Dipendenza da rivotril
Salve,
da oramai cinque anni assumo rivotril con un dosaggio industriale: 70-80 gocce al giorno. Il motivo è una forma d'ansia non controllabile, nonostante l'assunzione di 50mg di Paroxetina. Il mio psichiatra, mi ha fortemente consigliato di ridurre l'utilizzo del farmaco, attraverso uno scalaggio di due gocce ogni tre giorni e, contemporaneamente, l'assunzione di una compressa da 75mg di Lyrica al fine di limitare l'ansia. Vi chiedo se il Lyrica può essere utilizzato da questo punto di vista e se si possono verificare attacchi epilettici in caso di sospensione del Rivotril. In ultimo, vi domando se togliere il Subutex in anestesia chimica, può risultare meno doloroso rispetto all'astinenza derivante dallo scalaggio e sospensione. Grazie
Elia
da oramai cinque anni assumo rivotril con un dosaggio industriale: 70-80 gocce al giorno. Il motivo è una forma d'ansia non controllabile, nonostante l'assunzione di 50mg di Paroxetina. Il mio psichiatra, mi ha fortemente consigliato di ridurre l'utilizzo del farmaco, attraverso uno scalaggio di due gocce ogni tre giorni e, contemporaneamente, l'assunzione di una compressa da 75mg di Lyrica al fine di limitare l'ansia. Vi chiedo se il Lyrica può essere utilizzato da questo punto di vista e se si possono verificare attacchi epilettici in caso di sospensione del Rivotril. In ultimo, vi domando se togliere il Subutex in anestesia chimica, può risultare meno doloroso rispetto all'astinenza derivante dallo scalaggio e sospensione. Grazie
Elia
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Gentile utente,
Innanzitutto la dose di rivotril non è anomala, rientra in quelle possibili, specie se si tratta di una dose stabile, e non di un uso estemporaneo. Proprio nelle forme resistenti o in casi particolari il suo uso è documentato.
Si tratta quindi di un disturbo d'ansia (non meglio definito ?) che si associa ad una storia di dipendenza da oppiacei. La dipendenza da oppiacei presumo sia in compenso con il subutex (a che dose ?).
Non vedo alcun motivo di ricorrere a metodi come quello da lei citato per sospendere il subutex. Chi glielo ha indicato ?
Innanzitutto la dose di rivotril non è anomala, rientra in quelle possibili, specie se si tratta di una dose stabile, e non di un uso estemporaneo. Proprio nelle forme resistenti o in casi particolari il suo uso è documentato.
Si tratta quindi di un disturbo d'ansia (non meglio definito ?) che si associa ad una storia di dipendenza da oppiacei. La dipendenza da oppiacei presumo sia in compenso con il subutex (a che dose ?).
Non vedo alcun motivo di ricorrere a metodi come quello da lei citato per sospendere il subutex. Chi glielo ha indicato ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Il subutex è pensato per essere usato nel lungo periodo. Deve curare una malattia che richiede cure di anni, quindi come potrebbe sussistere se non fosse adatto nel lungo periodo ?
I punto però è di capire se il dosaggio di subutex è adeguato, oppure no, e se la soluzione rivotril è l'unica ragionevole oppure ci sono altre opzioni, per poi confrontarle.
I punto però è di capire se il dosaggio di subutex è adeguato, oppure no, e se la soluzione rivotril è l'unica ragionevole oppure ci sono altre opzioni, per poi confrontarle.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 22/06/2018.
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