Percorso farmacologico e psicoterapico per disturbio d'ansia

Buongiorno,

due settimane fa mi sono recata da uno psichiatra per avviare una terapia farmacologica a causa dei miei disturbi legati all'ansia.
La situazione in precedenza era la seguente. Due anni fa ho iniziato una psicoterapia e mi rivolsi a un neurologo che mi prescrisse la paroxetina che non riuscii a tollerare a causa di una sonnolenza costante e fortissimi problemi gastrici. La diagnosi fu DAG con somatizzazioni soprattutto a livello gastrico. Il mio medico di famiglia, a causa dell'intolleranza della paroxetina, mi consigliò quindi Samyr e xanax (3-4 gocce al bisogno). Dopo circa 6 mesi, con la psicoterapia avevo notato miglioramenti, e sospesi ogni farmaco. Di recente ho avuto una ricaduta con somatizzazioni (mal di testa, muscoli del collo contratti, senso di sbandamento, calo dell'appetito), ipocondria e ansia/angoscia al risveglio. Nel corso della giornata poi la situazione migliora. Inutile dire che ho fatto tanti accertamenti ed è tutto a posto.
Ho spiegato il tutto allo psichiatra che mi ha consigliato di agire sue due fronti. Terapia cognitivo comportamentale (la psicoterapia fatta finora è sistemico relazionale) e ho già preso appuntamento con un terapeuta; più percorso farmacologico.
Il farmaco prescritto è il citalopram in gocce. Mi ha consigliato di partire in modo estremamente graduale per minimizzare gli effetti collaterali. La prima settimana una goccia, la seconda due gocce, fino ad arrivare dopo 5 settimane a 5 gocce. Poi arriveremo a 8 gocce, ma non so con quali tempistiche. Ci dobbiamo rivedere tra 3-4 settimane per valutare come sta andando. Al mattino, 4 gocce di xanax, che andremo a togliere quando il citalopram farà effetto. Il farmaco andrà assunto, in caso di beneficio, per lungo periodo (almeno un anno, ma ovviamente ci vedremo periodicamente e ci confronterò su eventuali evoluzioni). Ho iniziato 3 gg fa ad assumere la prima goccia alla sera.
Ho letto più volte che i farmaci prima di raggiungere il loro effetto benefico hanno bisogno di 3-4 settimane a pieno dosaggio e che prima si fanno sentire, spesso, gli effetti collaterali (anche un aumento di agitazione). Mi domando quindi se un approccio così graduale sia corretto.
Vorrei sapere cosa ne pensate del farmaco scelto e del dosaggio.
Mi è stato detto sia dallo psichiatra che dal terapeuta che la situazione non è grave ma si è cronicizzata perchè non trattata in modo opportuno in questi due anni. Io ovviamente ho voglia di stare bene, di vivere con maggiore spensieratezza e serenità le giornate. Perchè se è vero che faccio tutto, riesco a lavorare, mi occupo della mia famiglia e non ho particolari situazioni di evitamento, è anche vero che non mi sento serena e vorrei stare meglio (dato che prima non soffrivo di disturbi di ansia).
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Beh ovviamente se dopo 5 settimane si prevede che sia a 5 gocce, ancora non si prevede che possa funzionare il farmaco.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Dr. Pacini la ringrazio per la risposta. Lo psichiatra mi ha detto che prevede di arrivare a 8 gocce, ma penso di metterci troppo tempo se aumento di una goccia a settimana. Ovviamente non sono un medico quindi posso soltanto avere dei dubbi (ed essendo ansiosa ne ho molti!) su una terapia. A suo avviso cosa dovrei fare? Cambiare specialista?
Quindi il farmaco preso così gradualmente non avrà mai effetto?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Lo psichiatra sta andando lentamente, ci sarà un perché probabilmente. Non so perché preveda di arrivare a 8 e non a dosi maggiori, comunque andare lenti non è una cosa non corretta, semplicemente aumenta l'attesa.
[#4]
Utente
Utente
Ipotizzo che la gradualità sia stata dettata dal fatto che ho avuto effetti collaterali molto pesanti con la paroxetina e con un’altra molecola (di cui non ricordo il nome) e mi fecero smettere. Probabilmente il problema fu legato alle dosi iniziali. Ma ho segnalato e rimarcato questa cosa allo psichiatra.
Per quanto riguarda le 8 gocce, forse ho compreso male io. Lui mi ha detto di arrivare a 8 e che poi avremmo valutato. Forse non si è sbilanciato in attesa di capire come va. Per disturbi di ansia quindi la dose consigliata è superiore?
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Mi pare che lo psichiatra abbia già detto tutto. Se gli segnala che ha reagito con spavento o malessere ad una dose normale o alle prime dosi, andrà piano. E poi non ha detto di volersi fermare a 8, ma che rivaluterà, per cui non c'è niente di strano in tutto questo.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto