prendo entrambe le medicine da soli 2 giorni e pur non avendo alcun sintomo "cardiaco", vivo comunque una strana sensazione. Entrambe le medicine le assumo la sera verso le 20-21. Dopo che prendo il citalopram, pur essendo il dosaggio iniziale davvero basso, mi sento agitato e quindi devo far qualcosa altrimenti mi irrito da solo.
Dalla mattina al tardo pomeriggio mi sento stanco, con testa leggermente più pesante del solito e talvolta lievissimo ma duraturo mal di testa (non ne soffro quasi mai di mal di testa), ovviamente il tutto mi procura sonnolenza, quindi adesso sono tornato a casa per riposarmi un po'. Immagino sia per colpa del Bisoprololo perché, adesso, le mie pulsazioni a riposo sono passate da 99-100 a 68-70.
Vi sembra normale? Restano, inoltre, le stesse domande poste nelle mie precedenti osservazioni tuttora insolute.
Vi ringrazio per l'attenzione, buona giornata.
A ogni modo, adesso la cura è la seguente:
-citalopram, 3,6,9 e poi 12 gocce a regime il giorno per almeno 6-7 mesi.
-Bisoprololo 1,25mg il giorno.
Prendo entrambe le medicine da soli 2 giorni e pur non avendo alcun sintomo "cardiaco", vivo comunque una strana sensazione. Entrambe le medicine le assumo la sera verso le 20-21. Dopo che prendo il citalopram, pur essendo il dosaggio iniziale davvero basso, mi sento agitato e quindi devo far qualcosa altrimenti mi irrito da solo.
Dalla mattina al tardo pomeriggio mi sento stanco, con testa leggermente più pesante del solito e talvolta lievissimo ma duraturo mal di testa (non ne soffro quasi mai di mal di testa), ovviamente il tutto mi procura sonnolenza, quindi adesso sono tornato a casa per riposarmi un po'. Immagino sia per colpa del Bisoprololo perché, adesso, le mie pulsazioni a riposo sono passate da 99-100 a 68-70.
Vi sembra normale? Restano, inoltre, le stesse domande poste nelle mie precedenti osservazioni tuttora insolute.
Vi ringrazio per l'attenzione, buona giornata.
[#5]
A me pare semplicemente che stia facendo una cura antipanico, che ancora non funziona, con un betabloccante che non è chiaro che funzione debba svolgere, in assenza di una diagnosi cardiologica.
Inoltre, ancora è concentrato sull'effetto "dopo aver assunto il citalopram", che in realtà non sussiste, e perde di vista che il disturbo di panico si caratterizza per determinati sintomi, a cui non è necessario trovare alcuna dinamica particolare, cioè vengono da soli.
Inoltre, ancora è concentrato sull'effetto "dopo aver assunto il citalopram", che in realtà non sussiste, e perde di vista che il disturbo di panico si caratterizza per determinati sintomi, a cui non è necessario trovare alcuna dinamica particolare, cioè vengono da soli.
[#6]
Utente
Grazie dottore per la celere risposta.
La cura è quella che ho detto prima. Il beta-bloccante mi è stato prescritto dal Curante perché ritiene necessario evitare "crisi" cardiache, foss'anche derivate esclusivamente da un disturbo di panico, perché dice che non è salutare avere uno scoppio di frequenza a riposo così alta. Quindi, in totale assenza di qualsivoglia patologia cardiaca, avendo fatto, come detto, tutte le principali indagini diagnostiche, mi ha prescritto il B-Bloccante per evitare che il mio cuore abbia questi cardiopalmo/palpitazioni/exstrasistolia/ecc improvvise e potenti.
Ho richiesto alcuni consulti cardiologici che sono risultati tutti negativi.
L'UNICO sintomo che io ho, al momento, è questo. Ed è stato associato a manifestazione di attacchi di panico, per cui anche lo psichiatra, pur essendo contrario al betabloccante, mi ha prescritto il citalopram che ho iniziato a prendere in questi giorni.
La qual cosa però mi dà una noia tremenda perché non tollero l'idea di dover assumere un medicinale per 6-7 mesi se va bene. Ho letto tante testimonianze di gente che lo assume da anni e che appena interrompe e punto e da capo. Ciò non deve MAI realizzarsi nel mio caso, mai.
Inoltre non voglio sperimentare alcuna sintomatologia collaterale, perché già c'è questo problema (che non è proprio un semplice spavento quando accade, anzi) se poi dobbiamo associarci, come sto vedendo in questi giorni a dosaggi ancora bassi di citalopram (6 gocce), pungenti dolori muscolari alle gambe, leggero stordimento, vago senso di agitazione e smania e leggero incremento dell'ipocondria, va da sé che la cosa non può essere proprio rassicurante.
Anche l'assunzione del B-Bloccante mi preoccupa perché non è una medicina che si assume al bisogno ma serve prenderla per periodi. A me andava bene come stavo prima. Prima ero sempre scattante, molto produttivo e mentalmente efficiente, solo che avevo di tanto in tanto questi scatti tremendi al livello del cuore che mi hanno fatto piombare nell'ipocondria e nell'ansia. Lo stress non mi preoccupa e non mi dispiace perché porta a risultati desiderati e soddisfacenti.
Adesso, invece, pur avvertendo un generale stato di tranquillità maggiore ho tutta una serie di "fastidi" che mi assillano, oltre al fatto, ripeto, che non riesco a sposare l'idea di assumere medicinali per così tanto tempo.
Non è normale che io assuma, alla mia età e considerato la bellissima esistenza che ho la fortuna di vivere, tutti i seguenti medicinali:
- Antistaminico Lorotodina,
- Citalopram (dosaggio a regime minimo 12 gg per 6 mesi)
- B-Bloccante, 1,25 mg (non si sa per quanto)
- Alprazolam, 7-10 gocce alla sera (già assunte da un mese).
Vi chiedo, quindi, un aiuto. Qualunque esso sia. Grazie per l'ascolto.
La cura è quella che ho detto prima. Il beta-bloccante mi è stato prescritto dal Curante perché ritiene necessario evitare "crisi" cardiache, foss'anche derivate esclusivamente da un disturbo di panico, perché dice che non è salutare avere uno scoppio di frequenza a riposo così alta. Quindi, in totale assenza di qualsivoglia patologia cardiaca, avendo fatto, come detto, tutte le principali indagini diagnostiche, mi ha prescritto il B-Bloccante per evitare che il mio cuore abbia questi cardiopalmo/palpitazioni/exstrasistolia/ecc improvvise e potenti.
Ho richiesto alcuni consulti cardiologici che sono risultati tutti negativi.
L'UNICO sintomo che io ho, al momento, è questo. Ed è stato associato a manifestazione di attacchi di panico, per cui anche lo psichiatra, pur essendo contrario al betabloccante, mi ha prescritto il citalopram che ho iniziato a prendere in questi giorni.
La qual cosa però mi dà una noia tremenda perché non tollero l'idea di dover assumere un medicinale per 6-7 mesi se va bene. Ho letto tante testimonianze di gente che lo assume da anni e che appena interrompe e punto e da capo. Ciò non deve MAI realizzarsi nel mio caso, mai.
Inoltre non voglio sperimentare alcuna sintomatologia collaterale, perché già c'è questo problema (che non è proprio un semplice spavento quando accade, anzi) se poi dobbiamo associarci, come sto vedendo in questi giorni a dosaggi ancora bassi di citalopram (6 gocce), pungenti dolori muscolari alle gambe, leggero stordimento, vago senso di agitazione e smania e leggero incremento dell'ipocondria, va da sé che la cosa non può essere proprio rassicurante.
Anche l'assunzione del B-Bloccante mi preoccupa perché non è una medicina che si assume al bisogno ma serve prenderla per periodi. A me andava bene come stavo prima. Prima ero sempre scattante, molto produttivo e mentalmente efficiente, solo che avevo di tanto in tanto questi scatti tremendi al livello del cuore che mi hanno fatto piombare nell'ipocondria e nell'ansia. Lo stress non mi preoccupa e non mi dispiace perché porta a risultati desiderati e soddisfacenti.
Adesso, invece, pur avvertendo un generale stato di tranquillità maggiore ho tutta una serie di "fastidi" che mi assillano, oltre al fatto, ripeto, che non riesco a sposare l'idea di assumere medicinali per così tanto tempo.
Non è normale che io assuma, alla mia età e considerato la bellissima esistenza che ho la fortuna di vivere, tutti i seguenti medicinali:
- Antistaminico Lorotodina,
- Citalopram (dosaggio a regime minimo 12 gg per 6 mesi)
- B-Bloccante, 1,25 mg (non si sa per quanto)
- Alprazolam, 7-10 gocce alla sera (già assunte da un mese).
Vi chiedo, quindi, un aiuto. Qualunque esso sia. Grazie per l'ascolto.
[#7]
Citalopram è il farmaco antipanico. Non ho capito cosa significa " a regime minimo". L'alprazolam, se lo assume regolarmente da un mese, non fa più effetto e anzi può facilitare il persistere di fenomeni eccitatori di tipo ansioso-somatico.
Quando uno sta male è normale che assuma delle cure, a volte anche appena nato.
Quando uno sta male è normale che assuma delle cure, a volte anche appena nato.
[#8]
Utente
Grazie dottore.
Allora, a regime minimo intendo che ho iniziato da poco il trattamento. Quindi adesso, 5 giorno di somministrazione, sono ancora a 6 gocce di citalopram il giorno, che solitamente prendo la sera verso le 20.30 insieme al betabloccante suddetto. Poi passerò a 9 gocce e infine a 12 ogni 24h.
L'aggiorno, purtroppo, che proprio stamani, mentre ero a divertirmi al computer, ho avvertito una nuova crisi cardiaca (ampiamente descritta nei post precedenti), e sono sprofondato nella delusione più amara perché credevo che, ormai, con la cura sia di betabloccante sia di citalopram non dovessi più avere di queste manifestazioni.
Inoltre persiste questo leggero stato di stanchezza, mal di testa, dolori alle gambe e non so che cosa fare.
Allora, a regime minimo intendo che ho iniziato da poco il trattamento. Quindi adesso, 5 giorno di somministrazione, sono ancora a 6 gocce di citalopram il giorno, che solitamente prendo la sera verso le 20.30 insieme al betabloccante suddetto. Poi passerò a 9 gocce e infine a 12 ogni 24h.
L'aggiorno, purtroppo, che proprio stamani, mentre ero a divertirmi al computer, ho avvertito una nuova crisi cardiaca (ampiamente descritta nei post precedenti), e sono sprofondato nella delusione più amara perché credevo che, ormai, con la cura sia di betabloccante sia di citalopram non dovessi più avere di queste manifestazioni.
Inoltre persiste questo leggero stato di stanchezza, mal di testa, dolori alle gambe e non so che cosa fare.
[#9]
Continuo a non capire esattamente che c'entri il betabloccante.
Se la diagnosi è di panico, perché si blocchino gli attacchi la dose deve essere piena, e ci vuole un mese dall'inizio (12 gocce non è neanche piena comunque, diciamo che è un primo punto d'arrivo).
Se la diagnosi è di panico, perché si blocchino gli attacchi la dose deve essere piena, e ci vuole un mese dall'inizio (12 gocce non è neanche piena comunque, diciamo che è un primo punto d'arrivo).
[#10]
Utente
Il Betabloccante mi è stato prescritto dal mio medico curante dopo che ha notato il mio stato (tra l'altro già alla fine della crisi), cioè l'alta frequenza cardiaca raggiunta improvvisamente. E non è salutare. Me lo ha prescritto in assenza di patologia cardiaca ma per evitare che queste scariche di adrenalina possano far accelerare il mio cuore all'impazzata.
Ritiene che mi serva ad evitare ulteriori "scoppi", in attesa poi che possa fare il suo effetto il citalopram.
Dallo psichiatra la diagnosi è di panico, pensiero ossessivo, ansia e stress.
Relativamente al citalopram, mi è stato detto dallo psichiatra che dovrò prenderlo per 6-7 mesi almeno 12 gocce il giorno, che secondo lui, visto il mio caso, dovranno bastare. Mi ha detto che molto raramente ha superato la dose di 20 gocce al dì.
Il problema è che io avverto spossatezza, leggero ma frequente mal di testa, dolorini muscolari ai polpacci, qualche volta ai ginocchi e all'inguine. Oltre a ciò si è ripresentato stamani il cardiopalmo che per fortuna, assumendo 1,25mg di BB, è durato pochissimo e non è stato forte ma ha comunque provocato in me sconforto e senso di impotenza.
Ritiene che mi serva ad evitare ulteriori "scoppi", in attesa poi che possa fare il suo effetto il citalopram.
Dallo psichiatra la diagnosi è di panico, pensiero ossessivo, ansia e stress.
Relativamente al citalopram, mi è stato detto dallo psichiatra che dovrò prenderlo per 6-7 mesi almeno 12 gocce il giorno, che secondo lui, visto il mio caso, dovranno bastare. Mi ha detto che molto raramente ha superato la dose di 20 gocce al dì.
Il problema è che io avverto spossatezza, leggero ma frequente mal di testa, dolorini muscolari ai polpacci, qualche volta ai ginocchi e all'inguine. Oltre a ciò si è ripresentato stamani il cardiopalmo che per fortuna, assumendo 1,25mg di BB, è durato pochissimo e non è stato forte ma ha comunque provocato in me sconforto e senso di impotenza.
[#11]
"per evitare che queste scariche di adrenalina possano far accelerare il mio cuore all'impazzata."
Esiste una malattia del genere ? Perché saprà che questa è una delle paure del panico, che gli attacchi facciano andare "in tilt" il corpo.
Non 6-7 mesi, se una cura antipanico funziona (in 1-2 mesi di solito) si prende a lungo, non che ci sia un termine preciso, non so questi 6 mesi cosa stiano a indicare.
Esiste una malattia del genere ? Perché saprà che questa è una delle paure del panico, che gli attacchi facciano andare "in tilt" il corpo.
Non 6-7 mesi, se una cura antipanico funziona (in 1-2 mesi di solito) si prende a lungo, non che ci sia un termine preciso, non so questi 6 mesi cosa stiano a indicare.
[#12]
Utente
Sinceramente il mio psichiatra mi ha detto che, per il mio caso, facendo anche psicoterapia con lui, dovrei assumere citalopram almeno per 6-7 mesi.
Secondo lei, quindi, molto probabilmente il citalopram va assunto anche per periodi molto più lunghi? Non capisco.
Ho solo questi disturbi del cardiopalmo e la mia vita è bellissima.
Secondo lei, quindi, molto probabilmente il citalopram va assunto anche per periodi molto più lunghi? Non capisco.
Ho solo questi disturbi del cardiopalmo e la mia vita è bellissima.
[#13]
Utente
Tra l'altro, mi scusi dottore, a pomeriggio il mio medico curante, causa una infezione cutanea, mi ha prescritto per 3 giorni Azitromicina 500mg dicendomi che va bene con i medicinali che assumo.
Ora, io non sono certamente un medico né vorrei peccare di arroganza ma sto già assumendo due farmaci che innalzano il rischio di allungamento del QT (betabloccante e citalopram), ora ce ne aggiungo un terzo che è l'Azitromicina. E' tutto normale? Ho letto sul bugiardino, inoltre, che sarebbe incompatibile con citalopram. Eppure... o che si fa? Si scherza?
Io mi sono comunque fidato e ho assunto la pasticca alle 17.00, dopo un'ora mi è venuto un tremendo mal di pancia che ho ancora adesso. Mi sono steso sul divano. Che faccio? Adesso nemmeno c'è più il Curante in ambulatorio...
Io tra un'ora dovrei riassumere il citalopram ma con questo mal di pancia non riesco nemmeno a bere, figuriamoci a mangiare.
PS: Tutto ciò di cui ho scritto in questo post l'ho appreso adesso, a seguito del mal di pancia che mi ha costretto al divano mi sono documentato sulle interazioni e sul bugiardino (che non leggo mai).
Ora, io non sono certamente un medico né vorrei peccare di arroganza ma sto già assumendo due farmaci che innalzano il rischio di allungamento del QT (betabloccante e citalopram), ora ce ne aggiungo un terzo che è l'Azitromicina. E' tutto normale? Ho letto sul bugiardino, inoltre, che sarebbe incompatibile con citalopram. Eppure... o che si fa? Si scherza?
Io mi sono comunque fidato e ho assunto la pasticca alle 17.00, dopo un'ora mi è venuto un tremendo mal di pancia che ho ancora adesso. Mi sono steso sul divano. Che faccio? Adesso nemmeno c'è più il Curante in ambulatorio...
Io tra un'ora dovrei riassumere il citalopram ma con questo mal di pancia non riesco nemmeno a bere, figuriamoci a mangiare.
PS: Tutto ciò di cui ho scritto in questo post l'ho appreso adesso, a seguito del mal di pancia che mi ha costretto al divano mi sono documentato sulle interazioni e sul bugiardino (che non leggo mai).
[#14]
"almeno per 6-7 mesi." Quindi almeno, anche se è un termine diciamo breve.
Le indicazioni su cosa fare deve riceverle dai suoi medici, non tramite il sito.
E' comune che si finiscano per usare farmaci con interazioni sugli stessi effetti, è un effetto possibile abbastanza diffuso.
Le indicazioni su cosa fare deve riceverle dai suoi medici, non tramite il sito.
E' comune che si finiscano per usare farmaci con interazioni sugli stessi effetti, è un effetto possibile abbastanza diffuso.
[#15]
Utente
Grazie Dottore per la risposta ma, non so come mai, ci ritroviamo sempre al punto di partenza.
Riformulo meglio (e numero) le mie domande in modo da avere risposte più specifiche e attinenti.
1) Perché il citalopram va preso per un periodo così lungo e come mai non è certa la possibilità di tornare allo stato "pre-crisi" (o pre panico)?
2) Come mai si prescrivono, per evitare problemi cardiaci (perché questo è il mio unico sintomo), farmaci che potrebbero influenzare seriamente il cuore?
3) Perché si prescrivono in associazione ben tre farmaci che potrebbero aumentare il rischio di allungamento del QT? Eppure è scritto chiaramente sul foglietto illustrativo che l'antibiotico non va d'accordo con il citalopram.
4) Ho da un paio di giorni spossatezza, leggera agitazione, mal di testa e fastidiosi dolorini alle gambe (ora sono saliti fino alle cosce), come mai? Possibili effetti collaterali immagino...
5) Perché c'è tanta gente, anche professionisti della psicologia e psicoterapia, vedi una certa scuola toscana, che sono assolutamente contrari all'approccio farmacologico per curare il panico? Ho sentito dire, addirittura, che "certo che si guarisce dopo 6 mesi - 1 anno, anche se non si prende nessuna medicina poi il corpo reagisce da sé." Come a dire che Il panico non è eterno ma rappresenta un periodo, quindi come è comparso, fisiologicamente scomparirà. O meglio: se una terapia supera di gran lunga un periodo di tempo ragionevole, diciamo 6 mesi, magari l'efficacia non è da attribuirsi al processo terapeutico farmacologico, ma a tante altre cose che naturalmente succedono nella vita di ogni giorno.
La ringrazio vivamente per l'attenzione che vorrà concedermi e le auguro una buona giornata.
Riformulo meglio (e numero) le mie domande in modo da avere risposte più specifiche e attinenti.
1) Perché il citalopram va preso per un periodo così lungo e come mai non è certa la possibilità di tornare allo stato "pre-crisi" (o pre panico)?
2) Come mai si prescrivono, per evitare problemi cardiaci (perché questo è il mio unico sintomo), farmaci che potrebbero influenzare seriamente il cuore?
3) Perché si prescrivono in associazione ben tre farmaci che potrebbero aumentare il rischio di allungamento del QT? Eppure è scritto chiaramente sul foglietto illustrativo che l'antibiotico non va d'accordo con il citalopram.
4) Ho da un paio di giorni spossatezza, leggera agitazione, mal di testa e fastidiosi dolorini alle gambe (ora sono saliti fino alle cosce), come mai? Possibili effetti collaterali immagino...
5) Perché c'è tanta gente, anche professionisti della psicologia e psicoterapia, vedi una certa scuola toscana, che sono assolutamente contrari all'approccio farmacologico per curare il panico? Ho sentito dire, addirittura, che "certo che si guarisce dopo 6 mesi - 1 anno, anche se non si prende nessuna medicina poi il corpo reagisce da sé." Come a dire che Il panico non è eterno ma rappresenta un periodo, quindi come è comparso, fisiologicamente scomparirà. O meglio: se una terapia supera di gran lunga un periodo di tempo ragionevole, diciamo 6 mesi, magari l'efficacia non è da attribuirsi al processo terapeutico farmacologico, ma a tante altre cose che naturalmente succedono nella vita di ogni giorno.
La ringrazio vivamente per l'attenzione che vorrà concedermi e le auguro una buona giornata.
[#16]
Lei ha una visione un po' irrealistica della medicina e delle modalità con cui si prescrivono le cure. Non è che solo perché ci sono dei potenziali effetti in comune, si evita la prescrizione. Se così fosse praticamente il 90% delle cure sarebbero impossibili. C'è una differenza tra controindicazioni e effetti collaterali più o meno possibili.
Le cure funzionano nel tempo perché il cervello ci mette del tempo per cambiare. Non sempre intaccano la radice biologica del disturbo, anche se ristabiliscono degli equilibri e sembra che il disturbo non ci sia più. Come lo si sa ? Dalle conoscenze di base sul disturbo e sulla frequenza delle ricadute dopo sospensione.
" Perché c'è tanta gente, anche professionisti della psicologia e psicoterapia, vedi una certa scuola toscana, che sono assolutamente contrari all'approccio farmacologico per curare il panico?"
Non vedo alcuna ragione scientifica. Poi se vuole c'è anche chi fa gli esorcismi. Ci sono anche psichiatri che consigliano gli esorcismi. E ci sono interi filoni che si ammantano di un valore terapeutico ma niente lo ha mai minimamente dimostrato.
Le cure funzionano nel tempo perché il cervello ci mette del tempo per cambiare. Non sempre intaccano la radice biologica del disturbo, anche se ristabiliscono degli equilibri e sembra che il disturbo non ci sia più. Come lo si sa ? Dalle conoscenze di base sul disturbo e sulla frequenza delle ricadute dopo sospensione.
" Perché c'è tanta gente, anche professionisti della psicologia e psicoterapia, vedi una certa scuola toscana, che sono assolutamente contrari all'approccio farmacologico per curare il panico?"
Non vedo alcuna ragione scientifica. Poi se vuole c'è anche chi fa gli esorcismi. Ci sono anche psichiatri che consigliano gli esorcismi. E ci sono interi filoni che si ammantano di un valore terapeutico ma niente lo ha mai minimamente dimostrato.
[#17]
Utente
Salve dottore, grazie per la risposta.
Relativamente al mio caso, ieri ho rivisto lo psichiatra per la psicoterapia e mi ha consigliato di non aumentare il dosaggio per il momento finché non mi passano questi fastidiosi se pur lievi effetti collaterali (mal di testa tensivo sulla calotta al centro, tempie e retro, orecchie tappate e percezione del battito nelle orecchie, dolorini muscolari braccia e gambe, vago senso di irrequietezza, stanchezza e un leggero aumento della voglia di dormire ma quest'ultimo può dipendere anche dall'assunzione/associazione del betabloccante). Adesso continuo, dunque, con 6-7 gocce di citalopram al dì.
Per quanto concerne, invece, la scuola contraria all'approccio farmacologico per il panico che citavo prima, in realtà, dicono, hanno 30 anni di dimostrazioni scientifiche a supporto di tale tesi; il fatto è che non capisco come si possano curare questi disturbi con 20 minuti di colloquio e alcuni test/compitini a casa. Tutto qui. Vorrei capirne di più, anche perché sono davvero noti a livello nazionale (su riviste, ecc) i rappresentanti di questi metodi basati unicamente sulla psicoterapia.
Relativamente al mio caso, ieri ho rivisto lo psichiatra per la psicoterapia e mi ha consigliato di non aumentare il dosaggio per il momento finché non mi passano questi fastidiosi se pur lievi effetti collaterali (mal di testa tensivo sulla calotta al centro, tempie e retro, orecchie tappate e percezione del battito nelle orecchie, dolorini muscolari braccia e gambe, vago senso di irrequietezza, stanchezza e un leggero aumento della voglia di dormire ma quest'ultimo può dipendere anche dall'assunzione/associazione del betabloccante). Adesso continuo, dunque, con 6-7 gocce di citalopram al dì.
Per quanto concerne, invece, la scuola contraria all'approccio farmacologico per il panico che citavo prima, in realtà, dicono, hanno 30 anni di dimostrazioni scientifiche a supporto di tale tesi; il fatto è che non capisco come si possano curare questi disturbi con 20 minuti di colloquio e alcuni test/compitini a casa. Tutto qui. Vorrei capirne di più, anche perché sono davvero noti a livello nazionale (su riviste, ecc) i rappresentanti di questi metodi basati unicamente sulla psicoterapia.
[#18]
A me non risultano, e quando si parla di "dati scientifici" non parliamo di scritti in cui si raccontano dei casi o in cui si spiega come dovrebbero funzionare le cose, gli studi scientifici sono altri.
Non so a che tipo di tecnica si riferisce, posso immaginarlo, ma se è quella si tratta di tecniche già note di psicoterapia comportamentale. Purtroppo, mentre in alcuni casi l'effetto c'è e può essere più rapido, un altro conto è che ci sia in ogni disturbo, e che sia duraturo.
Non so a che tipo di tecnica si riferisce, posso immaginarlo, ma se è quella si tratta di tecniche già note di psicoterapia comportamentale. Purtroppo, mentre in alcuni casi l'effetto c'è e può essere più rapido, un altro conto è che ci sia in ogni disturbo, e che sia duraturo.
[#19]
Utente
Gent.mo dottore, vorrei aggiornarla sulla mia situazione. Non è nemmeno un mese che assumo quotidianamente il Citalopram e, devo ammettere, che se pur ancora a dosaggio basso (6 gocce) mi sento generalmente molto meglio.
Registro solo dei "problemi" ogni qual volta mi tocca aumentare il dosaggio. Come ricorderà, il mio psichiatra mi ha prescritto un dosaggio che arrivi gradualmente alla dose giornaliera di 12 gocce per poi eventualmente ricalibrarla in corso d'opera. Quando sono passato da 3 a 6 gocce ho avuto alcuni disturbi (mal di testa, o meglio, forte percezione delle pulsazioni in testa; leggera spossatezza e discreta irrequietezza, bisogno di muovermi, dolorini e vibrazioni muscolari sia alle gambe che ai pettorali vicino sterno) poi regolarizzatisi dopo una settimana. Ieri ho aumentato nuovamente per arrivare almeno a 9 gocce e, dopo un'ora dall'assunzione, ho riavvertito tutti i suddetti effetti collaterali, tanto che ho dovuto ricorrere a 10 gocce di xanax.
Per quanto concerne, invece, il principale disturbo che avevo collegato al Panico, cioè forte cardiopalmo improvviso, questo non si è più ripresentato ma potrebbe dipendere soprattutto dall'assunzione giornaliera di 1,25mg di betabloccante che il Curante mi ha prescritto per almeno altri 20 giorni.
Detto ciò, faccio settimanalmente psicoterapia ma non riesco a essere positivo sul decorso della mia terapia. Ritengo assolutamente improprio l'assunzione di questi medicinali e non mi fido per niente di certe molecole, tanto da avere a volte paura di effetti collaterali potenzialmente fatali. Non tollero nemmeno l'idea di doverli assumere per lungo tempo e percepisco assolutamente come ripugnante la triste eventualità di doverli assumere a vita come già fanno molte altre persone.
Proprio ieri, inoltre, mi è capitato di leggere questi articoli (alcuni anche autorevoli) non proprio favorevoli all'approccio farmacologico. Si parla, addirittura, di danni cerebrali permanenti e di capacità auto-riparatrici del nostro cervello. Vorrei, se potesse, un parere specifico su queste due opinioni di cui allego link di seguito.
https://blog.vicenzapsicologia.it/gli-psicofarmaci-danneggiano-il-cervello/
http://espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2010/02/12/news/bluff-depressione-1.18354
Registro solo dei "problemi" ogni qual volta mi tocca aumentare il dosaggio. Come ricorderà, il mio psichiatra mi ha prescritto un dosaggio che arrivi gradualmente alla dose giornaliera di 12 gocce per poi eventualmente ricalibrarla in corso d'opera. Quando sono passato da 3 a 6 gocce ho avuto alcuni disturbi (mal di testa, o meglio, forte percezione delle pulsazioni in testa; leggera spossatezza e discreta irrequietezza, bisogno di muovermi, dolorini e vibrazioni muscolari sia alle gambe che ai pettorali vicino sterno) poi regolarizzatisi dopo una settimana. Ieri ho aumentato nuovamente per arrivare almeno a 9 gocce e, dopo un'ora dall'assunzione, ho riavvertito tutti i suddetti effetti collaterali, tanto che ho dovuto ricorrere a 10 gocce di xanax.
Per quanto concerne, invece, il principale disturbo che avevo collegato al Panico, cioè forte cardiopalmo improvviso, questo non si è più ripresentato ma potrebbe dipendere soprattutto dall'assunzione giornaliera di 1,25mg di betabloccante che il Curante mi ha prescritto per almeno altri 20 giorni.
Detto ciò, faccio settimanalmente psicoterapia ma non riesco a essere positivo sul decorso della mia terapia. Ritengo assolutamente improprio l'assunzione di questi medicinali e non mi fido per niente di certe molecole, tanto da avere a volte paura di effetti collaterali potenzialmente fatali. Non tollero nemmeno l'idea di doverli assumere per lungo tempo e percepisco assolutamente come ripugnante la triste eventualità di doverli assumere a vita come già fanno molte altre persone.
Proprio ieri, inoltre, mi è capitato di leggere questi articoli (alcuni anche autorevoli) non proprio favorevoli all'approccio farmacologico. Si parla, addirittura, di danni cerebrali permanenti e di capacità auto-riparatrici del nostro cervello. Vorrei, se potesse, un parere specifico su queste due opinioni di cui allego link di seguito.
https://blog.vicenzapsicologia.it/gli-psicofarmaci-danneggiano-il-cervello/
http://espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2010/02/12/news/bluff-depressione-1.18354
[#21]
Ma secondo Lei, io studio sugli articoli dell'Espresso, e posso mai prendere nella minima considerazione un articolo in cui una psicologa si occupa di ciò che non ha studiato (cioè la farmacologia) ?
E poi abbia pazienza, l'articolo dell'Espresso dice che sono acqua fresca. Allora decida, o crede che siano acqua fresca , o incredibilmente dannosi....
Per quanto mi riguarda visito i pazienti, li prescrivo, e ciò non mi impedisce di poterli giudicare separatamente a seconda dei dati che ci sono, di poter essere scettico e di attendere di vedere risultati o meno.
Approcci come quello del blog sono a mio parere indecenti.
E poi abbia pazienza, l'articolo dell'Espresso dice che sono acqua fresca. Allora decida, o crede che siano acqua fresca , o incredibilmente dannosi....
Per quanto mi riguarda visito i pazienti, li prescrivo, e ciò non mi impedisce di poterli giudicare separatamente a seconda dei dati che ci sono, di poter essere scettico e di attendere di vedere risultati o meno.
Approcci come quello del blog sono a mio parere indecenti.
[#22]
Utente
Salve dottore, l'aggiorno sulla mia situazione. Continuo regolarmente la cura con citalopram 12 gocce che assumo solitamente la sera verso le 19-20.
Ho avuto però un'extrasistole 4 giorni fa mentre guidavo a cui è seguita una intensa sensazione di bruciore localizzata tra i pettorali e il collo. Mi sono recato dal Curante il quale mi ha rifatto l'ECG per tenere sotto controllo il QT data la mia terapia farmacologica ma è risultato tutto nella norma, sicché mi ha prescritto il brisopololo per un altro mese a 1.25gr. il dì.
Per maggior sicurezza, dato che l'evento mi era venuto poco dopo aver mangiato al fast food, mi ha prescritto la gastroscopia che ho effettuato tranquillamente ieri in ospedale. L'esame è andato benissimo, non mi ha disturbato nulla è durato pochissimi minuti e non è emerso assolutamente nulla. Ieri alle 12.30 ho fatto la gastroscopia, però mi hanno iniettato 10mg valium e fin qui tutto ok. Premetto che non ho mai preso il valium ma solo, all'occorrenza, 6-7 gocce di alprazolam alla sera.
Da ieri sera verso le 18, tutta la notte nonché oggi fino ad ora ho un fastidiosissimo mal di testa. Mi chiedo a cosa sia dovuto o se possa c'entrar qualcosa il valium assunto ieri. Mi sono appena recato in farmacia per misurare la pressione ed è risultata stranamente bassa, 90 x 58. Io solitamente ce l'ho 120 x 80. Premetto che assumo anche citalopram 12 gocce da un mese - terapia che sta funzionando benissimo - ma non mi ha mai dato problemi di questo genere. Che ne pensa?
Ho avuto però un'extrasistole 4 giorni fa mentre guidavo a cui è seguita una intensa sensazione di bruciore localizzata tra i pettorali e il collo. Mi sono recato dal Curante il quale mi ha rifatto l'ECG per tenere sotto controllo il QT data la mia terapia farmacologica ma è risultato tutto nella norma, sicché mi ha prescritto il brisopololo per un altro mese a 1.25gr. il dì.
Per maggior sicurezza, dato che l'evento mi era venuto poco dopo aver mangiato al fast food, mi ha prescritto la gastroscopia che ho effettuato tranquillamente ieri in ospedale. L'esame è andato benissimo, non mi ha disturbato nulla è durato pochissimi minuti e non è emerso assolutamente nulla. Ieri alle 12.30 ho fatto la gastroscopia, però mi hanno iniettato 10mg valium e fin qui tutto ok. Premetto che non ho mai preso il valium ma solo, all'occorrenza, 6-7 gocce di alprazolam alla sera.
Da ieri sera verso le 18, tutta la notte nonché oggi fino ad ora ho un fastidiosissimo mal di testa. Mi chiedo a cosa sia dovuto o se possa c'entrar qualcosa il valium assunto ieri. Mi sono appena recato in farmacia per misurare la pressione ed è risultata stranamente bassa, 90 x 58. Io solitamente ce l'ho 120 x 80. Premetto che assumo anche citalopram 12 gocce da un mese - terapia che sta funzionando benissimo - ma non mi ha mai dato problemi di questo genere. Che ne pensa?
[#25]
Utente
Salve dottore, ieri sono riuscito a contattare il mio psichiatra il quale mi ha confermato essere postumi del valium, non in tutti i soggetti agisce allo stesso modo e in alcuni addirittura crea disagio anche nel giorno seguente. L'abbassamento della pressione, tra l'altro, è uno dei principali effetti collaterali del valium. Stessa opinione confermata anche dal farmacista. Oggi mi sento molto meglio, tutto ok.
[#26]
Certo che glielo confermano.... Mille pareri per stabilire che "può essere"... Ancora si sta ponendo problemi tipici del suo disturbo, che fondamentalmente non dipendono dall'oggetto della preoccupazione, ma dalla preoccupazione.
[#27]
Utente
Salve dottore, vorrei aggiornarla sulla mia situazione. Sono ormai due mesi e mezzo che prendo 13 gocce di citalopram ogni giorno in un arco temporale che va dalle ore 18 alle 20.00.
Devo ammettere che mi sono ripreso alla grande, sto benissimo. Continuo però ad assumere anche 1,25gr di betabloccante (brisopololo) prescrittomi dal medico curante che, periodicamente, mi effettua tracciato ECG riscontrando sempre un'assoluta normalità.
Ieri però mi è successo qualcosa di strano. Sono andato a dormire tardi, verso le 3.00 di notte, ero nel letto quando di punto in bianco mi viene una specie di mini attacco di panico che, nella mia persona, si esplicita sempre con le solite brevi aritmie. Ho sentito una specie di scarica (come se fossi elettrizzato, pimpante, carico di energia) e un leggero calore/bruciore a spalle e piedi. Poi più nulla. Nel frattempo però mi sono preoccupato e ho dovuto assumere 10 gocce di alprazolam. Cosa pensa di questa situazione?
Non vorrei ritrovarmi dipendente dallo xanax (anche se i dosaggi sono bassi), perché appena non lo assumo per un paio di giorni (lo prendo solo la notte prima di coricarmi), la notte mi sento agitato e talvolta mi sveglio insolitamente presto (tipo alle 5.00) carico come non mai, pronto ad alzarmi nonostante mi fossi coricato, di solito, all'1.00.
Devo ammettere che mi sono ripreso alla grande, sto benissimo. Continuo però ad assumere anche 1,25gr di betabloccante (brisopololo) prescrittomi dal medico curante che, periodicamente, mi effettua tracciato ECG riscontrando sempre un'assoluta normalità.
Ieri però mi è successo qualcosa di strano. Sono andato a dormire tardi, verso le 3.00 di notte, ero nel letto quando di punto in bianco mi viene una specie di mini attacco di panico che, nella mia persona, si esplicita sempre con le solite brevi aritmie. Ho sentito una specie di scarica (come se fossi elettrizzato, pimpante, carico di energia) e un leggero calore/bruciore a spalle e piedi. Poi più nulla. Nel frattempo però mi sono preoccupato e ho dovuto assumere 10 gocce di alprazolam. Cosa pensa di questa situazione?
Non vorrei ritrovarmi dipendente dallo xanax (anche se i dosaggi sono bassi), perché appena non lo assumo per un paio di giorni (lo prendo solo la notte prima di coricarmi), la notte mi sento agitato e talvolta mi sveglio insolitamente presto (tipo alle 5.00) carico come non mai, pronto ad alzarmi nonostante mi fossi coricato, di solito, all'1.00.
[#29]
Utente
Dottore, adesso prendo dose 15 gocce di citalopram. Quale sarebbe secondo la sua esperienza la dose più efficace?
Generalmente sto molto meglio rispetto a prima però ho ancora, di tanto in tanto, strani fenomeni che, purtroppo, mi mettono un po' di agitazione perché sinceramente speravo di aver risolto confidando completamente nell'approccio farmacologico.
La sera dopo cena ho spesso la "smania" di fare qualcosa, non riesco a stare sdraiato sul divano a vedere i film con mia moglie. Prima di dormire assumo sempre 10 gocce di xanax perché voglio addormentarsi subito, ho paura di mettermi lì a rimuginare e ad ascoltare il ritmo del mio cuore.
Ultimamente mi capita di avvertire un solo battito più forte e poi un'intensa scarica di calore su tutto il corpo, quasi un bruciore cutaneo, poi passa tutto velocemente. Di che si tratta? Eppure sono sempre sotto cura 15 gocce citalopram, 1,25 bisoprololo e 10 gocce xanax la sera.
Forse è vero che ho in realtà qualche patologia miocardica non diagnosticata o sto esagerando con i pensieri ipocondriaci (che, per fortuna, mi accompagnano solo quando ho di queste manifestazioni fisiche) ?
Generalmente sto molto meglio rispetto a prima però ho ancora, di tanto in tanto, strani fenomeni che, purtroppo, mi mettono un po' di agitazione perché sinceramente speravo di aver risolto confidando completamente nell'approccio farmacologico.
La sera dopo cena ho spesso la "smania" di fare qualcosa, non riesco a stare sdraiato sul divano a vedere i film con mia moglie. Prima di dormire assumo sempre 10 gocce di xanax perché voglio addormentarsi subito, ho paura di mettermi lì a rimuginare e ad ascoltare il ritmo del mio cuore.
Ultimamente mi capita di avvertire un solo battito più forte e poi un'intensa scarica di calore su tutto il corpo, quasi un bruciore cutaneo, poi passa tutto velocemente. Di che si tratta? Eppure sono sempre sotto cura 15 gocce citalopram, 1,25 bisoprololo e 10 gocce xanax la sera.
Forse è vero che ho in realtà qualche patologia miocardica non diagnosticata o sto esagerando con i pensieri ipocondriaci (che, per fortuna, mi accompagnano solo quando ho di queste manifestazioni fisiche) ?
[#30]
Per fortuna non siamo ridotti alle sole esperienze personali.
Le dosi sono di 20-40 mg con il citalopram, le gocce dovrebbero già corrispondere a un po' meno di 40 mg.
I tempi sono importanti, la risposta si sviluppa dopo non meno di 2 settimane e fino a 3 mesi può progredire anche senza variazioni di dose, se la dose rientra nel valore terapeutico.
Concordo che, dai ragionamenti con cui poi chiude il consulto, la risposta non possa considerarsi piena, forse sta meglio sul piano dell'ansia generale, ma la preoccupazione mi pare quella, magari meno pressante.
Le dosi sono di 20-40 mg con il citalopram, le gocce dovrebbero già corrispondere a un po' meno di 40 mg.
I tempi sono importanti, la risposta si sviluppa dopo non meno di 2 settimane e fino a 3 mesi può progredire anche senza variazioni di dose, se la dose rientra nel valore terapeutico.
Concordo che, dai ragionamenti con cui poi chiude il consulto, la risposta non possa considerarsi piena, forse sta meglio sul piano dell'ansia generale, ma la preoccupazione mi pare quella, magari meno pressante.
[#31]
Utente
Salve dottor Pacini,
torno ad aggiornarla sulla mia situazione. In generale posso dire che sto veramente molto bene. Non ho più avuto alcun sintomo di palpitazione (se non davvero raramente e sempre singole) riconducibile nemmeno lontanamente ad un attacco di panico. Quindi sono molto contento. Continuo a prendere Citalopram (lentamente portato alla dose giornaliera di 17 gocce) e 1,25 bisoprololo al mattino.
La terapia è cominciata a luglio. Anche la psicoterapia è tuttora in corsa con appuntamento settimanale.
Il problema però è che adesso, dopo aver fatto il mio solito controllino dal curante (elettrocardiogramma), è risultato tutto nella norma, cioè pressione, frequenza, ecc però il medico ha evidenziato un allungamento del QT che prima non c'era, misurato adesso in 0,42 (non ho idea di quanto potesse essere prima, se vuole le invio i tracciati).
Mi ha detto di provare a eliminare il bisoprololo già da domani ma io sapevo che non si poteva interromperlo bruscamente. Che ne pensa? Mi devo preoccupare per questo valore allungato? Grazie.
torno ad aggiornarla sulla mia situazione. In generale posso dire che sto veramente molto bene. Non ho più avuto alcun sintomo di palpitazione (se non davvero raramente e sempre singole) riconducibile nemmeno lontanamente ad un attacco di panico. Quindi sono molto contento. Continuo a prendere Citalopram (lentamente portato alla dose giornaliera di 17 gocce) e 1,25 bisoprololo al mattino.
La terapia è cominciata a luglio. Anche la psicoterapia è tuttora in corsa con appuntamento settimanale.
Il problema però è che adesso, dopo aver fatto il mio solito controllino dal curante (elettrocardiogramma), è risultato tutto nella norma, cioè pressione, frequenza, ecc però il medico ha evidenziato un allungamento del QT che prima non c'era, misurato adesso in 0,42 (non ho idea di quanto potesse essere prima, se vuole le invio i tracciati).
Mi ha detto di provare a eliminare il bisoprololo già da domani ma io sapevo che non si poteva interromperlo bruscamente. Che ne pensa? Mi devo preoccupare per questo valore allungato? Grazie.
[#33]
Utente
Data l'incertezza della questione oggi ho preso solo mezza pillola di brisopololo (più che altro perché non mi andava di sospenderlo del tutto dopo 4 mesi). Per chiarezza, poi, ho telefonato al mio curante, facendoli notare che la lunghezza del mio QT è praticamente identica al primo tracciato che feci prima di cominciare la cura a luglio.
Mi ha risposto che la sospensione della pillola non è per il QT (che è tra 0,40-0,42) ma per la frequenza che reputa bassa, cioè 58. Considera più che sufficiente il solo citalopram (17gocce). Poi, ha detto, che se dovessero ricomparire palpitazioni allora riprendo il brisopololo 1,25 al bisogno. Che ne pensa? Io sono un po' confuso...
Mi ha risposto che la sospensione della pillola non è per il QT (che è tra 0,40-0,42) ma per la frequenza che reputa bassa, cioè 58. Considera più che sufficiente il solo citalopram (17gocce). Poi, ha detto, che se dovessero ricomparire palpitazioni allora riprendo il brisopololo 1,25 al bisogno. Che ne pensa? Io sono un po' confuso...
Questo consulto ha ricevuto 34 risposte e 8.4k visite dal 05/07/2018.
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Approfondimento su Ansia
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