Partner schizoide
Buonasera.
Chiedo un consiglio per gestire il rapporto con mia moglie, faccio alcune premesse.
Lei è rimasta orfana di padre all'età di 9 anni, è la seconda figlia di 4 fratelli.
I primi 5 anni di matrimonio lavoravamo tutti e due ma lei ha smesso dopo che è rimasta incinta.
Siamo sposati da 15 anni, già nei primi anni di matrimonio notavo il carattere distaccato e per niente affettuoso e la sua assenza di stimoli nel partecipare alla vita sociale con gli amici e familiari, la scusa era che non aveva voglia di uscire si sentiva stanca, pertanto il più delle volte rimanevamo a casa. Quando uscivamo in compagnia si isolava non partecipava alle discussioni preferiva stare ad ascoltare. Per i primi 5 anni non ha voluto avere figli perché io lavoravo fuori e tornavo a casa solo per il weekend.
Dopo che è nata nostra figlia ha praticamente smesso di uscire a parte fare visita ad una sua amica.
Non è mai uscita da sola con nostra figlia, non l'ha mai portata ad un parco giochi, i primi anni di asilo non partecipava neanche alle riunioni con le maestre, rimane chiusa in casa a guardare la tv oppure a giocare con il telefonino, quando torno da lavoro e provo a fere un pò di conversazione il più delle volte risponde a monosillabi se insisto ad avere un dialogo mentre che lei sta guardando la tv si arrabbia dicendomi di stare zitto e lo stesso fa con nostra figlia. Le nostre uscite sono praticamente per fare la spesa il sabato oppure andare a trovare la sua amica. Non ha voglia di uscire in compagnia con altre coppie. Ho provato a farla andare da sola ai compleanni delle compagnette di nostra figlia e rimane tutto il tempo da sola in disparte non dialoga con le altre mamme.
I nostri rapporti sessuali sono radi non ha quasi mai voglia in media 1 volta al mese, in 15 anni che siamo sposati le volte che mi ha abbracciato di sua spontanea volontà si possono contare sulle punte delle dita, quelle poche volte che la vedo più serena quanto mi avvicino mi rifiuta il più delle volte mi allontana e non vuole essere toccata.
Quando nostra figlia propone di invitare qualche compagnetta a casa lei si oppone non vuole essere disturbata. Tutto viene demandato alla mia persona le chiamate alla pediatra, al dentista, accompagnare la bambina in palestra, portarla a parco giochi.
Ovviamente ho provato a convincerla ad essere più sociale ma mi trovo davanti ad un muro.
La mia domanda è come mi devo comportare?
Se provo a rinfacciare il suo comportamento asociale si arrabbia e non mi parla, però ho paura che accettando il suo comportamento si isoli sempre di più.
Ovviamente io ci sto male perche la amo ma certe volte diventa proprio insopportabile nella sua ostinazione a rimanere da sola ed ho paura che questo suo atteggiamento possa influenzare il comportamento ed il carattere di nostra figlia che ha già 9 anni.
Chiedo un consiglio per gestire il rapporto con mia moglie, faccio alcune premesse.
Lei è rimasta orfana di padre all'età di 9 anni, è la seconda figlia di 4 fratelli.
I primi 5 anni di matrimonio lavoravamo tutti e due ma lei ha smesso dopo che è rimasta incinta.
Siamo sposati da 15 anni, già nei primi anni di matrimonio notavo il carattere distaccato e per niente affettuoso e la sua assenza di stimoli nel partecipare alla vita sociale con gli amici e familiari, la scusa era che non aveva voglia di uscire si sentiva stanca, pertanto il più delle volte rimanevamo a casa. Quando uscivamo in compagnia si isolava non partecipava alle discussioni preferiva stare ad ascoltare. Per i primi 5 anni non ha voluto avere figli perché io lavoravo fuori e tornavo a casa solo per il weekend.
Dopo che è nata nostra figlia ha praticamente smesso di uscire a parte fare visita ad una sua amica.
Non è mai uscita da sola con nostra figlia, non l'ha mai portata ad un parco giochi, i primi anni di asilo non partecipava neanche alle riunioni con le maestre, rimane chiusa in casa a guardare la tv oppure a giocare con il telefonino, quando torno da lavoro e provo a fere un pò di conversazione il più delle volte risponde a monosillabi se insisto ad avere un dialogo mentre che lei sta guardando la tv si arrabbia dicendomi di stare zitto e lo stesso fa con nostra figlia. Le nostre uscite sono praticamente per fare la spesa il sabato oppure andare a trovare la sua amica. Non ha voglia di uscire in compagnia con altre coppie. Ho provato a farla andare da sola ai compleanni delle compagnette di nostra figlia e rimane tutto il tempo da sola in disparte non dialoga con le altre mamme.
I nostri rapporti sessuali sono radi non ha quasi mai voglia in media 1 volta al mese, in 15 anni che siamo sposati le volte che mi ha abbracciato di sua spontanea volontà si possono contare sulle punte delle dita, quelle poche volte che la vedo più serena quanto mi avvicino mi rifiuta il più delle volte mi allontana e non vuole essere toccata.
Quando nostra figlia propone di invitare qualche compagnetta a casa lei si oppone non vuole essere disturbata. Tutto viene demandato alla mia persona le chiamate alla pediatra, al dentista, accompagnare la bambina in palestra, portarla a parco giochi.
Ovviamente ho provato a convincerla ad essere più sociale ma mi trovo davanti ad un muro.
La mia domanda è come mi devo comportare?
Se provo a rinfacciare il suo comportamento asociale si arrabbia e non mi parla, però ho paura che accettando il suo comportamento si isoli sempre di più.
Ovviamente io ci sto male perche la amo ma certe volte diventa proprio insopportabile nella sua ostinazione a rimanere da sola ed ho paura che questo suo atteggiamento possa influenzare il comportamento ed il carattere di nostra figlia che ha già 9 anni.
[#1]
Non può agire sul comportamento di sua moglie senza la sua volontà.
Rappresenti la problematica anche se si arrabbia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Rappresenti la problematica anche se si arrabbia.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 31/05/2018.
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