DB e borderline

Buongiorno, mi chiamo Lorenzo e ho 23 anni.
L'anno scorso mi è stato disgnosticato un disturbo bipolare NAS in seguito a un episodio misto durato quasi 1 mese. Da settembre 2017 ho iniziato a prendere carbolitio fino ad arrivare a 600 mg e successivamente (a gennaio) sono passato alla formulazione a rilascio prolungato. Attualmente la litiemia è a 0.58.
Da quando il litio ha iniziato a fare effetto ho sortito dei cambiamenti a livello della mia personalità con conseguente angoscia, ansia e insicurezza quasi perenne, reazioni non consone alla situazione con rabbia incontrollata e impulsività, momenti di vuoto e depressioni passeggere con pensieri suicidi e autolesionisti e perdita di interesse e voglia di fare cose. Cosi, facendo dei test (scid 1 se non sbaglio) mi è stato diagnosticato un disturbo della personalità con tratti prevalentemente borderline e narcisisti e qualche schizoide. Mi è stato cosi prescritto seroquel 25 mg che però mi dava una estrema sonnolenza dopo 1 ora dalla sua assunzione. Sono cosi passato alla formula a rilascio prolungato da 50 mg che tollero bene. Dopo 1 mese di assunzione la psichiatra mi ha raccomandato di assumere 1 compressa e mezzo del litio rp 83 mg invece di 2 e 100 mg di quetiapina rp.
Quello che volevo sapere è se esistono rischi per una diminuzione della litiemia per quanto riguarda una possibile ricaduta in termini di fasi depressive/miste/ipomaniacali o se l'aumento del seroquel compensi quel dislivello che si creerebbe tra litiemia effettiva e litiemia considerata terapeutica.
Inoltre mi chiedevo se fosse possibile che il curare il mio disturbo bipolare con il litio abbia in qualche modo fatto "uscire" questo disturbo della personalità che dapprima era mascherato da un alternarsi di sole 2 fasi (e la sensazione di vuoto che non mi è nuova) andando magari a influenzare ma mai essendo preponderante come prima del seroquel.
Aggiungo che entrambi i farmaci a rilascio prolungato hanno agito bene nonostante gli effetti indesiderati come aumento del peso, tremolii, rigidità muscolare e leggero ipertiroidismo dovuti al litio.

Grazie in anticipo
Cordiali saluti e buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
I due farmaci sono entrambi pensati sia per curare le fasi acute, che per prevenire. Certo, una litiemia bassa (apposta si fa il dosaggio) pone un rischio maggiore di ricaduta.
Qui stiamo ragionando su un'associazione, per cui è pur possibile che associando due farmaci ne bastino dosi minori di ciascuno. In questo caso la quetiapina è a dose bassa, per quanto possa già essere sufficiente in forme attenuate, e la litiemia a 0,58 è nella fascia bassa dei valori efficaci.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Chiaro, la ringrazio.
Per quanto riguarda il secondo quesito lei cosa ne pensa?

Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Il disturbo della personalità mi sembra semplicemente un altro modo per individuare la stessa diagnosi, cioè bipolarismo descritto in termini di personalità.
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