Depressione in preadolescente
Salve,
mio figlio di 12 anni da due settimane riferisce a noi genitori pensieri di morte persistenti. Non è la prima volta. La stessa cosa gli è capitata l'estate scorsa. Appare angosciato e chiede di dormire nel lettone. Si riesce a distrarlo ma a fatica, poiché in genere respinge le attività che gli sono proposte. Appare più sereno quando gioca con la Play Station.
Sono particolarmente preoccupata perché alla sua età ho avuto sintomi simili. Ricordo una sorta di vertigine che mi coglieva all'improvviso e pensieri di morte che mi paralizzavano. In seguito ho sofferto di autolesionismo grave e tutt'ora sono in cura per sindrome bipolare, dopo aver subito numerosi ricoveri. Ho paura perciò che quello che sta succedendo a mio figlio sia l'anticamera di ciò che è successo a me. A differenza mia, che non confessavo a nessuno il mio malessere, mio figlio lo comunica e questo mi rincuora. Ma cosa devo fare? So bene quanto tremende siano quelle sensazioni. Nel mio caso gli unici rimedi sono stati gli psicofarmaci, a cui ho risposto molto bene. Terapie psicologiche non hanno contato niente nella fase di acuzie. Ho cominciato a curarmi tardi e non voglio che mio figlio soffra per anni come è capitato a me. Cosa devo fare? A chi è meglio che mi rivolga?
Grazie infinite
mio figlio di 12 anni da due settimane riferisce a noi genitori pensieri di morte persistenti. Non è la prima volta. La stessa cosa gli è capitata l'estate scorsa. Appare angosciato e chiede di dormire nel lettone. Si riesce a distrarlo ma a fatica, poiché in genere respinge le attività che gli sono proposte. Appare più sereno quando gioca con la Play Station.
Sono particolarmente preoccupata perché alla sua età ho avuto sintomi simili. Ricordo una sorta di vertigine che mi coglieva all'improvviso e pensieri di morte che mi paralizzavano. In seguito ho sofferto di autolesionismo grave e tutt'ora sono in cura per sindrome bipolare, dopo aver subito numerosi ricoveri. Ho paura perciò che quello che sta succedendo a mio figlio sia l'anticamera di ciò che è successo a me. A differenza mia, che non confessavo a nessuno il mio malessere, mio figlio lo comunica e questo mi rincuora. Ma cosa devo fare? So bene quanto tremende siano quelle sensazioni. Nel mio caso gli unici rimedi sono stati gli psicofarmaci, a cui ho risposto molto bene. Terapie psicologiche non hanno contato niente nella fase di acuzie. Ho cominciato a curarmi tardi e non voglio che mio figlio soffra per anni come è capitato a me. Cosa devo fare? A chi è meglio che mi rivolga?
Grazie infinite
[#1]
Cosa intende per "pensieri di morte", può descriverli meglio ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Mio figlio ha una paura impellente di morire. Pensa alla morte di tutti e tutto intorno a sé, fino alla morte della Terra e del Sole. Cioè ha un'idea generalizzata di catastrofe. Quando gli ho detto: sei un bambino, hai tutta la vita davanti, mi ha risposto: posso ammalarmi e morire, oppure avere un incidente e morire. Crede che dopo la morte non ci sia niente ed è angosciato da questo pensiero, dalla mancanza di senso dell'esistenza.
[#3]
Ah, ecco, perché questi si chiamano tecnicamente pensieri sulla morte, mentre "di morte" farebbe pensare a intenzioni di morire. Avevo intuito dal fatto che viene nel letto che si potesse trattare di paure/ossessioni.
Il decorso in quest'età è variabile, possono durare giorni e sparire, risentire di interventi rapidi, oppure impiantarsi e cronicizzare. Il trattamento deve tener conto di tutto eventualmente, anche della familiarità per bipolarismo, perché l'uso di antidepressivi in quest'età ha come principale incognita (inevitabile) quella delle possibili reazioni umorali.
Il decorso in quest'età è variabile, possono durare giorni e sparire, risentire di interventi rapidi, oppure impiantarsi e cronicizzare. Il trattamento deve tener conto di tutto eventualmente, anche della familiarità per bipolarismo, perché l'uso di antidepressivi in quest'età ha come principale incognita (inevitabile) quella delle possibili reazioni umorali.
[#4]
Utente
La ringrazio e mi scuso per l'imprecisione. A proposito del carattere eventualmente transitorio di questi pensieri, io credo che essi siano una sorta di maledizione. Quando ti colgono con tale forza una volta, è quasi certo che ti tormenteranno ancora, prima o poi.
Comunque sia, lei crede che dobbiamo rivolgerci subito a uno specialista o attendere ancora e vedere se la cosa si risolve spontaneamente?
Comunque sia, lei crede che dobbiamo rivolgerci subito a uno specialista o attendere ancora e vedere se la cosa si risolve spontaneamente?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.1k visite dal 01/07/2018.
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