Sintomi altamente invalidanti
Buonasera gentili medici, mi rivolgo a voi per avere un altro punto di vista riguardo la natura dei miei problemi e per sapere se la terapia proposta dallo psichiatra può essermi d'aiuto.
I sintomi che lamento sono:
-insonnia
-ansia generalizzata
-attacchi di panico
-difficoltà ad alzarmi dal letto la mattina
-stanchezza e spossatezza dalla mattina alla sera
-mancanza di energia e voglia di fare
-vertigini
-capogiri
-acufeni
-mal di testa
-poco appetito
sono stato in cura con diversi antipsicotici e un solo antidepressivo (mirtazapina) per una errata diagnosi di psicosi, e stanco dei risultati non ottenuti nell'arco di questo anno e mezzo ho deciso di farmi visitare da un altro psichaitra (il terzo); quest'ultimo, che mi ha appunto visitato, si è arrabbiato molto con gli altri medici dicendo che non ho bisogno di assumere antipsicotici in quanto sono affetto da un altro tipo di disturbo, lui ha usato la parola "teso come una corda di violino" diagnosticandomi inoltre un disturbo post traumatico da stress, DAG e DAP; mi ha prescritto degli esami del sangue da fare, dopo di che mi prescriverà la cura (mi ha accennato che mi avrebbe prescritto la paroxetina).
Confesso che sono stanco di questa situazione, vorrei stare bene e sopratutto non sentirmi cosi stanco e privo di forze, vorrei tornare a svolgere una vita normale, svegliarmi con tante energie e voglia di fare, e uscire di nuovo come tutte le persone normali, vi chiedo quindi: cosa ne pensate di tutti questi sintomi? la terapia con paroxetina è efficace per i sintomi lamentati? vi ringrazio tanto per il tempo che vorrete dedicarmi, cordiali saluti
I sintomi che lamento sono:
-insonnia
-ansia generalizzata
-attacchi di panico
-difficoltà ad alzarmi dal letto la mattina
-stanchezza e spossatezza dalla mattina alla sera
-mancanza di energia e voglia di fare
-vertigini
-capogiri
-acufeni
-mal di testa
-poco appetito
sono stato in cura con diversi antipsicotici e un solo antidepressivo (mirtazapina) per una errata diagnosi di psicosi, e stanco dei risultati non ottenuti nell'arco di questo anno e mezzo ho deciso di farmi visitare da un altro psichaitra (il terzo); quest'ultimo, che mi ha appunto visitato, si è arrabbiato molto con gli altri medici dicendo che non ho bisogno di assumere antipsicotici in quanto sono affetto da un altro tipo di disturbo, lui ha usato la parola "teso come una corda di violino" diagnosticandomi inoltre un disturbo post traumatico da stress, DAG e DAP; mi ha prescritto degli esami del sangue da fare, dopo di che mi prescriverà la cura (mi ha accennato che mi avrebbe prescritto la paroxetina).
Confesso che sono stanco di questa situazione, vorrei stare bene e sopratutto non sentirmi cosi stanco e privo di forze, vorrei tornare a svolgere una vita normale, svegliarmi con tante energie e voglia di fare, e uscire di nuovo come tutte le persone normali, vi chiedo quindi: cosa ne pensate di tutti questi sintomi? la terapia con paroxetina è efficace per i sintomi lamentati? vi ringrazio tanto per il tempo che vorrete dedicarmi, cordiali saluti
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Gentile utente,
Quindi ora ha questa diagnosi, con la quale la cura proposta mi pare coerente.
Le domande finali sono già state risolte dal medico mi pare, che però con gli esami vuole escludere o indagare che cosa di preciso ?
Quindi ora ha questa diagnosi, con la quale la cura proposta mi pare coerente.
Le domande finali sono già state risolte dal medico mi pare, che però con gli esami vuole escludere o indagare che cosa di preciso ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Caro Dottor Pacini, grazie per l'ennesimo interessamento del mio caso; allora, premetto che sono stato dimesso il 12 giugno dopo un ricovero e mi è stato dato il sycrest per ansia e insonnia; durante il ricovero però è emerso che avevo le transaminasi alte, e mi hanno dimesso con i valori ancora alti appunto; il nuovo psichiatra che mi ha visitato ha quindi voluto verificare questo aspetto, prima di somministrarmi qualsiasi altro farmaco;
il motivo del consulto è che sono un po preoccupato nell'iniziare un altra terapia, ho paura che, nel caso non sia risolutiva manco questa, io perda le speranze. Mi chiedo quindi se i sintomi che accuso sono davvero riconducibili alla somatizzazione dell'ansia, anche quando apparentemente non ne ho, sopratutto questa continua stanchezza che non mi lascia vivere, e se gli acufeni, mal di testa e vertigini che mi sono venuti dopo il primo attacco di panico risponderanno bene alla terapia
il motivo del consulto è che sono un po preoccupato nell'iniziare un altra terapia, ho paura che, nel caso non sia risolutiva manco questa, io perda le speranze. Mi chiedo quindi se i sintomi che accuso sono davvero riconducibili alla somatizzazione dell'ansia, anche quando apparentemente non ne ho, sopratutto questa continua stanchezza che non mi lascia vivere, e se gli acufeni, mal di testa e vertigini che mi sono venuti dopo il primo attacco di panico risponderanno bene alla terapia
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Mi pare ci siano però dei concetti confusi sui termini. "Somatizzazione dell'ansia" non significa niente e suggerisce un meccanismo immaginario per cui la psiche diventa carne.
Allora. La psiche è espressione di una parte della carne, e di quella parte in cui risiedono i terminali di decodificazione e espressione dei segnali corporei. E' quindi probabile che durante disturbi del cervello che si esprimono con sintomi psichici ci siano anche aspetti corporei. Se prevalgono, o sono i sintomi "spia", o sono il modo in cui la persona dice di star male, si parla di somatizzazione. Altrimenti semplicemente sono i sintomi somatici che accompagnano una determinta sindrome, senza specificare altro.
Poi c'è l'ipocondria, che è invece la preoccupazione per il corpo e per i parametri corporei, che è fonte di sintomi nel senso di cose che uno dichiara, ma è diversa poiché il sintomo centrale è la preoccupazione.
Sycrest per "ansia e insonnia" è sinceramente curioso... un farmaco così specifico e nuovo per due sintomi senza diagnosi ?
Allora. La psiche è espressione di una parte della carne, e di quella parte in cui risiedono i terminali di decodificazione e espressione dei segnali corporei. E' quindi probabile che durante disturbi del cervello che si esprimono con sintomi psichici ci siano anche aspetti corporei. Se prevalgono, o sono i sintomi "spia", o sono il modo in cui la persona dice di star male, si parla di somatizzazione. Altrimenti semplicemente sono i sintomi somatici che accompagnano una determinta sindrome, senza specificare altro.
Poi c'è l'ipocondria, che è invece la preoccupazione per il corpo e per i parametri corporei, che è fonte di sintomi nel senso di cose che uno dichiara, ma è diversa poiché il sintomo centrale è la preoccupazione.
Sycrest per "ansia e insonnia" è sinceramente curioso... un farmaco così specifico e nuovo per due sintomi senza diagnosi ?
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Utente
Grazie per la delucidazione caro Dottor Pacini, mi scusi ma credo di essermi spiegato male. Mi perdoni, ma ora, anche se ho ricevuto delle diagnosi precise, dato che sono un paziente e quindi non ragiono per diagnosi ma per sintomi, mi chiedevo se la paroxetina potesse in qualche modo aiutarmi circa appunto i sintomi da me lamentati, giusto per avere un suo rispettabile punto di vista in più.
In effetti anche io mi sono stupito per la prescrizione del sycrest, è vero che il medico precedente ha ragionato per diagnosi (che è appunto di psicosi, risultata sbagliata quindi, per il semplice fatto che non esco di casa, non so se si ricorda il corsulto del 13 giugno al quale gentilmente mi ha risposto) però c è anche da dire che il medico ha ragionato pure per sintomi: è vero che sono insonne e soffro d ansia e che in parte il sycrest ha aiutato, ma sono rimasti tutti gli altri sintomi rimanenti; può ben capire quindi il mio essere perplesso che mi ha spinto a sentire altri pareri. La ringrazio ancora
In effetti anche io mi sono stupito per la prescrizione del sycrest, è vero che il medico precedente ha ragionato per diagnosi (che è appunto di psicosi, risultata sbagliata quindi, per il semplice fatto che non esco di casa, non so se si ricorda il corsulto del 13 giugno al quale gentilmente mi ha risposto) però c è anche da dire che il medico ha ragionato pure per sintomi: è vero che sono insonne e soffro d ansia e che in parte il sycrest ha aiutato, ma sono rimasti tutti gli altri sintomi rimanenti; può ben capire quindi il mio essere perplesso che mi ha spinto a sentire altri pareri. La ringrazio ancora
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Utente
Buonasera dottor Pacini, come sta? spero di non disturbarla, volevo aggiornarla riguardo la mia situazione se me lo permette;
Ho ritirato le analisi del sangue e ho ancora dei valori sballati, cosi ho sentito telefonicamente lo psichiatra il quale mi ha fissato un nuovo appuntamento che sarà a breve; al telefono mi ha accennato che al posto della paroxetina avrebbe utilizzato un antidepressivo triciclico, l'imipramina. Siccome sono rimasto un pò cosi da questo cambio di terapia "improvviso", mi chiedevo se tale molecola fosse ugualmente efficace per la diagnosi/sintomi da me riferiti, specie per l'inonnia. La ringrazio tanto per una eventuale risposta e colgo l'occasione per augurarle un buon proseguo.
Ho ritirato le analisi del sangue e ho ancora dei valori sballati, cosi ho sentito telefonicamente lo psichiatra il quale mi ha fissato un nuovo appuntamento che sarà a breve; al telefono mi ha accennato che al posto della paroxetina avrebbe utilizzato un antidepressivo triciclico, l'imipramina. Siccome sono rimasto un pò cosi da questo cambio di terapia "improvviso", mi chiedevo se tale molecola fosse ugualmente efficace per la diagnosi/sintomi da me riferiti, specie per l'inonnia. La ringrazio tanto per una eventuale risposta e colgo l'occasione per augurarle un buon proseguo.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.6k visite dal 01/07/2018.
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