Impossibilità alla cura - Ansia
Salve, sono una ragazza di 27 anni che ormai da sei anni vive con un disturbo d'ansia.
Man mano questo disturbo si è ingrandito a tal punto che non mi permette più di uscire da casa, sono infatti circa due anni che non sono in grado di metter piede fuori dalla porta di casa perché la sensazione d'ansia diviene insopportabile sfociando in attacchi di panico.
Non permetto a nessuno di venirmi a trovare, nessun parente o amico, poiché è un'altra situazione che mi fa venire talmente ansia da farmi stare male.
Sono ovviamente stanca di vivere così e questa condizioni ha fatto subentrare anche la depressione.
Sono sempre stata contraria all'uso di farmaci ansiolitici per la forte paura di una dipendenza.
Mi sono rivolta ad una psicologa che si è offerta di fare una seduta a settimana tramite skype ma dopo tre mesi non c'è stato alcun miglioramento anzi.
La mia condizione è peggiorata a tal punto che ora non sono più "al sicuro" nemmeno in casa.
Ho spesso attacchi di panico di notte o appena sveglia, la situazione sta diventando talmente ingestibile che ho deciso che forse è il momento di iniziare una terapia farmacologica.
Il problema rimane che non esco da casa, ho visto che ci sono psichiatri disposti a venire a domicilio ma solo il pensiero di riceverlo mi fa sentire un disagio tale da non permettermi di prendere appuntamento alcuno.
Vorrei un consiglio quindi, come posso fare?
C'è un modo per riuscire a raggiungere una cura?
Man mano questo disturbo si è ingrandito a tal punto che non mi permette più di uscire da casa, sono infatti circa due anni che non sono in grado di metter piede fuori dalla porta di casa perché la sensazione d'ansia diviene insopportabile sfociando in attacchi di panico.
Non permetto a nessuno di venirmi a trovare, nessun parente o amico, poiché è un'altra situazione che mi fa venire talmente ansia da farmi stare male.
Sono ovviamente stanca di vivere così e questa condizioni ha fatto subentrare anche la depressione.
Sono sempre stata contraria all'uso di farmaci ansiolitici per la forte paura di una dipendenza.
Mi sono rivolta ad una psicologa che si è offerta di fare una seduta a settimana tramite skype ma dopo tre mesi non c'è stato alcun miglioramento anzi.
La mia condizione è peggiorata a tal punto che ora non sono più "al sicuro" nemmeno in casa.
Ho spesso attacchi di panico di notte o appena sveglia, la situazione sta diventando talmente ingestibile che ho deciso che forse è il momento di iniziare una terapia farmacologica.
Il problema rimane che non esco da casa, ho visto che ci sono psichiatri disposti a venire a domicilio ma solo il pensiero di riceverlo mi fa sentire un disagio tale da non permettermi di prendere appuntamento alcuno.
Vorrei un consiglio quindi, come posso fare?
C'è un modo per riuscire a raggiungere una cura?
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Gentile Utente,
premesso che la terapia del suo disturbo non può essere fatta con ansiolitici (ma con altre categorie di farmaci che non danno dipendenza), la sua paura di strutturare una farmacodipendenza risulta non realistica. E' anche evidente che una psicoterapia (per altro via Skype) in 3 mesi non può dare alcun risultato. Comprendo il disagio che esprime, ma il contatto con uno psichiatra che la possa vedere, fare una diagnosi esatta e prescriverle una cura è necessario. Ovviamente sta a lei decidere se la cura della sofferenza che la affligge e si trascina da così tanto tempo, e il conseguente miglioramento, valgano la pena di affrontare la difficoltà di incontrare un curante al suo domicilio.
Ritengo che, quando sarà pronta, sia la migliore cosa che lei possa fare.
Cordialità e buone cose
premesso che la terapia del suo disturbo non può essere fatta con ansiolitici (ma con altre categorie di farmaci che non danno dipendenza), la sua paura di strutturare una farmacodipendenza risulta non realistica. E' anche evidente che una psicoterapia (per altro via Skype) in 3 mesi non può dare alcun risultato. Comprendo il disagio che esprime, ma il contatto con uno psichiatra che la possa vedere, fare una diagnosi esatta e prescriverle una cura è necessario. Ovviamente sta a lei decidere se la cura della sofferenza che la affligge e si trascina da così tanto tempo, e il conseguente miglioramento, valgano la pena di affrontare la difficoltà di incontrare un curante al suo domicilio.
Ritengo che, quando sarà pronta, sia la migliore cosa che lei possa fare.
Cordialità e buone cose
Dr. Roberto Di Rubbo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 841 visite dal 23/04/2018.
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