Autolesionismo
Salve,
Sono un ragazzo di quasi 24 anni, probabilmente affetto da Sindrome di Asperger. Sono all'ultimo anno di laurea magistrale e purtroppo sono spesso soggetto ad attacchi di autolesionismo. Ciò accade da quando ero bambino con frequenza intermittente, ma negli ultimi due anni (quelli della laurea magistrale) la situazione è diventata insostenibile. Sono in uno stato di fortissima ansia per gli esami ma soprattutto per le mie prospettive future, in quanto non mi sento adeguato nè caratterialemente nè come competenze a vivere nel mondo degli adulti. Inoltre nell'ultimo semestre ho dovuto cercare uno stage curriculare, ma da febbraio a oggi le mie ricerche si sono rivelate vane. In questi hanno ho scritto tanti articoli per il giornale dell'università e altre testate online, e il giornalismo economico è una mia grande passione: per questo ho fatto richesta per una testata online che pubblica articoli di tipo economico pensando che quello fosse lo stage più adatto per me. Purtroppo, però, non sono stato preso, e mi è stato addiritttura riferito che al mio posto sarebbe stata presa una che non ha mai scritto articoli, pur avendo voti migliori dei miei, anche se è di un anno indietro rispetto a me. Questo mi ha fatto davvero scoppiare di rabbia e di invidia, specialmente dopo aver letto alcuni articoli con il nome di questa persona. Gli attacchi si manifestano sempre in modo improvviso ed esplosivo, anche e soprattutto quando sono in pubblico (tipo in autobus, o in casa quando ci sono altre persone): comincio a prendermi a pugni e schiaffi urlando cose contro di me o volte ad autoumiliarmi (nel caso specifico, a favore di questa persona), e spesso mi faccio molto male, con lividi evidenti su braccia e gambe. A volte arrivo anche a darmi botte in testa, ad esempio questo sabato e anche stamattina, facendomi poi temere per un possibile trauma cranico o commozione celebrale. Si tratta di tre-quattro minuti in cui io perdo totalmente il controllo di me stesso e di quello che mi circonda, e il livello di autoviolenza sta aumentando in proporzioni notevoli. Per il momento invece non si sono mai manifestate crisi caratterizzate da tagli di vene. Sono davvero molto spaventato per la mia incolumità e attualmente sono seguito da uno psichiatra e da uno psicologo, e sto assumendo due pastiglie di Efexor al giorno da un anno e mezzo. Vorrei però chiedere consigli su come bloccare questi attacchi improvvisi di autolesionismo, che spesso si manifestano in un momento in cui io sono molto agitato per un particolare motivo, come una pentola che ribolle e poi all'improvviso esplode, e non c'è nulla che io possa fare. Spesso sono costretto a sedermi o buttarmi a terra in pubblico per evitare un nuovo scoppio. Sono davvero preoccupato per questa situazione, sia per la mia incolumità fisica, sia per quello che possono pensare gli altri attorno a me.
Mi piacerebbe sentire qualche vostro parere su questa situazione, per avere strumenti per evitare queste manifestazioni
Sono un ragazzo di quasi 24 anni, probabilmente affetto da Sindrome di Asperger. Sono all'ultimo anno di laurea magistrale e purtroppo sono spesso soggetto ad attacchi di autolesionismo. Ciò accade da quando ero bambino con frequenza intermittente, ma negli ultimi due anni (quelli della laurea magistrale) la situazione è diventata insostenibile. Sono in uno stato di fortissima ansia per gli esami ma soprattutto per le mie prospettive future, in quanto non mi sento adeguato nè caratterialemente nè come competenze a vivere nel mondo degli adulti. Inoltre nell'ultimo semestre ho dovuto cercare uno stage curriculare, ma da febbraio a oggi le mie ricerche si sono rivelate vane. In questi hanno ho scritto tanti articoli per il giornale dell'università e altre testate online, e il giornalismo economico è una mia grande passione: per questo ho fatto richesta per una testata online che pubblica articoli di tipo economico pensando che quello fosse lo stage più adatto per me. Purtroppo, però, non sono stato preso, e mi è stato addiritttura riferito che al mio posto sarebbe stata presa una che non ha mai scritto articoli, pur avendo voti migliori dei miei, anche se è di un anno indietro rispetto a me. Questo mi ha fatto davvero scoppiare di rabbia e di invidia, specialmente dopo aver letto alcuni articoli con il nome di questa persona. Gli attacchi si manifestano sempre in modo improvviso ed esplosivo, anche e soprattutto quando sono in pubblico (tipo in autobus, o in casa quando ci sono altre persone): comincio a prendermi a pugni e schiaffi urlando cose contro di me o volte ad autoumiliarmi (nel caso specifico, a favore di questa persona), e spesso mi faccio molto male, con lividi evidenti su braccia e gambe. A volte arrivo anche a darmi botte in testa, ad esempio questo sabato e anche stamattina, facendomi poi temere per un possibile trauma cranico o commozione celebrale. Si tratta di tre-quattro minuti in cui io perdo totalmente il controllo di me stesso e di quello che mi circonda, e il livello di autoviolenza sta aumentando in proporzioni notevoli. Per il momento invece non si sono mai manifestate crisi caratterizzate da tagli di vene. Sono davvero molto spaventato per la mia incolumità e attualmente sono seguito da uno psichiatra e da uno psicologo, e sto assumendo due pastiglie di Efexor al giorno da un anno e mezzo. Vorrei però chiedere consigli su come bloccare questi attacchi improvvisi di autolesionismo, che spesso si manifestano in un momento in cui io sono molto agitato per un particolare motivo, come una pentola che ribolle e poi all'improvviso esplode, e non c'è nulla che io possa fare. Spesso sono costretto a sedermi o buttarmi a terra in pubblico per evitare un nuovo scoppio. Sono davvero preoccupato per questa situazione, sia per la mia incolumità fisica, sia per quello che possono pensare gli altri attorno a me.
Mi piacerebbe sentire qualche vostro parere su questa situazione, per avere strumenti per evitare queste manifestazioni
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L'utilizzo di antidepressivi potrebbe peggiorare la condizione relativa agli impulsi autolesionistici.
Tale condizione deve essere riportata allo psichiatra curante in modo che possa stabilire eventuali correlazioni e variazioni.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Tale condizione deve essere riportata allo psichiatra curante in modo che possa stabilire eventuali correlazioni e variazioni.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 03/07/2018.
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