Disturbi d'ansia, saturazione e alcol
Gentili dottori,
Tre anni fa ho avuto, concentrati in pochi giorni, diversi attacchi di panico (non sapevo neanche cosa fossero), passati senza ausili farmacologici.
Da quel momento sono un soggetto molto ansioso. Di episodi acuti di panico non ne ho più avuti (se non molto rari e limitati a pochissimi istanti, superati concentrandomi su altro). In questi anni, però, ho evitato di fare molte cose nella mia vita. Limitato le uscite, evitato aerei, treni a lunga percorrenza etc etc. Ma anche limitazioni alimentari, come caffè e alcol (che comunque bevevo in moderatissime quantità).
Negli ultimi mesi la mia vita sociale è più appagante, voglio riprendermi la vita che avevo prima e sto ricominciando ad uscire di più e a bere, che so, una birra media o un calice di vino. Ho notato che questo poco alcol spesso placa la mia "ansietta di fondo" e sto meglio. Mi rilassa. Non ne sono assolutamente dipendente. Ho letto, però, che l'alcol può scatenare attacchi di panico in soggetti predisposti. Con le quantità che bevo posso stare tranquillo in questo senso? Dovessi anche sforarle leggermente (2 calici di vino o 2 birre, ad esempio)?
Altra preoccupazione riguarda la saturazione. Il mio smartphone ha un pulsiossimetro integrato e quando mi sento un po' agitato controllo (sbagliando, lo so) bpm e saturazione. Ho scoperto, con mia sorpresa, che in quei momenti ho il 100% di saturazione, pur non iperventilando palesemente. Quando sono tranquillo saturo al 97-98%. So che l'iperventilazione può portare a svenimenti (mia principale paura) e quindi mi ha messo un po' di ulteriore agitazione vedere che sono al 100%, nonostante sia un'ansia che io non reputo insopportabile o ingestibile. Avere il 100% di saturazione deve preoccuparmi? Potrei davvero svenire? O, in realtà, è un reperto privo di grande significato e per causare uno svenimento da iperventilazione serve molto di più di una saturazione 100%?
Spero possiate rispondere alle mie domande. So che sono le domande di un ansioso, ma penso anche che conoscere sia un qualcosa di positivo nel cercare di stare meglio
Tre anni fa ho avuto, concentrati in pochi giorni, diversi attacchi di panico (non sapevo neanche cosa fossero), passati senza ausili farmacologici.
Da quel momento sono un soggetto molto ansioso. Di episodi acuti di panico non ne ho più avuti (se non molto rari e limitati a pochissimi istanti, superati concentrandomi su altro). In questi anni, però, ho evitato di fare molte cose nella mia vita. Limitato le uscite, evitato aerei, treni a lunga percorrenza etc etc. Ma anche limitazioni alimentari, come caffè e alcol (che comunque bevevo in moderatissime quantità).
Negli ultimi mesi la mia vita sociale è più appagante, voglio riprendermi la vita che avevo prima e sto ricominciando ad uscire di più e a bere, che so, una birra media o un calice di vino. Ho notato che questo poco alcol spesso placa la mia "ansietta di fondo" e sto meglio. Mi rilassa. Non ne sono assolutamente dipendente. Ho letto, però, che l'alcol può scatenare attacchi di panico in soggetti predisposti. Con le quantità che bevo posso stare tranquillo in questo senso? Dovessi anche sforarle leggermente (2 calici di vino o 2 birre, ad esempio)?
Altra preoccupazione riguarda la saturazione. Il mio smartphone ha un pulsiossimetro integrato e quando mi sento un po' agitato controllo (sbagliando, lo so) bpm e saturazione. Ho scoperto, con mia sorpresa, che in quei momenti ho il 100% di saturazione, pur non iperventilando palesemente. Quando sono tranquillo saturo al 97-98%. So che l'iperventilazione può portare a svenimenti (mia principale paura) e quindi mi ha messo un po' di ulteriore agitazione vedere che sono al 100%, nonostante sia un'ansia che io non reputo insopportabile o ingestibile. Avere il 100% di saturazione deve preoccuparmi? Potrei davvero svenire? O, in realtà, è un reperto privo di grande significato e per causare uno svenimento da iperventilazione serve molto di più di una saturazione 100%?
Spero possiate rispondere alle mie domande. So che sono le domande di un ansioso, ma penso anche che conoscere sia un qualcosa di positivo nel cercare di stare meglio
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Praticamente sono tre anni che ha dei sintomi, pone degli evitamenti e vorrebbe il beneplacito su comportamenti disfunzionali per placare le sua ansie presenti ma non trattate,
È giunto il momento che si faccia visitare da uno psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
È giunto il momento che si faccia visitare da uno psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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