Coartazione affettiva
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Gentile utente,
Non è una diagnosi precisa. Come è stata fatta, con una visita, sulla base di altri ricoveri o visite, o come risultato di qualche test.
Non è una diagnosi precisa. Come è stata fatta, con una visita, sulla base di altri ricoveri o visite, o come risultato di qualche test.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Questa non è una diagnosi ma una descrizione di una caratteristica.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Utente
Mi hanno somministrato z test; minnesota; bhs e biografico. I tratti ansiosi non clinici non so dove li hanno pescati, perché nel minnesota non ho segnato niente di tutto ciò. Forse dallo z test...perché ho messo due monaci e due bufali e due cavalli? E forse l'hanno interpretato come se fossi repressa? In realtà non saprei proprio. Ho fatto un colloquio con una psicologa durato qualche minuto, che mi ha detto" lei diventa sempre rossa in faccia? E in realtà avevo il viso ustionato da una giornata passata al mare...ma non mi ha creduta...il giorno dopo ho fatto una visita psichiatrica di 45 minuti( ed è stata pesante, perché me ne ha dette di tutti i colori, ed è stato molto sgarbato) e anche lui a sottolineare come le mie ustioni da sole fossero segno di ansia...( mi muovevo a fatica perché mi sono ustionata tutta...) per la coartazione affettiva ha tratto queste conclusioni dal fatto che ho avuto un solo ragazzo e ho pochi amici stretti; e perché gli ho detto che do molta importanza a studio e lavoro. Poi non so a che hanno pensato, e a cosa pensavano.
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Non è possibile confondere un rossore ansioso con un'insolazione, saremmo nella barzelletta.
In ogni caso, non ne è uscita alcuna diagnosi se il tutto si limita a dire "coartazione affettiva".
Non è una categoria diagnostica, è solo al massimo un profilo di personalità, o meglio un elemento che riguarda la funzione psichica, ma preso così isolatamente è un'allusione, non una diagnosi.
In ogni caso, non ne è uscita alcuna diagnosi se il tutto si limita a dire "coartazione affettiva".
Non è una categoria diagnostica, è solo al massimo un profilo di personalità, o meglio un elemento che riguarda la funzione psichica, ma preso così isolatamente è un'allusione, non una diagnosi.
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Utente
Infatti è proprio una barzelletta. Poi ha passato 45 minuti a darmi della ritardata con allusioni che mi avevano bocciata a scuola, che avevo lasciato gli studi...in più mi ha detto che era impossibile che avessi il mio curriculum. Mi ha detto che era uscito un profilo ansioso/timido e di dargli spiegazioni( tutto ciò detto in maniera scorbutica e inquisitoria) mi ha dato della fifona, e mi ha detto che sono sbadata e goffa e impedita nelle relazioni interpersonali.Tutti questi " complimenti" per poi leggere solo sulla diagnosi" soggetto con coartazione affettiva a rilevanza clinica" e poi sono andata a cercare e da quello che ho capito significa anaffettività...purtroppo mi hanno escluso dal concorso per questo. Sinceramente dopo tutti quei commenti su di me mi aspettavo una diagnosi di schizofrenia, e non di anaffettività. Non saprei cosa è successo esattamente, e la motivazione della non idoneità non è per niente chiara...
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Utente
Oltretutto presumo che mi ha messo che sono anaffettiva perché al suo ennesimo" perché non è fidanzata....questo dimostra che ha problemi relazionali" io ho detto " in questo momento do più importanza al lavoro e carriera...e gli ho ribadito che non sono né timida...né ansiosa" al che a lui si è illuminato il viso...e in effetti mi è apparsa sospetta la cosa...e se l'è annotato. Però non è molto valido così, per me. Mi sembrava di essere sotto processo tipo come se fossi una criminale e mi si volesse far confessare reati non commessi.
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Non so di che tipo di concorso si trattasse, esclude che possano aver tratto informazioni sanitarie, cioè che risultino ricoveri, terapie, o altro e che quindi abbiano da quello "ricavato" qualcosa di attinente allo psichiatrico ?
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Utente
Alle elementari ho avuto l'insegnante di sostegno per problemi di apprendimento, però non essendo mai stata bocciata, ed essendo plurilaureata, non ho pensato fosse rilevante.Però forse da qualche parte risulta...oltretutto mancava la diagnosi pure sul reperto che mi assegnó il sostegno, parlando solo di problemi d'apprendimento, e non specificando. Ma appunto ho trovato irrilevante parlarne, per le ragioni dette prima.
[#11]
Utente
Mi ha detto che dai test era uscito fuori un profilo timido/ansioso e scorbutico mi ha chiesto di dare spiegazioni, ( semmai era lui che doveva spiegarsi...) perché non corrispondeva al profilo che gli avevo delineato io a voce ( ??? E io che ci posso fare? Non ho mentito) Puntava sull'insonnia, e se mi ero fatta prescrivere medicine per questo problema. Poi mi ha chiesto se mi capita di essere triste...
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Francamente mi pare un processo di "selezione" piuttosto discutibile, poiché i test servono per restringere il numero di casi da verificare, ma poi la visita deve diagnosticare qualcosa oppure no (al di là del fatto che non sempre una diagnosi rende la persona inadatta a determinate mansioni).
Parole come "scorbutico" non rientrano in terminologie scientifiche. Se il test non corrisponde a quanto uno vede poi a voce, significa semplicemente nella maggior parte dei casi che non c'è niente, non che uno mente. Il test serve a scremare, non "rivela" alcunché preso così isolatamente, non è un esame del sangue.
Parole come "scorbutico" non rientrano in terminologie scientifiche. Se il test non corrisponde a quanto uno vede poi a voce, significa semplicemente nella maggior parte dei casi che non c'è niente, non che uno mente. Il test serve a scremare, non "rivela" alcunché preso così isolatamente, non è un esame del sangue.
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Utente
Condivido le sue parole, anche studiando medicina, mi pare che eliminano in maniera superficiale. D'altronde, potevano pure indagare ( era un concorso delle forze dell'ordine) piuttosto che non credere a ogni parola che gli ho detto. In più hanno analizzato la mia urina, il giorno prima, e potevano verificare da soli che non assumo psicofarmaci. Ma vedendo come si sono attaccati alle mie ustioni, scambiandole per uno stato d'ansia, già le conclusioni si traggono. Purtroppo il ricorso costa molto, e anche se la vincita sarebbe quasi assicurata, poi bisognebbe fare un ulteriore colloquio, a cui non ci si può appellare( e se ti hanno eliminato senza una vera diagnosi, è impossibile che ti facciano passare dopo...) oltretutto, con il fatto che guardano solo i risultati dei test, succede che passa di tutto(basta fare i test come vogliono loro, e c'è chi ha già le risposte, grazie a corsi, o conoscenze)
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Utente
In più mi hanno detto che non sono idonea nemmeno per fare il medico, e di rinunciare( io non gli ho chiesto nulla) alle mie richieste di spiegazioni sulla "diagnosi" non ho ricevuto risposta...mi hanno detto " faccia ricorso" Onestamente, come hanno trovato il tempo per dirmi di non fare il medico perché tanto anche lì ci sono i controlli psicologici, penso che avrebbero potuto impiegarlo meglio sliega la diagnosi fatta, ma penso proprio che questa mia osservazione sottolinei di nuovo che uso troppo la testa e la razionalità; peccato che la contraddizione c'era, e purtroppo il cervello mi funziona... Mi hanno detto che sono anaffettiva, ma intanto ci hanno trattati senza la minima empatia; e onestamente ci sono rimasta male pure per le frecciate che hanno tirato verso gli altri ragazzi non idonei...una ragazza me la sono abbracciata, e ho cercato di tirarla su, perché piangeva, e continuavano a tirarle frecciate, e mi sono rattristata ancora di più; poi magari anche questo rientra nel mio " profilo" non saprei. Questo mi fa capire ancora di più come tutto sia relativo" ragazzi scartati per anaffettività, che vengono presi in giro da persone senza empatie, forse troppo concentrate e usurate nel tempo sul loro lavoro per poter per comunicare in maniera corretta e coerente.
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Le posso solo dire questo. La procedura di applicazione dei test è la seguente.
Si somministrano i test per poi fare i colloqui a chi risulta "da verificare", dopo di che la visita chiarisce, perché consente di acquisire molti più elementi, e di chiarire se il test dava risultati in realtà non significativi.
In secondo luogo, c'è chi risponde ai test a caso, o in maniera incoerente o omissiva, e questo quindi impone di verificare, poiché a quel punto il test potrebbe dare risultati di un certo tipo solo perché compilato in maniera "non naturale".
Si somministrano i test per poi fare i colloqui a chi risulta "da verificare", dopo di che la visita chiarisce, perché consente di acquisire molti più elementi, e di chiarire se il test dava risultati in realtà non significativi.
In secondo luogo, c'è chi risponde ai test a caso, o in maniera incoerente o omissiva, e questo quindi impone di verificare, poiché a quel punto il test potrebbe dare risultati di un certo tipo solo perché compilato in maniera "non naturale".
[#16]
Utente
Potrebbe darsi che avendo io mentito in parecchie sul narcisismo, sia venuta questa cosa strana? Non volevo far uscire il minino tratto narcisistico, perché era motivo di esclusione a prescindere. Pensavo che il maggior rischio fosse che venisse annullata la scheda, e invece no. Io ho sbirciato, e non c'era nemmeno un picco nei risultati del minnesota, mentre chi è passato ne aveva... E nello z test era pieno di risposte o ed f....e penso che siano associate a un uso eccessivo della razionalità.
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La cosa non ha molto senso, poiché non è detto che lei sappia cosa sia il narcisismo, a quali domande corrisponde e come è calcolato, per cui rispondere falsando le domande, cosa che è in effetti prevista, può invece aver prodotto come risultato di aver risposto in maniera corrispondente ad un profilo completamente diverso dal suo. In altre parole, per non voler risultare narcisista, è uscita coartazione affettiva.
Può anche darsi che sia uscita la tendenza a mentire, perché se uno risponde in un certo modo a domande dalla risposta "scontata", questo può determinare un punteggio "sospetto" sulla scala che misura gli artefatti.
Può anche darsi che sia uscita la tendenza a mentire, perché se uno risponde in un certo modo a domande dalla risposta "scontata", questo può determinare un punteggio "sospetto" sulla scala che misura gli artefatti.
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Utente
A me preoccupa pure il fatto che mi hanno messo tratti ansiosi. Non ero molto sicura sul dire la verità ai test, perché in molti mi hanno detto che sono narcisista perché senza volerlo dico frasi in cui pare me la tiro( ma non me ne accorgo) poi mi sono venuti i dubbi perché tendo a sottolineare successi, o fare anedotti, e fare la simpaticona, diciamo; ma la cosa che proprio non riesco a controllare è che sono permalosa, molto permalosa: se mi fanno critiche devono maneggiarmi con cura, perché vado in escandescenze, e ho litigato spesso per questo motivo, e perciò mi ero convinta di avere dei problemi di narcisismo, anche se non sono per niente manipolatoria, o cattiva. Per questo ho pensato di avere problemi di narcisismo, e avevo paura di essere scartata per questo. Poi però è uscito fuori coartazione affettiva e tratti ansiosi, e io non sono per niente ansiosa; né sono chiusa ( sono molto solare e allegra) in più sono impulsiva( non eccessivamente, ma leggermente, e ho la testa tra le nuvole) e vedere che era uscito un profilo ansioso mi ha fatto rimanere male, perché mi sa che in fin dei conti non sono così impulsiva, se imbrogliando e togliendo è uscito fuori che sono super ansiosa... Poi sono molto aperta, e spiffero tutto su di me a tutti, e questo penso sia opposto alla coartazione affettiva. Devo rifare i test tra qualche giorno: vediamo che esce fuori senza mentire.
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Utente
Penso di essermi davvero fatta troppi problemi, in effetti. Molto meglio se non mentivo...e se non gli andavo bene amen. Anche sul narcisismo in effetti, che ne so a che livello c'è, che vado a modificare...va beh che anche per tratti eri fuori. Molti ragazzi sono stati bocciati anche solo per aspetti narcisistici, con la dicitura "a rilevanza clinica"
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Utente
Non disprezzo il prossimo, né lo maltratto o lo manipolo, o me ne approfitto. In più per tutti sono una brava ragazza. Però sono abbastanza egocentrica ed egoista, molto permalosa, e in cerca di complimenti. Mi viene da parlare di me in continuazione, e in effetti noto irritazione e noia se esagero, tanto che cerco di trattenermi, visto che me l'hanno fatto osservare. Diciamo che sono molto egoriferita; e se mi sento urtata mi arrabbio, e tengo il muso...pure battutine mi fanno rabbrividire, e mi fanno venire pensieri spiacevoli. Se vivessi in un mondo ideale, per me sarebbe sentirmi dire ogni due per tre che sono bella, intelligente ecc. e non ricevere mai una critica. In più in effetti penso molto a soldi e carriera. Però sono socievole; non sono presuntuosa; non disprezzo il prossimo; sono solare; e mi piace aiutare le persone, ed essere d'aiuto se c'è bisogno; sono educata e gentile, e se devo rinunciare a qualcosa per il bene collettivo, se è importante, lo faccio. Questo è narcisismo? Poi più che ansiosa, mi dicono che sono irrequieta: nel senso che mi capita di esere ipercinetica, e di camminare avanti e indietro, ma non penso sia collegato all'ansia, visto che ho avuto pure problemi d'apprendimento da bambina, e in più, è l'unico sintomo che ho di un possibile tratto ansioso; ma non penso proprio sia sufficiente per una tale diagnosi, anche perché spesso mi dicono che tranquillizzo, più che dare un senso ansioso; e inoltre sono impulsiva, e penso che questo sia a sfavore di un tratto ansioso. Penso in effetti che avendo mentito su molte risposte sia venuta una cosa opposta a me; e per fortuna che non ho davvero tratti ansiosi, perché penso non sia piacevole.
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Utente
Sottolineo che non sono per niente fredda, e che non ho nessuna paura a legarmi con qualcuno, anche se non riesco a fidanzarmi, ma non è una paura di legarmi...non succede e basta( e non mi pesa/ non mi interessa, ma se suceddesse ne sarei felice) Inoltre, non ho nessun problema con mia madre( leggevo che persone con coartazione affettiva non hanno ricevuto amore...beh non è il mio caso) davvero non so come è potuto uscire fuori che sono fredda e distaccata e che non esprimo emozioni: piango ogni volta che mi commuovo, e quando mi incazzo, mi incazzo e sono abbastanza tenera e coccolona. ( se fossi fidanzata, non avrei nessun distacco emotivo, anzi...anche se do molta importanza a soldi e carriera) l'unico problema che vedo in me, e che ho cercato di camuffare, è questa rabbia e ipersensibilità alle critiche e il fatto che ho la testa piena di fantasie di gloria, ma anche di relazione ideale; e faccio fatica a confrontarmi con gente che non mi piace, e che vedo troppo diversa da me. Ma non so tutto ciò se rientra in una situazione di narcisismo, o cosa.
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Utente
In più lo psichiatra ha fatto tutto da solo: mi ha detto che non ho amici...in realtà ne ho, pochi, ma ne ho....e infatti sono brave persone, perché seleziono. Mi piacciono le persone educate e gentili, perché in effetti lo sono anch'io. Non mi ha permesso nemmeno di dimostrarglielo: potevo fargli vedere le foto di noi insieme, o chiamare direttamente gli interessati, così poteva parlarci. Poi mi ha scassato perché non sono fidanzata( ma in molte alla mia età non lo sono!) che poi io abbia delle fantasie a riguardo e delle aspettative, e guardo schifata molti uomini, è un altro discorso( che poi manco ha valutato) e comunque ho le mie buone ragioni, anche a pretendere certe caratteristiche.
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Non è che debba star qui a giustificarsi per qualcosa, stiamo commentando il perché di un problema che ha avuto con un test di selezione.
Diciamo che in realtà quello che non torna è la seguente cosa. Se è stato evidente un profilo da "risposte non veritiere", il test è nullo, cioè non dà alcun profilo se non appunto che uno ha dato risposte fasulle. Se invece si è diagnosticata coartazione affettiva, dovrebbe quindi esser basato non sul test, ma sulla visita. Peraltro, una nota così non costituisce diagnosi e quindi è "misera" come risultanza di una valutazione specialistica.
Tenga conto che però questo è un test di selezione, per cui nessuno le dice che abbia un disturbo, ma semplicemente è una valutazione di idoneità teorica alla mansione discutibile ma non equivalente a una diagnosi medica.
Diciamo che in realtà quello che non torna è la seguente cosa. Se è stato evidente un profilo da "risposte non veritiere", il test è nullo, cioè non dà alcun profilo se non appunto che uno ha dato risposte fasulle. Se invece si è diagnosticata coartazione affettiva, dovrebbe quindi esser basato non sul test, ma sulla visita. Peraltro, una nota così non costituisce diagnosi e quindi è "misera" come risultanza di una valutazione specialistica.
Tenga conto che però questo è un test di selezione, per cui nessuno le dice che abbia un disturbo, ma semplicemente è una valutazione di idoneità teorica alla mansione discutibile ma non equivalente a una diagnosi medica.
[#25]
Utente
Dovrei richiedere gli atti, però mi risulta che a tutti i test sono risultati accettabili, e questo vorrebbe dire che il test non ha visto la menzogna, o semplicemente non gli è interessato, perché mi hanno detto che i tratti d'ansia erano usciti nei test, e che quindi loro avevano le spalle coperte: cioè loro si attaccano ai risultati dei test, come se fossero dei documenti legali. Onestamente non so cosa sia uscito fuori, perché ho mentito su parecchie, sopratutto riferite all'arrabbiarsi su critiche...mi innervosiscono le file e le attese, e ho avuto dei capi incompetenti ma ovviamente non si faceva bella figura a dirlo. Dal test è uscito fuori un profilo timido e ansioso....non so bene come.
[#26]
Utente
Comunque, presumo che se dopo tanti test e due colloqui è uscita fuori coartazione affettiva, che manco ho al 100% direi che in effetti non ho niente. Presumo. Qualcosa la dovevano pur mettere in fondo per scartare. Penso ce di sentimenti ne provo fin troppi, e che il motivo che io non sono fidanzata non sia dovuto a una incapacità di innamorarmi, o di esprimere sentimenti...come invece ha pensato questo psuchiatra. Penso che sia una sua congettura, e mi chiedo come si possa fare una valutazione così superficiale. Va beh che appunto devono eliminare persone.
[#27]
Utente
La " diagnosi" soggetto con coartazione affettiva è uscita perché continuava a urlarmi contro che io volevo avere un fidanzato, e ed ero in cerca di una relazione; e mi ha criticato perché non l'avevo " lei ha grossi problemi relazionali" mi ha detto. E io gli ho risposto che mi importa di più la carriera e i miei studi. Ma secondo me non è sufficiente per dirmi che non esprimo sentimenti, dato che penso che sia patologico state a piagnuccolare perché si è single. È vietato dalla legge stare bene, anche se non si è fidanzati? Se non è capitata l'occasione, devo soffrire le pene dell'inferno? Personalmente non comprendo che ho detto di sbagliato, da farlo a arrivare a tale conclusione. Forse sono stata troppo educata nella risposta? Perché in effetti mi ha molto provocata, e forse mi sarei dovuta arrabbiare?
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Da come lo riporta, è decisamente bizzarra come situazione. Anche perché, in una selezione, il selettore ha ampia facoltà, mica siamo per dire in tribunale o ad un telequiz.
La spiegazione alternativa è un'altra. E cioè che il collega le abbia posto delle domande, magari banali o pedanti, ma che l'hanno infastidita, e ne sia nata una polemica semplicemente perché a Lei non sembrava sensato o rispettoso quello che le si chiedeva. Ho visto situazioni del genere. Del tipo: ad una si chiede quante relazioni ha avuto, la persona parte reticente, poi dal racconto si deduce che non sono due ma tre, allora la persona si risente, si sente "giudicata" sulla base di una sua percezione, e ne scatta un confronto acceso su un tema banalissimo. Il tutto però per chi esamina assume un significato psicopatologico.
La spiegazione alternativa è un'altra. E cioè che il collega le abbia posto delle domande, magari banali o pedanti, ma che l'hanno infastidita, e ne sia nata una polemica semplicemente perché a Lei non sembrava sensato o rispettoso quello che le si chiedeva. Ho visto situazioni del genere. Del tipo: ad una si chiede quante relazioni ha avuto, la persona parte reticente, poi dal racconto si deduce che non sono due ma tre, allora la persona si risente, si sente "giudicata" sulla base di una sua percezione, e ne scatta un confronto acceso su un tema banalissimo. Il tutto però per chi esamina assume un significato psicopatologico.
[#29]
Utente
Si, anche se avendo paura di dire qualcosa che venisse utilizzato, ero lì a controllare tutte le frasi che dicevo; però a quella è stato molto pedante, e all'ennesima domanda a riguardo gli ho rispoto appunto che penso di più alla carriera, ma non so quanto ciò sia indice di coartazione affettiva, anche se in realtà non è ben capito cosa comporti...in effetti questo colloquio mi angosciava per le domande abastanza banali, tipo questa del fidanzamento: si vede che non ho ancora incontrato la persona giusta, penso che sia il motivo più ovvio. Poi con il detto" penso di più alla carriera" era per dire che non sto lì a martorizzarmi perché non ho ancora incontrato la persona giusta...anche se presumo che a una mia frase così, mi avrebbe risposto che sono vecchia, e alla mia età l'avrei già dovuta incontrare qualcuno con cui avere un rapporto così....visto l'andazzo provocatorio. Ma forse, mi ha messo coartazione affettiva perché non ho reagito alle provocazioni? Perché anche a un altro ragazzo con la stessa diagnosi gli ha detto che era troppo tranquillo. Si, diciamo che l'intento di provocare era voluto, secondo me, e non causato da una mia male interpretazione. Perché è partito sparato dicendo subito che avevo problemi relazionali, che ero ansiosa, e che avrei sfruttato i miei colleghi, buttandogli addosso tutto il lavoro; e il tutto non è incominciato da me che ho interpretato male: è proprio partito così. Ha iniziato" lei sa perché è qui? Si lo sa... Con fare indagatorio me l'ha detto. Allora gli ho detto " penso che abbiate dei dubbi su di me" e lui mi ha guardata male, dicendomi " glielo dico io perché! È uscito un profilo timido e ansioso, me lo può spiegare?" e io" non sono timida e ansiosa. Non saprei perché è uscito questo" e lui " cosa pensa di aver sbagliato?" e io" ho parlato troppo velocemente? ( avevo fatto un altro colloquio) e lui" se fosse questo sarebbe il minimo. Non è questo il problema" e ha ribadito la storia che era uscito un profilo timido e ansioso.
[#30]
Utente
Si, mi sono sentita giudicata, anche se pensavo lo facesse apposta per vedere la mia reazione, e mi è salita l'ansia, perché avevo paura di dire qualcosa che poteva essere usata contro di me, visto che già era partito dicendo che avevano fatto una valutazione negativa su di me. In onestà, mi aspettavo chissà quale diagnosi dopo questi colloqui, visto che da quello che descrivevano sembrava una cosa grave. In più appena mi ha detto se avevo avuto problemi d'apprendimento mi è venuto un colpo! Perché mi sono detta: e come fa a saperlo! Perché avevo mentito nei vari test. Comunque siamo stati quasi tutti esclusi per coartazione affettiva, ed eravamo tutti molto diversi tra di noi. C'era anche la domanda sull'ultima volta in cui si è fatto la pipì addosso...boh...anche su quella gli ho detto due tre anni, ma in realtà a 9 anni per punizione a scuola non mi hanno fatto fare la pipì tutto il giorno, e io alla fine me la sono fatta addosso...mica potevo dirgli la verità. In realtà è stata quella l'ultima volta, ma mica è colpa mia. Ma questa coartazione affettiva che significa? Perché loro mi hanno detto che io reprimerei i sentimenti, ma in realtà come dicevo, sono solare e socievole, e si mi capita di essere fredda e distaccata con chi non piace; in alcune situazioni, e con chi non mi piace mi chiudo, ma penso che sia così un po' per tutti.
[#31]
Utente
In onestà, con figure autoritarie tendo ad essere fredda e distaccata; ma con amici e famiglia e chi mi ispira tenerezza non so così: sono molto affettuosa. Poi leggevo che tutti i problemi emotivi e dell'affettività sono colpa dei genitori, ma nel mio caso io non ho avuto nessun problema nella mia famiglia: i problemi li ho avuti fuori. Non è vero che non ho ricevuto amore, però fuori sono stata trattata male. Infatti, nonostante sappia di avere un po' di narcisismo, non mi aspettavo una dicitura che riguardasse l'anaffettivitá....cioè, mi ha detto: lei ha un sacco di problemi relazionali! Ma l'anaffettività porta a tutti questi problemi relazionali citati??? Non pensavo nemmeno che fosse un problema psicologico.
[#34]
Utente
Si, l'ho pensato anch'io...perché al colloquio mi hanno richiesto le domande riguardanti il disturbo paranoide...ma quelle rientravano in quelle dove non avevo mentito, quindi boh. Nello z test erano uscite molte( O) e molte( F) e queste domande sulla paranoia me le ha fatte proprio dopo aver messo i punteggi di questo test. Però ho risposto a tutte ridendo un po' In onestà qualcosa di paranoide ho, ma le domande del minnesota sono troppo strane e buffe, per rispondere in quel senso. Quelle sulla paranoia e sintomi schizofrenici e quelle su ansia e depressione, sono quelle dove non ho mentito. Non ho problemi di insonnia o attacchi di panico; non mi sudano sempre le mani ecc. Ho mentito solo su quelle che sembravano un po' narcisiste, e sulla sociabilità( ho pochi amici, e non ci vediamo tutte i week end, e comunque non ho una compagnia di amici...sono tutti amici con cui esco singolarmente...neanche pochi, alla fine...7 amici...ma sono anche sparsi per l'italia, e li vedo quandi andiamo in vacanza insieme, o organizziamo qualcosa...e comunque faccio amicizia facilmente, e che seleziono molto) Io penso che volessero diagnosticarmi il disturbo paranoide, ma che non ci sono riusciti. Ok che è uscito che sono iperlogica, e che penso molto, ma è così rilevante? Un po' lo sono paranoica, però in maniera realistica, in realtà, purtroppo: perché avrei voluto avere torto su molte persone e situazioni passate.
[#35]
Utente
Però ho chiesto spiegazioni in commissione, e mi hanno riferito che lo psichiatra gli ha detto che sono repressa, e che per coartazione intendeva quello. Anche se mi hanno detto che non c'era nessuna coartazione, ma che in realtà mi avevano scartato per tratti ansiosi, ma ovviamente non essendo clinici, non potevano segnarli da soli....infatti poi anche la psicologa mi ha detto che non c'è coartazione affettiva in realtà. Ergo: non ci ho capito un tubo. Poi non ho tratti ansiosi...perché quelli provocano ansia anche in azioni pratiche...al massimo potevano mettermi ansia da prestazione, perché non ho problemi d'ansia...nell'ultimo anno ho avuto lievi stati d'ansia per via di questo colloquio psichiatrico ( ne ero ossessionata) ma prima non avevo mai avuto episodi simili; e anche adesso sta scemando tutto: era proprio questo concorso la fonte di ansia.
[#36]
Utente
Ho parlato anche con il mio medico di famiglia, e dice che non ho nessuna coartazione affettiva, e che non soffro d'ansia.( ci parliamo spesso perché mi sto laureando in medicina) Però lei non ha nemmeno tanta fiducia nella psichiatria/psicologia...infatti mi ha consigliato di non fare la visita di controllo, perché in effetti qualche cosa viene sempre fuori... Cioè, siamo tutti un po' matti, in questo senso. Volendo a tutti si può fare una diagnosi. E mi ha fatto notare, come la diagnosi possa modificarsi da un professionista all'altro... In realtà, volevo fare una visita per chiedere se quello che mi hanno scritto è vero( anche se non penso proprio) e se si poteva far qualcosa, però forse ha ragione la mia dottoressa: volendo una diagnosi, magari anche diversa, la si trova, e poi dipende se non si peggiora pure...infatti non so cosa fare.
[#37]
Utente
In effetti sono una persona molto aperta, che contrariamente a molti, spiffera tutti i cavoli suoi. Penso che nel disturbo paranoide, e nella coartazione affettiva ciò non avvenga. Ma infatti mi sa che ha ragione la mia dottoressa, a dire che volendo basta prendere una caratteristica e ci si può fare una diagnosi. Semmai dovrei fidarmi di meno, e non essere così aperta con il prossimo...in effetti. Anche perché nessuno ha tutta questa voglia di ascoltare, e poi si innervosiscono.
[#38]
Utente
Poi diagnosticare ansia a una ragazza che sta finendo medicina, con molti sacrifici lavorando, e che è arrivata alla fasi finali di un concorso, e che non lamenta sintomi a riguardo, non ha molto senso. In più, sono passati ragazzi obbligati dai genitori a fare questo lavoro, e non per niente poi moli di loro si suicidono, come dimostrano fatti di cronaca recenti, di un ragazzo suicidato prima ancora di iniziare il lavoro. Molti ragazzi con tratti dipendenti sono passati, manco fossero bei tratti. Anche il fattore raccomandazione ha la sua parte.
Questo consulto ha ricevuto 38 risposte e 13.7k visite dal 11/05/2018.
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