Ansia depressione zoloft
Salve, è la terza volta che vi scrivo. In passato ho avuto diversi episodi anche gravi di depressione, risolti ormai da diversi anni. Dall’autunno ho avuto una brutta ricaduta di cui ho gia parlato nella prima mail.
Da circa 21 gg assumo Zoloft 150 mg (la prima settimana 50 mg e 15gg, 100 mg). Ad oggi devo riconoscere che qualche piccolo miglioramento l’ho riscontrato, anche se l’ansia componente principale dei miei malesseri ancora persiste. Spesso gia’ al mattino è notevole e mi provoca situazioni di disagio e di fragilità soprattutto al lavoro che devo svolgere avendo mansioni abbastanza complesse e di grande responsabilità. La notte ho risvegli precoci e lo psichiatra mi ha dato 10 gocce di minias. Lo psichiatra è contrario all’assunzione degli ansiolitici in quanto sostiene che non permettono di verificare se l’antidepressivo funziona e di prenderlo solo al bisogno. Vorrei un vostro parere relativo ad un’assunzione dell’ansiolitico con regolarità almeno per i primi tempi. Inoltre questa ansia spesso mi limita nelle relazioni determinandomi una chiusura a riccio che spesso non mi permette di godere neanche delle piccole cose. Vorrei capire se a questo stadio di cura questa situazione rientra nella normalità. Vi ringrazio e vi porgo cordiali saluti.
Da circa 21 gg assumo Zoloft 150 mg (la prima settimana 50 mg e 15gg, 100 mg). Ad oggi devo riconoscere che qualche piccolo miglioramento l’ho riscontrato, anche se l’ansia componente principale dei miei malesseri ancora persiste. Spesso gia’ al mattino è notevole e mi provoca situazioni di disagio e di fragilità soprattutto al lavoro che devo svolgere avendo mansioni abbastanza complesse e di grande responsabilità. La notte ho risvegli precoci e lo psichiatra mi ha dato 10 gocce di minias. Lo psichiatra è contrario all’assunzione degli ansiolitici in quanto sostiene che non permettono di verificare se l’antidepressivo funziona e di prenderlo solo al bisogno. Vorrei un vostro parere relativo ad un’assunzione dell’ansiolitico con regolarità almeno per i primi tempi. Inoltre questa ansia spesso mi limita nelle relazioni determinandomi una chiusura a riccio che spesso non mi permette di godere neanche delle piccole cose. Vorrei capire se a questo stadio di cura questa situazione rientra nella normalità. Vi ringrazio e vi porgo cordiali saluti.
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Ormai non è più nella fase di introduzione che necessita di una benzodiazepina per cui non avrebbe senso introdurla ora.
La persistenza dell'ansia deve far considerare un ulteriore aumento ed eventualmente una variazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La persistenza dell'ansia deve far considerare un ulteriore aumento ed eventualmente una variazione.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 18/04/2018.
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