Ricadute
Gentili Dottori
Sono in cura psichiatrica dal 2016 con una diagnosi di ansia anticipatoria (con somatizzazioni gastrointestinali) e depressione, ma ho già avuto due ricadute, una in seguito alla dismissione dei farmaci e l'altra mentre già assumevo da mesi un nuovo farmaco.
Ho assunto per circa 8 mesi una compressa di Efexor 75 mg al giorno. In seguito, dopo uno stop di due mesi e relativa ricaduta, ho ricominciato ad assumerlo, ma gli effetti collaterali sono diventati molto pesanti da tollerare (10 chili in più, fame continua e forte sonnolenza) e lo psichiatra ha deciso di prescrivermi il Brintellix, 5 gocce al giorno + Alprazolam al bisogno.
Quest'ultima cura si è rivelata inefficace, ma il medico non ha voluto alzare il dosaggio.
Dopo quasi due anni ho quindi deciso di cambiare specialista, in quanto non mi sentivo più seguita e rassicurata. Il nuovo psichiatra, prima di provare nuove terapie, mi ha detto di aumentare la dose di Brintellix a 10 gocce al giorno, ritenendo la precedente dose inadeguata, e verificare gli effetti a dosaggio pieno, sempre accompagnato da Alprazolam all'occorrenza.
A tre settimane dall'assunzione delle 10 gocce le cose sembrano andare meglio, ma è come si io non mi sentissi completamente "coperta"; c'è sempre quell'inquietudine latente, quel pensiero negativo che mi fa credere che questi disturbi mi accompagneranno per sempre.
E' possibile che le cure/diagnosi non siano state adeguate o c'è la possibilità che io possa vivere per sempre "in terapia"? (che oltretutto, fra psichiatra e psicologo, sta diventando un sacrificio economico molto gravoso). Che significato hanno le mie ricadute? Possono essere indice di cronicità?
Sono in cura psichiatrica dal 2016 con una diagnosi di ansia anticipatoria (con somatizzazioni gastrointestinali) e depressione, ma ho già avuto due ricadute, una in seguito alla dismissione dei farmaci e l'altra mentre già assumevo da mesi un nuovo farmaco.
Ho assunto per circa 8 mesi una compressa di Efexor 75 mg al giorno. In seguito, dopo uno stop di due mesi e relativa ricaduta, ho ricominciato ad assumerlo, ma gli effetti collaterali sono diventati molto pesanti da tollerare (10 chili in più, fame continua e forte sonnolenza) e lo psichiatra ha deciso di prescrivermi il Brintellix, 5 gocce al giorno + Alprazolam al bisogno.
Quest'ultima cura si è rivelata inefficace, ma il medico non ha voluto alzare il dosaggio.
Dopo quasi due anni ho quindi deciso di cambiare specialista, in quanto non mi sentivo più seguita e rassicurata. Il nuovo psichiatra, prima di provare nuove terapie, mi ha detto di aumentare la dose di Brintellix a 10 gocce al giorno, ritenendo la precedente dose inadeguata, e verificare gli effetti a dosaggio pieno, sempre accompagnato da Alprazolam all'occorrenza.
A tre settimane dall'assunzione delle 10 gocce le cose sembrano andare meglio, ma è come si io non mi sentissi completamente "coperta"; c'è sempre quell'inquietudine latente, quel pensiero negativo che mi fa credere che questi disturbi mi accompagneranno per sempre.
E' possibile che le cure/diagnosi non siano state adeguate o c'è la possibilità che io possa vivere per sempre "in terapia"? (che oltretutto, fra psichiatra e psicologo, sta diventando un sacrificio economico molto gravoso). Che significato hanno le mie ricadute? Possono essere indice di cronicità?
[#1]
Tre settimane sono ancora poche per valutare l’andamento della terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile Dott.Ruggiero
so che tre settimane non sono ancora sufficienti per una valutazione, tanto più che per diversi mesi ho assunto il farmaco a dosaggio molto basso.
Mi chiedevo però il "perché" di queste due ricadute. La precedente cura non era valida oppure non è durata il tempo necessario? O il tutto può essere dovuto ad altre cause?
Dopo i primi episodi di malessere, avvenuti sempre in luoghi pubblici, il pensiero che il mio problema possa cronicizzarsi non mi abbandona mai.
so che tre settimane non sono ancora sufficienti per una valutazione, tanto più che per diversi mesi ho assunto il farmaco a dosaggio molto basso.
Mi chiedevo però il "perché" di queste due ricadute. La precedente cura non era valida oppure non è durata il tempo necessario? O il tutto può essere dovuto ad altre cause?
Dopo i primi episodi di malessere, avvenuti sempre in luoghi pubblici, il pensiero che il mio problema possa cronicizzarsi non mi abbandona mai.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 27/04/2018.
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