Carattere carissimo amico
Gentile Dottore,
le scrivo in merito ad un mio carissimo amico di cui vorrei comprendere meglio il carattere.
Ci conosciamo da tantissimi anni e solo ultimamente, ci si vede molto più spesso e noto che è davvero una bella persona.
Lui ha 48 anni, bravissimo e serio professionista, molto sensibile; ha una posizione di prestigio e ciò lo porta ad essere sempre in mezzo a tantissima gente.
E come ben sa, non tutte le persone sono corrette e disinteressate.
Ha un carattere particolare; brillante e sempre con la battuta pronta ma quando deve parlare in pubblico va talmente tanto in tensione che addirittura gli tremano le mani.
Mi cerca spesso e chiede di me quando non ci si vede; quando siamo insieme a volte è socievolissimo, altre si blocca.
Anche con le altre persone assume sempre un atteggiamento "controllato" come se non volesse far vedere cosa prova.
Non posso negarle che a me lui piace e vorrei cercare di capire di più e di aiutarlo.
Qualche mese fa in compagnia ci ha raccontato che lui era gemello e che il suo fratellino è morto pochi giorni dopo la nascita.
In più durante l'adolescenza (attorno ai 16-18 anni) i suoi genitori per esigenze lavorative si sono allontanati per mesi da casa, lasciando lui, e la sorella più piccola di lui di 4 anni, con una domestica molto affidabile.
Ho letto molto spesso che i legami tra gemelli sono molto forte ed indistruttibili e continuano anche oltre la morte.
E' possibile che questo suo essere così rigido dipenda dallo stacco che ha avuto dal fratellino, anche se è rimasto in vita solo pochi giorni (ma entrambi sono rimasti nella pancia della mamma insieme per ben 9 mesi)?
Come posso cercare di aiutarlo ad essere meno controllato?
Cerca sempre di essere brillante ma la sua per me è una corazza per non far trasparire i suoi stati d'animo.
La ringrazio anticipatamente per i consigli che mi vorrà dare.
Porgo distinti saluti.
le scrivo in merito ad un mio carissimo amico di cui vorrei comprendere meglio il carattere.
Ci conosciamo da tantissimi anni e solo ultimamente, ci si vede molto più spesso e noto che è davvero una bella persona.
Lui ha 48 anni, bravissimo e serio professionista, molto sensibile; ha una posizione di prestigio e ciò lo porta ad essere sempre in mezzo a tantissima gente.
E come ben sa, non tutte le persone sono corrette e disinteressate.
Ha un carattere particolare; brillante e sempre con la battuta pronta ma quando deve parlare in pubblico va talmente tanto in tensione che addirittura gli tremano le mani.
Mi cerca spesso e chiede di me quando non ci si vede; quando siamo insieme a volte è socievolissimo, altre si blocca.
Anche con le altre persone assume sempre un atteggiamento "controllato" come se non volesse far vedere cosa prova.
Non posso negarle che a me lui piace e vorrei cercare di capire di più e di aiutarlo.
Qualche mese fa in compagnia ci ha raccontato che lui era gemello e che il suo fratellino è morto pochi giorni dopo la nascita.
In più durante l'adolescenza (attorno ai 16-18 anni) i suoi genitori per esigenze lavorative si sono allontanati per mesi da casa, lasciando lui, e la sorella più piccola di lui di 4 anni, con una domestica molto affidabile.
Ho letto molto spesso che i legami tra gemelli sono molto forte ed indistruttibili e continuano anche oltre la morte.
E' possibile che questo suo essere così rigido dipenda dallo stacco che ha avuto dal fratellino, anche se è rimasto in vita solo pochi giorni (ma entrambi sono rimasti nella pancia della mamma insieme per ben 9 mesi)?
Come posso cercare di aiutarlo ad essere meno controllato?
Cerca sempre di essere brillante ma la sua per me è una corazza per non far trasparire i suoi stati d'animo.
La ringrazio anticipatamente per i consigli che mi vorrà dare.
Porgo distinti saluti.
[#1]
"Ho letto molto spesso che i legami tra gemelli sono molto forte ed indistruttibili e continuano anche oltre la morte."
In che senso scusi ? Quale legame, poi, è un gemello morto subito dopo la nascita...
Non è chiaro il senso del consulto, cioè: descrive un carattere, che Lei vorrebbe diverso come atteggiamento nei suoi confronti, più che come carattere in sé.
Poi però alla fine si chiede cosa può fare Lei.
Il sito si occupa di temi medici, non mi pare che qui emerga un quesito di questo tipo.
In che senso scusi ? Quale legame, poi, è un gemello morto subito dopo la nascita...
Non è chiaro il senso del consulto, cioè: descrive un carattere, che Lei vorrebbe diverso come atteggiamento nei suoi confronti, più che come carattere in sé.
Poi però alla fine si chiede cosa può fare Lei.
Il sito si occupa di temi medici, non mi pare che qui emerga un quesito di questo tipo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottor Pacini,
la ringrazio per la sua rapida risposta.
Forse mi sono spiegata male..ho letto su diverse riviste scientifiche che chi nasce gemello anche se perde il fratello o la sorella nei primi giorni di vita, può comunque rimanere condizionato per sempre dal rapporto che ha comunque instaurato con fratello/sorella durante i 9 mesi di gravidanza, in cui comunque i due embrioni e poi feti interagiscono tra loro.
Lei cosa ne pensa a riguardo?
La ringrazio anticipatamente
la ringrazio per la sua rapida risposta.
Forse mi sono spiegata male..ho letto su diverse riviste scientifiche che chi nasce gemello anche se perde il fratello o la sorella nei primi giorni di vita, può comunque rimanere condizionato per sempre dal rapporto che ha comunque instaurato con fratello/sorella durante i 9 mesi di gravidanza, in cui comunque i due embrioni e poi feti interagiscono tra loro.
Lei cosa ne pensa a riguardo?
La ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 712 visite dal 16/05/2018.
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