Titolazione lamictal
Buongiorno, scrivo qui per togliermi un dubbio perché non vedrò e non posso contattare nemmeno telefonicamente la mia psichiatra fino al 24 di luglio. Soffro di depressione ansiosa per la quale prendo già da svariati mesi la venlafaxina alla dose di 300 mg (dopo che la sertralina, presa per anni con successo, sembra abbia smesso di funzionare, e dopo aver tentato escitalopram e trazodone; quest'ultimo pareva funzionare ma... non eiaculavo più e avevo ipotensione ortostatica). All'ultima visita mi ha aggiunto la lamotrigina dicendomi di iniziare con 25 mg per una settimana, da portare a 50 la seconda settimana e 100 la terza. Nel bugiardino del farmaco non è specificato come vada fatta la titolazione, dice solo che la dose va alzata gradualmente. Ma sul foglietto illustrativo riportato da un noto sito internet c'è proprio uno schema che dice "settimana 1+2 25 mg, settimana 3+4 50 mg ecc... lasciando intendere, almeno così capisco, che gli incrementi vadano fatti ogni due settimane.
Mi viene quindi da chiedermi se la titolazione settimanale non sia un po' rischiosa per lo sviluppo dei noti problemi cutanei attribuiti alla lamotrigina.
Secondo voi è abbastanza prudente la titolazione settimanale?
Grazie.
Mi viene quindi da chiedermi se la titolazione settimanale non sia un po' rischiosa per lo sviluppo dei noti problemi cutanei attribuiti alla lamotrigina.
Secondo voi è abbastanza prudente la titolazione settimanale?
Grazie.
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Sì, la titolazione da 25 a 100 in due settimane è più rapida di quella ritenuta sicura per la prevenzione delle reazioni cutanee da lamotrigina, che è appunto come ha riportato quella di un 25 mg di incremento bi-settimanale, oppure di un 12,5 di incremento settimanale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 29/06/2018.
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