Per avere alcune conferme su miei sospetti
Salve, scrivo in questa rubrica per avere alcune conferme su miei sospetti, ritengo di soffrire di attacchi di panico. Premetto che si tratta di una “autodiagnosi” (non ne ho mai mai parlato con nessun specialista né medico) e che anche se soffro di ipocondria, i sintomi sono purtroppo più che reali.
Sono un ragazzo di 25 anni, in buona salute, donatore avis, mai avuto alcun problema cardiaco o respiratorio, insomma per ora tutto quello che riguarda la mia salute fisica sembra ok. Al momento non ho problemi in famiglia né di coppia nè di amicizie.
Circa 5 anni fa ebbi il primo attacco, poi con il passare del tempo fino ad oggi se ne potrebbero contare circa una trentina o poco più, di intensità e durata diverse (da pochi minuti a diverse ore). I sintomi sono tremori, ansia, intense paure (senza concreti motivi), nausea, assenza di appetito, sudorazioni, mani fredde, depressione, capogiri, sensazione di svenire, claustrofobia e agorafobia. Il tutto è sempre seguito da necessità fisiologiche anche più volte nel giro di pochi minuti. Possono capitare nei momenti più diversi (al ristorante, al lavoro, a casa, in mezzo agli amici, alla famiglia, con la fidanzata). Non c’è un luogo o un momento in particolare più a rischio. Dopo aver taciuto per tutto questo tempo, la situazione mi pare stia andando un po’ fuori dalla norma, recentemente la frequenza e la durata sono aumentate, mi sono quindi deciso ad esporre il mio problema alla mia famiglia e vorrei recarmi da uno specialista che possa darmi una mano concreta. Vorrei evitare di passare il resto della mia vita ingurgitando xanax (fino ad oggi, mai presa una goccia), sto quindi cercando qualcuno che possa curare questa malattia (anche tramite ipnosi), e non semplicemente “tenerla a bada” con psicofarmaci. Fino ad ora ho sempre cercato di mantenere una quotidiana calma, assumento costantemente tisane rilassanti, camomille, valeriana, fiori di bach.
Pertanto quello che vi chiedo è innanzitutto se posso già dare per scontato che si tratta di attacchi di panico o se pensate che possa essere qualcos’altro e in secondo luogo vi chiedo cortesemente se potete consigliarmi un serio psichiatra o psicanalista che sia ed eventualmente un neurologo (a Modena) o se esistono anche sedute con più pazienti (sempre a Modena) dove esporre pubblicamente i propri problemi.
Grazie e buon lavoro.
Andrea
Sono un ragazzo di 25 anni, in buona salute, donatore avis, mai avuto alcun problema cardiaco o respiratorio, insomma per ora tutto quello che riguarda la mia salute fisica sembra ok. Al momento non ho problemi in famiglia né di coppia nè di amicizie.
Circa 5 anni fa ebbi il primo attacco, poi con il passare del tempo fino ad oggi se ne potrebbero contare circa una trentina o poco più, di intensità e durata diverse (da pochi minuti a diverse ore). I sintomi sono tremori, ansia, intense paure (senza concreti motivi), nausea, assenza di appetito, sudorazioni, mani fredde, depressione, capogiri, sensazione di svenire, claustrofobia e agorafobia. Il tutto è sempre seguito da necessità fisiologiche anche più volte nel giro di pochi minuti. Possono capitare nei momenti più diversi (al ristorante, al lavoro, a casa, in mezzo agli amici, alla famiglia, con la fidanzata). Non c’è un luogo o un momento in particolare più a rischio. Dopo aver taciuto per tutto questo tempo, la situazione mi pare stia andando un po’ fuori dalla norma, recentemente la frequenza e la durata sono aumentate, mi sono quindi deciso ad esporre il mio problema alla mia famiglia e vorrei recarmi da uno specialista che possa darmi una mano concreta. Vorrei evitare di passare il resto della mia vita ingurgitando xanax (fino ad oggi, mai presa una goccia), sto quindi cercando qualcuno che possa curare questa malattia (anche tramite ipnosi), e non semplicemente “tenerla a bada” con psicofarmaci. Fino ad ora ho sempre cercato di mantenere una quotidiana calma, assumento costantemente tisane rilassanti, camomille, valeriana, fiori di bach.
Pertanto quello che vi chiedo è innanzitutto se posso già dare per scontato che si tratta di attacchi di panico o se pensate che possa essere qualcos’altro e in secondo luogo vi chiedo cortesemente se potete consigliarmi un serio psichiatra o psicanalista che sia ed eventualmente un neurologo (a Modena) o se esistono anche sedute con più pazienti (sempre a Modena) dove esporre pubblicamente i propri problemi.
Grazie e buon lavoro.
Andrea
[#1]
Gentile utente,
la diagnosi può essere quella in cui si è riconosciuto. L'errore è mettere le mani avanti sulle terapie supponendo di sapere quel che fanno.
Le si inventa che esistono terapie che fanno cessare definitivamente il panico e altre che lo tengono a bada. I farmaci antipanico rientrano se mai nella prima categoria in una parte dei casi, mentre nella seconda i tranquillanti che non sono farmaci antipanico.
Pertanto l'affermazione "sto quindi cercando qualcuno che possa curare questa malattia (anche tramite ipnosi), e non semplicemente “tenerla a bada” con psicofarmaci" è priva di fondamento. Prevengo discorsi sulle cause remote e profonde perché NON se ne conoscono, né è chiaro in quale profondità si dovrebbe andare a cercare. Le profondità genetiche sono in parte note, ma non cambiano gli strumenti a disposizione. Il problema della "dipendenza" da farmaci indicati per il panico non sussiste perché nessuna cronicità risulta creata dalle terapie, che non sia già presente come caratteristica della malattia stessa. Una parte sola dei casi di panico è cronica. In ogni caso è una malattia ad alto indice di curabilità.
la diagnosi può essere quella in cui si è riconosciuto. L'errore è mettere le mani avanti sulle terapie supponendo di sapere quel che fanno.
Le si inventa che esistono terapie che fanno cessare definitivamente il panico e altre che lo tengono a bada. I farmaci antipanico rientrano se mai nella prima categoria in una parte dei casi, mentre nella seconda i tranquillanti che non sono farmaci antipanico.
Pertanto l'affermazione "sto quindi cercando qualcuno che possa curare questa malattia (anche tramite ipnosi), e non semplicemente “tenerla a bada” con psicofarmaci" è priva di fondamento. Prevengo discorsi sulle cause remote e profonde perché NON se ne conoscono, né è chiaro in quale profondità si dovrebbe andare a cercare. Le profondità genetiche sono in parte note, ma non cambiano gli strumenti a disposizione. Il problema della "dipendenza" da farmaci indicati per il panico non sussiste perché nessuna cronicità risulta creata dalle terapie, che non sia già presente come caratteristica della malattia stessa. Una parte sola dei casi di panico è cronica. In ogni caso è una malattia ad alto indice di curabilità.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile utente,
se la diagnosi dovesse essere confermata dallo specialista che la visiterà allora può stare tranquillo sul fatto che esistono terapie molto efficaci per risovere questo problema. La maggiore e più duratura efficacia è data dall'associazione di terapia farmacologica e psicoterapia cognitivo-comportamentale; parimenti efficaci ma con caratteristiche diverse si dimostrano la sola farmacoterapia o la sola psicoterapia. Non si lasci guidare dai pregiudizi e da chi promette guarigioni miracolose, ma si affidi a specialisti seri e competenti.
Cordiali saluti
se la diagnosi dovesse essere confermata dallo specialista che la visiterà allora può stare tranquillo sul fatto che esistono terapie molto efficaci per risovere questo problema. La maggiore e più duratura efficacia è data dall'associazione di terapia farmacologica e psicoterapia cognitivo-comportamentale; parimenti efficaci ma con caratteristiche diverse si dimostrano la sola farmacoterapia o la sola psicoterapia. Non si lasci guidare dai pregiudizi e da chi promette guarigioni miracolose, ma si affidi a specialisti seri e competenti.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 10/01/2009.
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