Iniziai a stare meglio
Buongiorno carissimi dottori, mi trovo qui a scrivervi sperando in un vostro aiuto. Mi scuso se mi dilungherò, ma devo spiegarmi bene...
Ho 40 anni, e soffro d'ansia.
La mia storia inizia quando avevo 19 anni, andava tutto bene, quando all'improvviso vengo colta da quello che poi scopro essere un attacco di panico, con.forte derealizzazione e depersonalizzazione durate mesi e risolte all'epoca con un'ottima psicoterapia durata un paio d'anni in tutto.
Purtroppo in quella situazione, nessuno mo disse che i miei sintomi erano dovuti all'ansia, e che esistevano anche per qltre persone, per cui conservo dentro di me, sempre, la paura di essere scampata ad una specie di pazzia.
Grazie a Dio, per i 20 anni successivi, tutto bene.
A seguito di un tradimento da parte di mio marito, sviluppo un pensiero ossessivo sulla situaZione, durato per un anno, poi inizio a lavorare e tale pensiero pian piano svanisce.
A fine stagione lavorativa, vedo una donna fare la disponibile con mio marito, ed in quel momento riparte fortissimo il pensiwro ossessivo che mi aveva accompagnata per tutto l'anno precedente, ovvero mio marito con l'altra donna... a quel punto, vedendomi di nuovo incastrata in un pensiero ossessivo, inizio a dirmi che ecco, stavolta impazzisco, come 20 anni fa...
Inizio a controllare i miei pensieri, i miei meccanismi mentali, entro in uno stato in cui mi sentivo rimbambita...
Torno a casa e mi rendo conto di essermi scordata dove avessi messo i soldi da dare in banca, a quel punto, mio marito, mi dice:ma allora non stai bene davvero...ecco, lì è esplosa la mia derealizzazione, fatta di ritorni alla scena precedente, fatta di ascoltarmi mentre parlo per paura di non esserne capace, fatta di osservarmi dall'esterno per vedere se ho comportamenti strani, tipo da malata...
Vado dal medico di base, e mi dice di prendere paroxetina e ansiolitici, perché sennò la mia paura di impazzire, diventava reale... mi getta nel terrore, che come vi ho detto da 20 anni era quello di poter impazzire.
Vado da una psicologa, la quale anche lei mi parla di farmaci... fu come se ad una persona cge ha mal di pancia diagnosticano un cancro e non ce l ha... a forza di controllarmi, mi sentivo impazzire. Fino a che tornai alla mia vecchia psicologa, cge mi disse, è solo ansia... e tutte le sensazioni sono dovute la tuo ipercontrollo... iniziai a stare meglio, stop derealizzazione e sempre più allentato il controllo. Mi erano rimasti solo i pensieri ossessivi, sul mio stato, ma molto più leggeri.
Ho capito che la dereqlizzazione è un eccessivo controllo su se stessi, ma in situazioni stressanti, proprio perché ho paura di ricominciare a controllarmi, ... controllo, appunto, e vorrei interrompere questo meccanismo.
Ho la fobia degli psicofarmaci, quindi appunto assumendoli, so che starei sempre li a guardarmi.. non so se mi sono spiegata bene. Grazie
Ho 40 anni, e soffro d'ansia.
La mia storia inizia quando avevo 19 anni, andava tutto bene, quando all'improvviso vengo colta da quello che poi scopro essere un attacco di panico, con.forte derealizzazione e depersonalizzazione durate mesi e risolte all'epoca con un'ottima psicoterapia durata un paio d'anni in tutto.
Purtroppo in quella situazione, nessuno mo disse che i miei sintomi erano dovuti all'ansia, e che esistevano anche per qltre persone, per cui conservo dentro di me, sempre, la paura di essere scampata ad una specie di pazzia.
Grazie a Dio, per i 20 anni successivi, tutto bene.
A seguito di un tradimento da parte di mio marito, sviluppo un pensiero ossessivo sulla situaZione, durato per un anno, poi inizio a lavorare e tale pensiero pian piano svanisce.
A fine stagione lavorativa, vedo una donna fare la disponibile con mio marito, ed in quel momento riparte fortissimo il pensiwro ossessivo che mi aveva accompagnata per tutto l'anno precedente, ovvero mio marito con l'altra donna... a quel punto, vedendomi di nuovo incastrata in un pensiero ossessivo, inizio a dirmi che ecco, stavolta impazzisco, come 20 anni fa...
Inizio a controllare i miei pensieri, i miei meccanismi mentali, entro in uno stato in cui mi sentivo rimbambita...
Torno a casa e mi rendo conto di essermi scordata dove avessi messo i soldi da dare in banca, a quel punto, mio marito, mi dice:ma allora non stai bene davvero...ecco, lì è esplosa la mia derealizzazione, fatta di ritorni alla scena precedente, fatta di ascoltarmi mentre parlo per paura di non esserne capace, fatta di osservarmi dall'esterno per vedere se ho comportamenti strani, tipo da malata...
Vado dal medico di base, e mi dice di prendere paroxetina e ansiolitici, perché sennò la mia paura di impazzire, diventava reale... mi getta nel terrore, che come vi ho detto da 20 anni era quello di poter impazzire.
Vado da una psicologa, la quale anche lei mi parla di farmaci... fu come se ad una persona cge ha mal di pancia diagnosticano un cancro e non ce l ha... a forza di controllarmi, mi sentivo impazzire. Fino a che tornai alla mia vecchia psicologa, cge mi disse, è solo ansia... e tutte le sensazioni sono dovute la tuo ipercontrollo... iniziai a stare meglio, stop derealizzazione e sempre più allentato il controllo. Mi erano rimasti solo i pensieri ossessivi, sul mio stato, ma molto più leggeri.
Ho capito che la dereqlizzazione è un eccessivo controllo su se stessi, ma in situazioni stressanti, proprio perché ho paura di ricominciare a controllarmi, ... controllo, appunto, e vorrei interrompere questo meccanismo.
Ho la fobia degli psicofarmaci, quindi appunto assumendoli, so che starei sempre li a guardarmi.. non so se mi sono spiegata bene. Grazie
[#1]
Non sono sicuro se quanto lei riferisce corrisponda a una derealizzazione. Ha comunque ragione la sua "vecchia" psicologa, è ansia con qualche fenomeno ossessivo,e il rischio che ha lei di impazzire è lo stesso che ho io e tutti gli altri medici di questo forum...
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor Carbonetti,
Intanto grazie per aver letto il mio post e grazie per la sensibilità della sua risposta.
Forse come dice la mia psicoterapeuta, la mia è solo tanta, ma tanta paura.
La derealizzazione effetto sogno, l 'ho avuta da ottobre a dicembre, poi pian piano ha allentato la morsa, o forse io ho allentato il pensiero grazie alla psicoterapia.
In pratica avendo io paura di essere diventata pazza, mi controllavo in questo modo:
Ascoltavo quello che dicevo,
Facevo come dei rewind su pezzi di discorsi, o di cose viste, tipo me le ripassavo visivamemte nella mente,
Mi 'vedevo' da fuori, cioè riportavo alla mia mente l'immagine di me per come.potevo sembrare, o per come mi vedevano gli altri...
La mia psicoterapeuta mi ha tolto tutte queste brutte 'abitudini' mentali dettate dalla paura..
Ora quello che temo è che, quando affronto un problema, avendo paura di ricominciare a mettere in moto questi meccanismi di controllo tipo osservarmi ecc, proprio per vedere se lo faccio, appunto inizio già a puntare l'attenzione su di me, ad osservarmi... devo spezzare questo circolo.
Inoltre per me, prendere uno psicofarmaco, significherebbe stare lì ad osseevarmi costantemente per vedere se il farmaco mi dà l aspetto che hanno quelle persone che vedo stordite per strada... quindi mi controllerei in maniera compulsiva di nuovo...
Lo so che sono una fifona...
Molte volte mi è bastato parlare con qualcuno che mi tranquillizzasse, per farmi passare i sintomi... che poi sintomi non sono, ma sono cose che combino io, per paura di perdere il controllo..
Altre volte invece, mi è bastato vedere quelle ppvere persone sedate che girano nel paese, o sentir parlare di ospedali psichiatrici, per iniziare a star male, 'guardarmi', estraniarmi, ecc...
Intanto grazie per aver letto il mio post e grazie per la sensibilità della sua risposta.
Forse come dice la mia psicoterapeuta, la mia è solo tanta, ma tanta paura.
La derealizzazione effetto sogno, l 'ho avuta da ottobre a dicembre, poi pian piano ha allentato la morsa, o forse io ho allentato il pensiero grazie alla psicoterapia.
In pratica avendo io paura di essere diventata pazza, mi controllavo in questo modo:
Ascoltavo quello che dicevo,
Facevo come dei rewind su pezzi di discorsi, o di cose viste, tipo me le ripassavo visivamemte nella mente,
Mi 'vedevo' da fuori, cioè riportavo alla mia mente l'immagine di me per come.potevo sembrare, o per come mi vedevano gli altri...
La mia psicoterapeuta mi ha tolto tutte queste brutte 'abitudini' mentali dettate dalla paura..
Ora quello che temo è che, quando affronto un problema, avendo paura di ricominciare a mettere in moto questi meccanismi di controllo tipo osservarmi ecc, proprio per vedere se lo faccio, appunto inizio già a puntare l'attenzione su di me, ad osservarmi... devo spezzare questo circolo.
Inoltre per me, prendere uno psicofarmaco, significherebbe stare lì ad osseevarmi costantemente per vedere se il farmaco mi dà l aspetto che hanno quelle persone che vedo stordite per strada... quindi mi controllerei in maniera compulsiva di nuovo...
Lo so che sono una fifona...
Molte volte mi è bastato parlare con qualcuno che mi tranquillizzasse, per farmi passare i sintomi... che poi sintomi non sono, ma sono cose che combino io, per paura di perdere il controllo..
Altre volte invece, mi è bastato vedere quelle ppvere persone sedate che girano nel paese, o sentir parlare di ospedali psichiatrici, per iniziare a star male, 'guardarmi', estraniarmi, ecc...
[#3]
Utente
Ah poi ogni volta che faccio queste cose come i ritorni di pensiero, o ascoltarmi da fuori, o vedere come sto vedendo, concludo il pensiero dicendomi, ecco, vedi non sto bene, ho qualche problema, sono pazza, gli altri non fanno così, ecc.
Quando qualcuno, cone.ha fatto lei, mi dice che non sono pazza, io magicamente sto bene, salvo il fatto che mi è rimasto forte il pensiero e la paura che ciò che è successo possa ritornare... soprattutto a causa mia e di queste mie cattive abitudini.
Quando qualcuno, cone.ha fatto lei, mi dice che non sono pazza, io magicamente sto bene, salvo il fatto che mi è rimasto forte il pensiero e la paura che ciò che è successo possa ritornare... soprattutto a causa mia e di queste mie cattive abitudini.
[#4]
Utente
In pratica avendo avuto a 20 anni pensieri ossessivi e avendoli poi etichettati come pazzia, appena ho visto che avevo di nuovo il pensiero ossessivo di mio marito con quella ho fatto questo gioco:
Dolore per il.tradimento=pensiero ossessivo=ora questo dolore e questo pensiero mi faranno impazzire=controllarmi fuori e nella mente per vedere se sono impazzita= ecco questi controlli non sono normali quindi sono impazzita= vita da schifo e rimuginare= ecco rimugino quindi ho un doc
In pratica ho fatto tutta da sola...ma in realtà non sono impazzita ma mi sono caricata tanta ansia addosso
Dolore per il.tradimento=pensiero ossessivo=ora questo dolore e questo pensiero mi faranno impazzire=controllarmi fuori e nella mente per vedere se sono impazzita= ecco questi controlli non sono normali quindi sono impazzita= vita da schifo e rimuginare= ecco rimugino quindi ho un doc
In pratica ho fatto tutta da sola...ma in realtà non sono impazzita ma mi sono caricata tanta ansia addosso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 20/05/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.