Disturbo schizoaffettivo e xeplion 100mg

Salve ho 42 anni , sono laureato e non lavoro da molto tempo, attualmente faccio sport tutti i giorni per mantenere il mio peso forma ottimale, poiche negli anni passati ero in forte sovrappeso, dal 2006 anno in cui è morto un mio genitore che sono stato ricoverato numerose volte in TSO e mi è stato diagnosticato il disturbo schizoaffettivo, mi hanno somministrato diversi antipsicotici tra cui Risperdal, Haldol con frequenti ricadute ad ogni interruzione di assunzione del farmaco di 3 o 4 mesi, mentre dal 2015 che mi è stato somministrato l iniezione mensile depot di XEPLION 100mg , in questi 3 anni e 6 mesi non si sono verificate ricadute ma ho avuto una vita socialmente piatta priva di stimoli ed interessi, non riuscendo piu a provare ne emozioni ne sentimenti forse a causa del forte effetto sedativo del farmaco Xeplion. A causa della mia ostilita ad assumere il farmaco veniva il personale sanitario del centro igiene mentale a provvedere all iniezione depot della fiala da 100mg. Nel mese scorso dopo un avviso telefonico ed un invito a fare la terapia presso il CIM ho risposto che ero impossibilitato ad andare e sono trascorsi oltre 15 giorni che non ricevo la terapia. Quali possono essere le conseguenze? E' possibile che lo psichiatra del CIM abbia deciso di sospendere la terapia dato che da oltre 3 anni non si sono verificati episodi della malattia . Oppure tra 3 o 4 mesi lo psichiatra del CIM in collaborazione con le forze dell Ordine ed il 118 provvedera ad un ASO per verificare la necessita della continuazione della terapia oppure a praticarmi un ricovero in TSO. Un ultima domanda , se conduco una vita tranquilla , priva di eventi stressanti è possibile che lo psichiatra e le forze dell ordine su autorizzazione del Giudice Tutelare attuino prove psicologiche per suscitare in me fattori scatenanti della malattia al fine di ricoverarmi in TSO? Vi chiedo questo perche nella mia esperienza decennale con la malattia , ho notato una certa collaborazione dei miei vicini, amici , colleghi a provocare in me reazioni di alterazione psichica esempio (domande insolite, pedinamento, sensazioni di essere spiato o controllato in casa, scortesie futili , insultato da sconosciuti per strada)
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Potrebbe avere una ricaduta con conseguente ricovero.

È utile che la terapia sia ripristinata.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Gentile dott.Ruggiero vi ringrazio della breve risposta, sono consapevole che posso avere una ricaduta, ma mi chiedo perchè non si attiva lo psichiatra del CIM per venire al mio domicilio a farmi la terapia se fosse cosi necessaria? Considero gia lesivo dei miei diritti farmi una costosa terapia mensile di Xeplion 100mg che mi causa gravi effetti collaterali addirittura vogliono che la esegua di mia spontanea volonta.. Vi prego di rispondere alle mie domande anziche considerarmi una specie di malato schizofrenico sprovveduto a riguardo dei propri diritti. Quindi chiedo se nei prossimi mesi che sarò senza terapia verranno condotte operazioni segrete di provocazione psicologica tali da indurre in me stati di agitazione psichica che giustificano un ricovero coatto in TSO ? Capisco che rispondere a questa domanda va contro il vostro interesse sanitario a diffondere gli psicofarmaci ma se durante questi 3 anni e 6 mesi in terapia non ho avuto ricadute è pure dovuto al fatto che non si sono verificate provocazioni da parte di sconosciuti , vicini , familiari e amici , in pratica ho vissuto isolato dal mondo privo di vita sociale ed affettiva .Se per gli exdetenuti è previsto un percorso riabilitativo nella societa perchè per chi ha sofferto di psicopatie non è prevista riabilitazione ma solo sedazione continua farmaceutica ?