Strani sisturbi visivi
Buongiorno dottori, mi presento sono una studentessa di 20 anni e da un paio di mesi soffro di uno strano disturbo di vista.. tutto è iniziato verso aprile dove avvertivo un fastidio all occhio sinistro da lì mi ero fissata col fatto di avere una neurite ottica perche ho notato che sempre dal occhio sinistro avvertivo i colori più scuri.. ho passato un mese ad aprire e chiudere gli occhi per vedere se i colori peggioravano insomma una vera e propria mania!! Sempre in quel periodo mi ero rivoltava a dei pronto soccorsi e a degli oculisti privati dove ho detto i miei sintomi e dove mi sono state date delle gocce antinfiammatorie ( non mi è stato trovato nulla però essendo che mi lamentavo x i fastidi me le hanno date) dopo un po’ inizia il calvario.. ho iniziato prima solamente guardando il cielo a vedere dei puntini luminosi poi man man ho iniziato a vederlo ovunque.. alla guida, sui fogli, sulle strade, sulle pareti ben illuminate.. questi pallini non assomigliano alle Miodesopsie in quanto si muovono velocemente seguono traiettorie brevi per poi sparire e ricomparire.. ora mi ritrovo ad avere un problema che nessuno sa spiegarsi oculisti, neurologi.. ho fatto diversi accertamenti pev erg elettroencefalogramma. Sono caduta in una grande depressione sono convinta che questo problema me lo sia creato io con il mio stato d ansia e purtroppo non riesco ad uscirne.. essendo che dalle varie visite non è emerso nulla vorrei capire se ciò che provo possa essere una sorta di somatizzazione dell ansia o qualcosa del genere essendo che in questo periodo per le mie continue manie mi sono concentrata parecchio sugli occhi.. grazie per l attenzione..
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Gentile utente,
Non ha eseguito una visita psichiatrica, dato che questi comportamenti e pensieri potrebbero rientrare in una ipocondria ?
Non ha eseguito una visita psichiatrica, dato che questi comportamenti e pensieri potrebbero rientrare in una ipocondria ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Nessuno ha stabilito che abbia problemi agli occhi. Ha riferito una non-diagnosi oculistica-neurologica.
Non si è procurata niente, semplicemente ha uno stato di preoccupazione. Nell'ipocondria la preoccupazione spinge ai controlli, il "sintomo" conseguente rimane ciò che la persona riferisce, e che cambia rispetto allo stesso parametro riferito da chi non è ipocondriaco. Quindi sono una cosa sola, il sintomo riferito e lo stato ipocondriaco.
Non si è procurata niente, semplicemente ha uno stato di preoccupazione. Nell'ipocondria la preoccupazione spinge ai controlli, il "sintomo" conseguente rimane ciò che la persona riferisce, e che cambia rispetto allo stesso parametro riferito da chi non è ipocondriaco. Quindi sono una cosa sola, il sintomo riferito e lo stato ipocondriaco.
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Utente
Quindi dottore se ho ben capito i sintomi che ho sono causati dall’ ipocondria? Inizialmente era così nel senso che non avevo nulla ma pensavo di avere una neurite ma ora questi puntini li vedo davvero!! Ed ho molta paura che sia stata io a procurarmeli aprendo e chiudendo ripetitivamente gli occhi, mettendo i colliri antionfoammatori (anche se non ne avevo bisogno) sono arrivata addirittura a pensare che le varie visite oculistiche con i vari macchinari che mi sparavano la luce negli occhi e le gocce per dilatare la pupilla mi abbiano aggravato la situazione. Non riesco ad uscirne mi sento molto in colpa con me stessa perché penso che se non mi fossi fissata con sta storia a quest’ora non avrei nulla!! E purtroppo questi puntini luminosi li vedo sempre mentre guido, mentre leggo.. ho dovuto abbandonare gli studi perché non riuscivo più a studiare.. sono disperata
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No, sto dicendo che l'ipocondriaco riferisce sintomi, per definizione.
Si controlla e li trova.
Se abbia l'ipocondria si stabilisce in maniera definitiva mediante una visita psichiatrica, anche se ci sono elementi che possono farlo ipotizzare.
Si controlla e li trova.
Se abbia l'ipocondria si stabilisce in maniera definitiva mediante una visita psichiatrica, anche se ci sono elementi che possono farlo ipotizzare.
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Utente
Quindi è possibile che il mio continuo “controllarmi” mi abbia fatto notare cose che magari ci sono sempre state e che il cervello amplifica? Uno psichiatra potrebbe aiutarmi? Ora come ora sto prendendo Rizen compresse al bisogno ma non mi fanno granché. È molto gentile e preciso dottore!!
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Nell'ipocondria il controllo allarmato o la compulsione a cercare, produce inevitabilmente un "qualcosa", che è amplificato o in partenza dallo spavento che è in agguato, o assume importanza mano a mano che ci si ragiona, se non altro perché non si riesce a "cestinarlo".
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Utente
Va bene dottore le chiedo un ultima cosa.. essendo che dalle varie visite oculistiche non è emerso nulla.. questo puntini inizialmente li vedevo solo sul cielo e quindi non mi davano molto fastidio dopo un paio di settimane in cui ho continuato a fissarmi (passavo giornate a guardare il cielo x vedere come si comportavano) ho iniziato a notarli ovunque. Sempre in quel periodo ho usato le gocce antinfiammatorie. È possibile che col mio “fissarmi” il mio cervello si sia abituato a notarli così da farmeli vedere ovunque? Se così non fosse devo per forza di cosa imputare il problema agli antinfiammatori anche se l oculista nega.. ( so che come situazione è complessa) Grazie ancora per l attenzione
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Quel che le dicevo è che controllando si perde il senso di cosa è allarmante o meno, diventa tutto. I sintomi ipocondriaci hanno sempre un connotato a metà tra il vago (un po', a volte, per una frazione di secondo etc) e il totale (moltissimo, sempre, ovunque). Oltre il fatto che sforzando un organo, per esempio toccandosi la pelle in un punto per vedere cosa c'è, alla fine si arrossa.
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Utente
È tutto chiaro dottore. Quindi può essere che sforzando l occhio ho iniziato a notare cose che prima non vedevo ma che però (almeno credo) sono normali essendo che nessun oculista mi ha trovato nulla. Ammetto che anche i miei genitore mi dicono che sforzandosi vedono un fenomeno simile a quello che descrivo io. Le sono grata per avermi aiutata a capire
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No, questo invece è quello di cui ha paura, sono due cose diverse, con quest'ultimo discorso rientriamo nella sua paura di essersi prodotta delle lesioni etc.
La colpa non è di nessuno, non stiamo parlando di colpe in ogni caso. Se ha l'ipocondria la colpa sarà del destino, colpa relativa visto che poi alla fine sarebbe una cosa curabile.
La colpa non è di nessuno, non stiamo parlando di colpe in ogni caso. Se ha l'ipocondria la colpa sarà del destino, colpa relativa visto che poi alla fine sarebbe una cosa curabile.
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Ma non è questo il punto, non è che per curarsi uno debba vedere vie d'uscita. Semplicemente deve farsi visitare e seguire una cura, una cosa banale che non sta facendo perché ritiene che la priorità sia capire ancora e ancora.
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Problemi visivi che nessuno ha affermato che Lei abbia, ha fatto visite con esito negativo.
Inoltre non cura la sua mente, ma il suo cervello.
Al momento non ha una chiara idea di che cosa sia l'ipocondria, e di come funzioni. Ovviamente, perché attualmente la sua preoccupazione è rigidamente rivolta altrove.
Eppure mette il consulto qui in psichiatria, e infatti la cosa torna.
Inoltre non cura la sua mente, ma il suo cervello.
Al momento non ha una chiara idea di che cosa sia l'ipocondria, e di come funzioni. Ovviamente, perché attualmente la sua preoccupazione è rigidamente rivolta altrove.
Eppure mette il consulto qui in psichiatria, e infatti la cosa torna.
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 3.9k visite dal 24/06/2018.
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