Aumento peso dato da psicofarmaci
Buongiorno, mi chiamo Valeria e sono stata in cura per anoressia circa tre anni e mezzo fa in una clinica a Roma. Durante il mio ricovero ho iniziato a prendere psicofarmaci i che assumo tuttora, in quantità più massicce. Una volta uscita dalla clinica ho iniziato a prendere peso in modo incontrollato e da meno di 40 chili circa sono arrivata a pesarne 70 e ovviamente questo mi ha sconvolto non poco. Il problema è che adesso peso circa 68 chili e assumo questa terapia: fevarin 200 mg, gabapentin 3 volte al giorno 2 pastiglie da 300 mg, abilify 20 mg e zyprexa 15 mg.
Adesso sto andando da una nutrizionista e da circa due mesi mi sono rimessa in riga: faccio attività fisica e mangio poco, ma non sono riuscita a perdere nemmeno un chilo.
La mia domanda è: è possibile che siano anche gli psicofarmaci che prendo ad aver alterato qualcosa del mio metabolismo?
Perché ecco sono un po preoccupata e penso che non riuscirò più a perdere peso.
Vi ringrazio anticipatamente.
Adesso sto andando da una nutrizionista e da circa due mesi mi sono rimessa in riga: faccio attività fisica e mangio poco, ma non sono riuscita a perdere nemmeno un chilo.
La mia domanda è: è possibile che siano anche gli psicofarmaci che prendo ad aver alterato qualcosa del mio metabolismo?
Perché ecco sono un po preoccupata e penso che non riuscirò più a perdere peso.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
I farmaci che Lei assume possono determinare aumento di peso o aumento dell’appetito ma dalla Sua descrizione sembrano anche averLe dato dei netti giovamenti sul piano della salute globale.
Inoltre una buona educazione alimentare quale quella che Lei sta imparando ad avere con gli specialisti che La affiancano è sicuramente utile per attenuare molto gli eventuali effetti collaterali.
Faccia comunque riferimento ai Suoi specialisti di riferimento per questi quesiti e per il prosieguo del progetto di cura.
Cordialità
Inoltre una buona educazione alimentare quale quella che Lei sta imparando ad avere con gli specialisti che La affiancano è sicuramente utile per attenuare molto gli eventuali effetti collaterali.
Faccia comunque riferimento ai Suoi specialisti di riferimento per questi quesiti e per il prosieguo del progetto di cura.
Cordialità
Dr. Carlo Ignazio Cattaneo
[#2]
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio molto del suo cortese riscontro.
Quindi secondo lei non sarebbe utile cercare di diminuire gradualmente i farmaci per eliminare questo problema? O anche scalandoli, dato che li prendo da almeno 4 anni, non avrei alcun miglioramento da questo punto di vista?
La ringrazio moltissimo
Quindi secondo lei non sarebbe utile cercare di diminuire gradualmente i farmaci per eliminare questo problema? O anche scalandoli, dato che li prendo da almeno 4 anni, non avrei alcun miglioramento da questo punto di vista?
La ringrazio moltissimo
[#3]
La terapia farmacologica va rivista periodicamente per valutare se è opportuno modificarla, e questo, come le ha detto il collega, è compito dello psichiatra che la segue. Fa bene a farsi seguire da una nutrizionista; sarebbe utile anche un percorso psicoterapico perché l'anoressia è una patologia seria, che ha come base un disturbo dell'immagine corporea. Mica per niente il suo problema è ancora il peso...
Se ha ripreso l'attività fisica dopo parecchio tempo sta recuperando massa muscolare, e i muscoli sono più pesanti del grasso. Meglio pesarsi meno e vedere se con l'esercizio i vestiti "cadono" meglio e se ha più energia, e poi impegnarsi nello studio, nel lavoro, amici, interessi.
Se ha ripreso l'attività fisica dopo parecchio tempo sta recuperando massa muscolare, e i muscoli sono più pesanti del grasso. Meglio pesarsi meno e vedere se con l'esercizio i vestiti "cadono" meglio e se ha più energia, e poi impegnarsi nello studio, nel lavoro, amici, interessi.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 11/04/2018.
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