Stanchezza e sonnolenza diurna.Ipersonnia.Pensieri ruminanti a riposo
Salve,
A circa 20 anni ho iniziato a soffrire di depressione, e sono stato in cura farmacologica e psicoterapeutica.Fino ai 28-30 anni ho alternato periodi di malessere psicologico e di abuso di alcol, nel frattempo sopravvenuto, a fasi di relativa stabilità.Intorno ai 30 anni circa l'uso di alcolici è aumentato in maniera rilevante, e anche quello di psicofarmaci (benzodiazepine) spesso non prescritti.Dai 30 ai 40, pur conducendo una vita - apparentemente - regolare sotto il punto di vista lavorativo e sociale, ho convissuto con l'uso delle sostanze.Poi sono iniziati gli episodi acuti di abuso, anche massiccio, di alcol e psicofarmaci insieme, specie in momenti di solitudine e per attirare l'attenzione degli altri, con numerosi ricoveri in ospedale.Mi è stato diagnosticato in un ricovero un disturbo di personalità borderline con tratti istrionici. Ho goduto di un periodo di relativa stabilità con astinenza dall'alcol e uso di farmaci solo previa prescrizione.Dopo pochi mesi riprendeva la depressione, l'abuso di alcolici e farmaci al punto di essere condotto da familiari ad entrare in una comunità terapeutica dove sono andato controvoglia (al punto da tentare il suicidio lanciandomi da una finestra) per due anni. Terminata la fase comunitaria a gennaio ho ripreso a bere, inizialmente moderatamente, poi con episodi di abuso. Ho deciso di rivolgermi al Sert e ad uno psichiatra, che mi hanno somministrato l'Alcover ed una terapia farmacologica a base di Litio (resilient 83), olanzapina, trittico.Sono sobrio da fine febbraio di quest'anno. Ho abbandonato la terapia psichiatrica perchè non mi sentivo compreso , continuava l'astenia, il sonno disturbato e i pensieri notturni ruminanti e angosciosi ma mi sentivo stordito. Lo psichiatra che ho successivamente interpellato, vista la mia fiacchezza e demotivazione, con una marcata voglia di restare a letto, ma anche ansia e pensieri ossessivi, mi ha prescritto: Wellbutrin 150 e Xanax 1mg. RP., 2 resilient 83, e quetiapina 200.La nuova terapia ha aumentato la motivazione, ma reso un pò teso, sovraeccitato ed i disturbi del sonno (paradossalmente, voglia di restare a letto e quando a letto pensieri angosciosi e ruminanti) sono pressochè immutati. Da circa 15 giorni lamento maggiore ipersonnia e pensieri notturni ruminanti, sensazione di profondo affaticamento nonostante le numerose ore di sonno e sensazione di svenire durante il giorno con compromissione delle normali attività lavorative e sociali, con senso di affaticamento anche muscolare.Ritengo che lo psichiatra non abbia individuato la giusta terapia e sottovaluti l'ipersonnia e l'astenia. Mi ha prescritto semplici bustine di magnesio e potassio.Ma io avverto che la stanchezza ha una natura diversa, profonda, interiore,di cui ho già sofferto in passato sebbene per brevi periodi, di solito a seguito di eventi luttuosi o difficoltà. Vi chiedo un consiglio: suggerite una visita neurologica o presso centri del sonno o di pensare ad altra terapia? Grazie.
A circa 20 anni ho iniziato a soffrire di depressione, e sono stato in cura farmacologica e psicoterapeutica.Fino ai 28-30 anni ho alternato periodi di malessere psicologico e di abuso di alcol, nel frattempo sopravvenuto, a fasi di relativa stabilità.Intorno ai 30 anni circa l'uso di alcolici è aumentato in maniera rilevante, e anche quello di psicofarmaci (benzodiazepine) spesso non prescritti.Dai 30 ai 40, pur conducendo una vita - apparentemente - regolare sotto il punto di vista lavorativo e sociale, ho convissuto con l'uso delle sostanze.Poi sono iniziati gli episodi acuti di abuso, anche massiccio, di alcol e psicofarmaci insieme, specie in momenti di solitudine e per attirare l'attenzione degli altri, con numerosi ricoveri in ospedale.Mi è stato diagnosticato in un ricovero un disturbo di personalità borderline con tratti istrionici. Ho goduto di un periodo di relativa stabilità con astinenza dall'alcol e uso di farmaci solo previa prescrizione.Dopo pochi mesi riprendeva la depressione, l'abuso di alcolici e farmaci al punto di essere condotto da familiari ad entrare in una comunità terapeutica dove sono andato controvoglia (al punto da tentare il suicidio lanciandomi da una finestra) per due anni. Terminata la fase comunitaria a gennaio ho ripreso a bere, inizialmente moderatamente, poi con episodi di abuso. Ho deciso di rivolgermi al Sert e ad uno psichiatra, che mi hanno somministrato l'Alcover ed una terapia farmacologica a base di Litio (resilient 83), olanzapina, trittico.Sono sobrio da fine febbraio di quest'anno. Ho abbandonato la terapia psichiatrica perchè non mi sentivo compreso , continuava l'astenia, il sonno disturbato e i pensieri notturni ruminanti e angosciosi ma mi sentivo stordito. Lo psichiatra che ho successivamente interpellato, vista la mia fiacchezza e demotivazione, con una marcata voglia di restare a letto, ma anche ansia e pensieri ossessivi, mi ha prescritto: Wellbutrin 150 e Xanax 1mg. RP., 2 resilient 83, e quetiapina 200.La nuova terapia ha aumentato la motivazione, ma reso un pò teso, sovraeccitato ed i disturbi del sonno (paradossalmente, voglia di restare a letto e quando a letto pensieri angosciosi e ruminanti) sono pressochè immutati. Da circa 15 giorni lamento maggiore ipersonnia e pensieri notturni ruminanti, sensazione di profondo affaticamento nonostante le numerose ore di sonno e sensazione di svenire durante il giorno con compromissione delle normali attività lavorative e sociali, con senso di affaticamento anche muscolare.Ritengo che lo psichiatra non abbia individuato la giusta terapia e sottovaluti l'ipersonnia e l'astenia. Mi ha prescritto semplici bustine di magnesio e potassio.Ma io avverto che la stanchezza ha una natura diversa, profonda, interiore,di cui ho già sofferto in passato sebbene per brevi periodi, di solito a seguito di eventi luttuosi o difficoltà. Vi chiedo un consiglio: suggerite una visita neurologica o presso centri del sonno o di pensare ad altra terapia? Grazie.
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Sarebbe utile una rivalutazione dallo psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
grazie per la tempestiva risposta. Il problema è proprio questo: la rivalutazione della terapia da parte dello psichiatra, da cui mi reco in visita di controllo ogni 20 giorni. Nonostante io lamenti nuovi sintomi (il passaggio graduale dall'insonnia all'ipersonnia, l'ingravescenza negli ultimi due mesi della stanchezza, della spossatezza e dei pensieri ruminanti), le modifiche alla terapia sono state molto modeste (in passato lieve aumento del litio, introduzione della quetiapina 100 la sera), anche nella visita di controllo di ieri. La principale attenzione del mio psichiatra, finora, è stata quella di prescrivermi regolarmente analisi cliniche volte ad accertare eventuali cause organiche ai sintomi che lamento (esami relativa alla tiroide, alla funzionalità epatica, a quella renale, oltre ovviamente alla litiemia) e a prescrivermi integratori di magnesio e potassio con risultati nulli. Ciò nonostante io faccia presente che, vista la mia lunga storia di depressione e dipendenza, riesco a riconoscere determinati sintomi (quali la pesante stanchezza e sonnolenza, quasi invalidanti) perchè vissuti in maniera identica, come ho scritto nel primo messaggio, per alcuni periodi, specie dopo eventi traumatici o stressanti (lutti, concorsi, esami universitari ecc.). Nella visita di controllo di ieri, avendo io lamentato uno stato di tensione muscolare, specie durante le prime mattinate, accompagnata da pensieri ruminanti, e successivo indolenzimento degli arti, mi è stata prescritta un'analisi clinica volta a ricercare eventuali infiammazioni muscolari (non ricordo esattamente quale e non ho la prescrizione con me). Per i pensieri ruminanti è stato sostituito il Wellbutrin con il Fevarin, con l'indicazione che la terapia farà effetto dopo circa 20 giorni ed eliminerà la ruminazione. Nulla per la spossatezza, a parte una lieve riduzione del litio (anche se dieci giorni fa era abbondantemente entro il range) e dello xanax che secondo lui mi "incatenano". Questo perchè la motivazione nel fare le cose non è assente, e assente la capacità e la forza psicofisica di passare dall'ideazione all'azione. Nel frattempo, in sintesi, devo sopportare i pesanti sintomi con i quali fatico davvero non poco a svolgere una vita "normale" lavorativa e sociale, sempre augurandomi che un cambio di antidepressivo e una lieve riduzione dei farmaci eventualmente ad effetto sedativo mi facciano sentire meno fiacco Non chiedo, ovviamente, una indicazione terapeutica. Chiedo però se esista una terapia rapida ed efficace contro questo stato di astenia psicofisica e di ruminazione con approccio più centrato sugli aspetti psichiatrici che su quelli marcatamente organici (sempre risultati assenti sin da marzo, periodo di inizio della terapia), magari da parte di un altro specialista, possa alleviare l'invalidante stato in cui mi trovo. Grazie
grazie per la tempestiva risposta. Il problema è proprio questo: la rivalutazione della terapia da parte dello psichiatra, da cui mi reco in visita di controllo ogni 20 giorni. Nonostante io lamenti nuovi sintomi (il passaggio graduale dall'insonnia all'ipersonnia, l'ingravescenza negli ultimi due mesi della stanchezza, della spossatezza e dei pensieri ruminanti), le modifiche alla terapia sono state molto modeste (in passato lieve aumento del litio, introduzione della quetiapina 100 la sera), anche nella visita di controllo di ieri. La principale attenzione del mio psichiatra, finora, è stata quella di prescrivermi regolarmente analisi cliniche volte ad accertare eventuali cause organiche ai sintomi che lamento (esami relativa alla tiroide, alla funzionalità epatica, a quella renale, oltre ovviamente alla litiemia) e a prescrivermi integratori di magnesio e potassio con risultati nulli. Ciò nonostante io faccia presente che, vista la mia lunga storia di depressione e dipendenza, riesco a riconoscere determinati sintomi (quali la pesante stanchezza e sonnolenza, quasi invalidanti) perchè vissuti in maniera identica, come ho scritto nel primo messaggio, per alcuni periodi, specie dopo eventi traumatici o stressanti (lutti, concorsi, esami universitari ecc.). Nella visita di controllo di ieri, avendo io lamentato uno stato di tensione muscolare, specie durante le prime mattinate, accompagnata da pensieri ruminanti, e successivo indolenzimento degli arti, mi è stata prescritta un'analisi clinica volta a ricercare eventuali infiammazioni muscolari (non ricordo esattamente quale e non ho la prescrizione con me). Per i pensieri ruminanti è stato sostituito il Wellbutrin con il Fevarin, con l'indicazione che la terapia farà effetto dopo circa 20 giorni ed eliminerà la ruminazione. Nulla per la spossatezza, a parte una lieve riduzione del litio (anche se dieci giorni fa era abbondantemente entro il range) e dello xanax che secondo lui mi "incatenano". Questo perchè la motivazione nel fare le cose non è assente, e assente la capacità e la forza psicofisica di passare dall'ideazione all'azione. Nel frattempo, in sintesi, devo sopportare i pesanti sintomi con i quali fatico davvero non poco a svolgere una vita "normale" lavorativa e sociale, sempre augurandomi che un cambio di antidepressivo e una lieve riduzione dei farmaci eventualmente ad effetto sedativo mi facciano sentire meno fiacco Non chiedo, ovviamente, una indicazione terapeutica. Chiedo però se esista una terapia rapida ed efficace contro questo stato di astenia psicofisica e di ruminazione con approccio più centrato sugli aspetti psichiatrici che su quelli marcatamente organici (sempre risultati assenti sin da marzo, periodo di inizio della terapia), magari da parte di un altro specialista, possa alleviare l'invalidante stato in cui mi trovo. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 06/06/2018.
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