Brevissima amnesia totale al risveglio
Gentili dottori,
da diversi anni oramai, sebbene di rado, mi capita una stranissima situazione ben circoscritta nel suo contesto.
Premetto che soffro di NARESMA, una forma di rinite non allergica che, avendo invano tentato per anni di curare, oggi mi limito a sopportare eliminando i sintomi di naso chiuso (rectius: soffocamento) con spray nasali cortisonici.
Parlo di soffocamento perché qualora mi capiti di addormentarmi senza aver assunto spray decongestionanti, la posizione supina determina un rigonfiamento dei turbinati nasali, ed il mio improvviso risveglio (come se qualcuno vi tappasse il naso mentre dormite). Tale situazione accade nei momenti di poco successivi al coricarsi, mai a sonno inoltrato.
Inizialmente ciò mi creò diversi problemi di panico, soprattutto quando non conoscevo la malattia in quanto non ancora diagnosticata, perché la sensazione che si prova di improvvisa e prolungata mancanza d’aria è terribile.
Oggi non è più così da un punto di vista psicologico, ma a volte capita che all’immediato risveglio derivante dall’apnea nel sonno si accompagni una stranissima forma di amnesia di qualche secondo di durata (non più di qualche decina). Non solo non riconosco il luogo dove mi trovo (quand’anche fosse camera mia), ma neppure riconosco la mia compagna che dorme accanto a me (come se fosse un estranea). Inoltre, quando lo stato di disorientamento è lungo cerco di interrogarmi su chi io sia, ma non ricordo neppure le più elementari informazioni (il mio nome, la mia età, il mio lavoro...).
È una situazione molto strana per me, e se non fosse per la sua brevità e saltuarietà mi spaventerebbe - e cioè nei rari casi in cui non assumo lo spray nasale prima di addormentarmi.
Tuttavia, vorrei sapere se si tratta di una sintomatologia da approfondire, oppure se è una conseguenza normale di una mancanza prolungata di ossigeno - come nella mia ignoranza ho sempre ipotizzato. Ed in tal caso, se ciò sia dannoso per l’organsimo.
Cordialmente,
A B
da diversi anni oramai, sebbene di rado, mi capita una stranissima situazione ben circoscritta nel suo contesto.
Premetto che soffro di NARESMA, una forma di rinite non allergica che, avendo invano tentato per anni di curare, oggi mi limito a sopportare eliminando i sintomi di naso chiuso (rectius: soffocamento) con spray nasali cortisonici.
Parlo di soffocamento perché qualora mi capiti di addormentarmi senza aver assunto spray decongestionanti, la posizione supina determina un rigonfiamento dei turbinati nasali, ed il mio improvviso risveglio (come se qualcuno vi tappasse il naso mentre dormite). Tale situazione accade nei momenti di poco successivi al coricarsi, mai a sonno inoltrato.
Inizialmente ciò mi creò diversi problemi di panico, soprattutto quando non conoscevo la malattia in quanto non ancora diagnosticata, perché la sensazione che si prova di improvvisa e prolungata mancanza d’aria è terribile.
Oggi non è più così da un punto di vista psicologico, ma a volte capita che all’immediato risveglio derivante dall’apnea nel sonno si accompagni una stranissima forma di amnesia di qualche secondo di durata (non più di qualche decina). Non solo non riconosco il luogo dove mi trovo (quand’anche fosse camera mia), ma neppure riconosco la mia compagna che dorme accanto a me (come se fosse un estranea). Inoltre, quando lo stato di disorientamento è lungo cerco di interrogarmi su chi io sia, ma non ricordo neppure le più elementari informazioni (il mio nome, la mia età, il mio lavoro...).
È una situazione molto strana per me, e se non fosse per la sua brevità e saltuarietà mi spaventerebbe - e cioè nei rari casi in cui non assumo lo spray nasale prima di addormentarmi.
Tuttavia, vorrei sapere se si tratta di una sintomatologia da approfondire, oppure se è una conseguenza normale di una mancanza prolungata di ossigeno - come nella mia ignoranza ho sempre ipotizzato. Ed in tal caso, se ciò sia dannoso per l’organsimo.
Cordialmente,
A B
[#1]
Uno stato confusionale di breve durata è normale, o per meglio dire parafisiologico, quando un risveglio avviene bruscamente da uno stato di sonno profondo.
Dubito che vi sia realmente una prolungata assenza di ossigenazione. Se su questo avesse dubbi dovrebbe eseguire una semplice pulsossimetria dinamica, consultando il suo orl.
Dubito che vi sia realmente una prolungata assenza di ossigenazione. Se su questo avesse dubbi dovrebbe eseguire una semplice pulsossimetria dinamica, consultando il suo orl.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la tempestiva risposta.
Effettivamente il risveglio è brusco e improvviso, il fatto che sia un fenomeno normale mi tranquillizza molto.
Feci ai tempi una polisonnografia, che rilevò una pessima qualità del sonno dovuta all’ipertrofia dei turbinati. Da lì iniziai una oramai quinquennale esperienza di visite ed interventi chirurgici che però mai hanno risolto il problema.
Infine un esame citologico ha evidenziato una presenza di eosinofili e mastociti nelle mucose nasali, causa dell’iperreattività e della congestione.
Ad oggi pare che nessuno conosca il motivo di tale proliferazione, che genera ipertrofia dei turbinati pur in assenza di allergie, sebbene si ipotizzi sia una situazione cronica - peraltro fonte di stati d’ansia in molti pazienti, ma cercare di accettare le cose che non possiamo cambiare è un primo passo per convivere con questa situazione (nella speranza che la ricerca medica - nonostante il magro supporto pubblico - offra nuove soluzioni).
Cordialmente,
AB
La ringrazio per la tempestiva risposta.
Effettivamente il risveglio è brusco e improvviso, il fatto che sia un fenomeno normale mi tranquillizza molto.
Feci ai tempi una polisonnografia, che rilevò una pessima qualità del sonno dovuta all’ipertrofia dei turbinati. Da lì iniziai una oramai quinquennale esperienza di visite ed interventi chirurgici che però mai hanno risolto il problema.
Infine un esame citologico ha evidenziato una presenza di eosinofili e mastociti nelle mucose nasali, causa dell’iperreattività e della congestione.
Ad oggi pare che nessuno conosca il motivo di tale proliferazione, che genera ipertrofia dei turbinati pur in assenza di allergie, sebbene si ipotizzi sia una situazione cronica - peraltro fonte di stati d’ansia in molti pazienti, ma cercare di accettare le cose che non possiamo cambiare è un primo passo per convivere con questa situazione (nella speranza che la ricerca medica - nonostante il magro supporto pubblico - offra nuove soluzioni).
Cordialmente,
AB
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 09/04/2018.
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