Devo rassegnarmi all'idea degli attacchi di panico?

Gentili dottori buonasera, scrivo qui dopo essere stato "dirottato" dai colleghi di cardiologia per un chiarimento su questo problema, che a questo punto sottopongo alla vostra attenzione:

https://www.medicitalia.it/consulti/cardiologia/625816-tachicardia-e-strascichi-ormai-insopportabili.html

Le cose stanno come segue: quando non ho sintomi è semplice spiegare al mio corpo che non ho patologie al cuore. Lo dimostra l'insorgenza degli episodi di tachicardia e di quelle terrificanti palpitazioni notturne, legata a quel periodo di stress emotivo "triplice", e lo dimostrano tutti gli approfondimenti clinici che ho svolto: analisi del sangue, ecocardiogramma color doppler, ECG Holter 24 ore. La mia parte razionale funziona e mi metto tranquillo.

Il problema subentra quando si ripresentano gli episodi di risveglio notturno (meno frequenti e gravi, devo dire) e quando avverto, distintamente, i bruciori e gli indolenzimenti nella regione sinistra del torace, o l'accelerazione del ritmo cardiaco in posizione eretta e sotto sforzo. La loro chiara fisicità mi fa dubitare della natura puramente "mentale" dei miei problemi, e i timori per la mia salute si ravvivano.

Ho seguito il consiglio del vostro collega della sezione di cardiologia e mi sono rivolto a voi. E dunque, vi chiedo: possibile che una sintomatologia del genere sia tutta riconducibile a un problema di origine mentale? O vale la pena di indagare ancora a livello diagnostico, per cercare risposte nel fisico?

Un caloroso grazie per i chiarimenti.
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Non le basta che un collega cardiologo abbia escluso una patologia organica?
La mente (ma è meglio dire il cervello, che è l'organo della mente) governa il sistema nervoso vegetativo, che arriva a tutti gli organi, e governa anche l'ipofisi, che controlla l'increzione di quasi tutti gli ormoni.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Certo, mi basta, ma non avendo mai vissuto una situazione del genere rimango comunque stupito a pensare che certi sintomi avvertiti dal mio corpo, così localizzati, così fisici e così persistenti, possano non avere un'origine organica.

Le potrei due domande, a questo punto, dottore: come rientra l'increzione degli ormoni in un quadro simile?

Quale percorso mi suggerisce di seguire per superare questa situazione?

Molte grazie di nuovo.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Gli ormoni coinvolti nel meccanismo dell'ansia sono adrenalina, noradrenalina e cortisolo,
Deve consultare uno specialista psichiatra, che potrà consigliarle una terapia farmacologica o una psicoterapia, o entrambe.
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Grazie ancora, è stato molto gentile.
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