Negligenza medico non specialista?
Buongiorno,
spiego brevemente la situazione e vorrei fare una domanda:
Fino a 4 anni fa' (ne ho 37) il medico di famiglia (Geriatra) mi ha prescritto per 10 anni sonniferi (5 anni circa zolpidem, 5 anni triazolam).
Leggo che la durata massima del percorso per l'insonnia, con questi farmaci, non deve superare 1 mese, penso sarebbe stato corretto invitarmi a fare una visita da un Medico specialista. 10 anni non sono pochi e mi hanno provocato forti problemi a livello di stile di vita, non lavoravo neanche senza, di giorno, che mi hanno portato, grazie anche a un vostro consulto, a prendere un programma di disintossicazione e cambiare la cura con una corretta per il mio disturbo. Oltre a dipendenza avevo sviluppato forte tolleranza.
Una volta tolto il sonnifero, in un centro ospedaliero specializzato Veronese mi è stato diagnosticato un possibile lieve disturbo bipolare, poi, dopo varie visite specialistiche hanno riportato che il disturbo è derivato dall'ansia.
4 anni fa' ho assunto per 2 anni depakin e rivotril. Attualmente solo rivotril e bupropione, sempre prescritte dallo psichiatra.
Il problema però è che da quando ho smesso col sonnifero non lavoro più, e la mia vita è andata a rotoli sotto molti punti di vista, specialmente comportamentali e sociali.
Il mio medico di famiglia poteva prescrivermi quei farmaci a lungo periodo, senza il parere di uno specialista?
Se non poteva, come credo logico, posso chiedere i danni subiti al'assicurazione?
spiego brevemente la situazione e vorrei fare una domanda:
Fino a 4 anni fa' (ne ho 37) il medico di famiglia (Geriatra) mi ha prescritto per 10 anni sonniferi (5 anni circa zolpidem, 5 anni triazolam).
Leggo che la durata massima del percorso per l'insonnia, con questi farmaci, non deve superare 1 mese, penso sarebbe stato corretto invitarmi a fare una visita da un Medico specialista. 10 anni non sono pochi e mi hanno provocato forti problemi a livello di stile di vita, non lavoravo neanche senza, di giorno, che mi hanno portato, grazie anche a un vostro consulto, a prendere un programma di disintossicazione e cambiare la cura con una corretta per il mio disturbo. Oltre a dipendenza avevo sviluppato forte tolleranza.
Una volta tolto il sonnifero, in un centro ospedaliero specializzato Veronese mi è stato diagnosticato un possibile lieve disturbo bipolare, poi, dopo varie visite specialistiche hanno riportato che il disturbo è derivato dall'ansia.
4 anni fa' ho assunto per 2 anni depakin e rivotril. Attualmente solo rivotril e bupropione, sempre prescritte dallo psichiatra.
Il problema però è che da quando ho smesso col sonnifero non lavoro più, e la mia vita è andata a rotoli sotto molti punti di vista, specialmente comportamentali e sociali.
Il mio medico di famiglia poteva prescrivermi quei farmaci a lungo periodo, senza il parere di uno specialista?
Se non poteva, come credo logico, posso chiedere i danni subiti al'assicurazione?
[#1]
il suo medico poteva prescrivere i farmaci che ha indicato.
Voler attribuire ad altri le responsabilità dei propri insuccessi è da considerarsi un sintomo specifico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Voler attribuire ad altri le responsabilità dei propri insuccessi è da considerarsi un sintomo specifico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie della risposta Dt. Ruggero,
ma domandarsi di un caso simile è lecito, la definirei patologia se stessi bene ma dal momento che non è così mi pongo domande, a mio parere costruttive.
Il fallimento riguarda anche il medico che prescrive la cura e segue il paziente. Sbaglio?
Forse è meglio curari l'ansia con dei sonniferi, almeno riesco a lavorare.
Secondo lei il rivotril potrebbe esser inadeguato? 4mg die 70kg
Sono domande che io non so dare risposta, a chi rivolgerle se non a un medico?
L'obbiettivo è guarire, sono contento se il medico non mi ha prescritto un farmaco inadeguato per 10 anni, non cerco rogne ma risposte.
Spero in un suo riscontro,
cordiali saluti
ma domandarsi di un caso simile è lecito, la definirei patologia se stessi bene ma dal momento che non è così mi pongo domande, a mio parere costruttive.
Il fallimento riguarda anche il medico che prescrive la cura e segue il paziente. Sbaglio?
Forse è meglio curari l'ansia con dei sonniferi, almeno riesco a lavorare.
Secondo lei il rivotril potrebbe esser inadeguato? 4mg die 70kg
Sono domande che io non so dare risposta, a chi rivolgerle se non a un medico?
L'obbiettivo è guarire, sono contento se il medico non mi ha prescritto un farmaco inadeguato per 10 anni, non cerco rogne ma risposte.
Spero in un suo riscontro,
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 09/05/2018.
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