Disturbo bipolare e affettività
Gent.mi Dottori,
circa un anno fa ho conosciuto un uomo affetto da disturbo bipolare di tipo II. La nostra è stata una frequentazione casuale non preceduta da una reale conoscenza. E' stato, ad essere sinceri, l'incontro di una notte. La persona in questione è stata, però, molto sincera nel rivelarmi, fin da subito, la situazione. E altrettanto sincero nel dire che dopo un'iniziale cura farmacologica associata ad una psicoterapia, aveva da anni interrotto le cure. Sebbene inizialmente mi sia fatta trascinare in questa relazione senza nutrire alcuna aspettativa, col passare del tempo mi sono legata profondamente anche se l'idillio è durato molto poco... a un'iniziale fase di "innamoramento", o dichiarato tale da parte sua, ne è seguita una di freddezza e anaffettività che ha determinato un primo allontanamento. Da allora, è passato più di un anno, si sono susseguiti riavvicinamenti e rotture. Mio malgrado, non riesco a distaccarmi per cui quando ci incontriamo casualmente (capita frequentemente, per ragioni lavorative) ricomincia la solita girandola di telefonate, incontri, sesso e l'inevitabile allontanamento. Naturalmente mi rendo conto di essere anch'io parte del problema, data la mia incapacità di mettere definitivamente fine a una frequentazione che non mi fa stare bene. Ma la domanda che vorrei porre a Voi è un'altra, ovvero: è possibile raggiungere una stabilità, seppur faticosamente, in assenza di una cura farmacologica? E, soprattutto, è coerente col suo quadro clinico che un giorno dichiari amore e mostri tenerezza e quello successivo confini la relazione al solito ambito sessuale e si mostri freddo e scostante?
Grazie mille per l'attenzione
circa un anno fa ho conosciuto un uomo affetto da disturbo bipolare di tipo II. La nostra è stata una frequentazione casuale non preceduta da una reale conoscenza. E' stato, ad essere sinceri, l'incontro di una notte. La persona in questione è stata, però, molto sincera nel rivelarmi, fin da subito, la situazione. E altrettanto sincero nel dire che dopo un'iniziale cura farmacologica associata ad una psicoterapia, aveva da anni interrotto le cure. Sebbene inizialmente mi sia fatta trascinare in questa relazione senza nutrire alcuna aspettativa, col passare del tempo mi sono legata profondamente anche se l'idillio è durato molto poco... a un'iniziale fase di "innamoramento", o dichiarato tale da parte sua, ne è seguita una di freddezza e anaffettività che ha determinato un primo allontanamento. Da allora, è passato più di un anno, si sono susseguiti riavvicinamenti e rotture. Mio malgrado, non riesco a distaccarmi per cui quando ci incontriamo casualmente (capita frequentemente, per ragioni lavorative) ricomincia la solita girandola di telefonate, incontri, sesso e l'inevitabile allontanamento. Naturalmente mi rendo conto di essere anch'io parte del problema, data la mia incapacità di mettere definitivamente fine a una frequentazione che non mi fa stare bene. Ma la domanda che vorrei porre a Voi è un'altra, ovvero: è possibile raggiungere una stabilità, seppur faticosamente, in assenza di una cura farmacologica? E, soprattutto, è coerente col suo quadro clinico che un giorno dichiari amore e mostri tenerezza e quello successivo confini la relazione al solito ambito sessuale e si mostri freddo e scostante?
Grazie mille per l'attenzione
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Se l'apparente rapida alternanza dei sentimenti che questa persona manifesta nei suoi riguardi fosse dovuta alla sua patologia dovremmo pensare che si tratti di un Disturbo Bipolare a Cicli Rapidi, cioè di una forma grave,della quale vi sarebbero ben più evidenti manifestazioni comportamentali.
Che un Disturbo Bipolare tipo II regredisca senza cure è molto improbabile. E' possibile certo che chi soffre di questa forma possa avere dei periodi di umore "neutro" o solo lievemente depressivo, o solo lievemente espansivo, ma prima o poi, magari in condizioni di stress, la patologia riemerge.
Che un Disturbo Bipolare tipo II regredisca senza cure è molto improbabile. E' possibile certo che chi soffre di questa forma possa avere dei periodi di umore "neutro" o solo lievemente depressivo, o solo lievemente espansivo, ma prima o poi, magari in condizioni di stress, la patologia riemerge.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.4k visite dal 25/05/2018.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
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