Alcol test capello
Buongiorno, devo sostenere il test del capello per guida in stato di ebbrezza. Tasso rilevato 1,8. Reato commesso in Italia, ma il test me lo eseguono in Svizzera, dove risiedo. Non so il cut off quanto sia qui. Smesso di bere 8 marzo (tranne mezzo bicchiere di vino e due birre distribuite in un mese: in proposito vi chiedo se incideranno), devo telefonare fra una decina di giorni per fissare il test. Richiedono 3 cm di lunghezza. Problema: fino al 19 febbraio, per la parte relativa all'Italia, ho smesso di bere (infrazione contestata in Italia il 2 gennaio) in vista delle SOLE analisi del sangue che sono andate bene. Insomma, per quanto riguarda l'Italia, le cose si stanno avviando nel verso giusto perché ho ricevuto l'idoneità dalla Commissione medica locale.
Ora, il punto è questo: fra il 19 febbraio e l'8 marzo, data in cui mi è arrivata la lettera in Svizzera (credevo di aver finito tutto perché pensavo che del reato fosse competente solo l'Italia), ho ecceduto 4 volte di cui due in maniera pesante (una bottiglia di vino, 2-3 birre e qualche superalcolico) il 20 e il 27 febbraio, le altre, meno pesanti, il 4 e 5 marzo. La mia domanda è: meglio attendere per fissare il test? Nella lettera dell'8 marzo dicono di astenersi dal consumo di alcol senza specificare il loro cut off. Se fisso il test (ho la "scusa" che i capelli stanno crescendo perchè li ho tagliati corti il 16 febbraio) a metà maggio che rischi corro? Diciamo verso il 17-18 maggio. Meglio attendere una o due settimane in più? Avrei anche pensato di tagliare un cm di capello, in modo da escludere il terz'ultimo mese. Che cosa mi consiglia? Non voglio correre alcun rischio: vorrei andare al test a colpo sicuro. La mia situazione è assurda giuridicamente perchè devo rispondere (dal punto di vista amministrativo) anche in Svizzera, alle cui autorità è stata inviata comunicazione dall'Italia. Grazie in anticipo per la vostra preziosa risposta.
Ora, il punto è questo: fra il 19 febbraio e l'8 marzo, data in cui mi è arrivata la lettera in Svizzera (credevo di aver finito tutto perché pensavo che del reato fosse competente solo l'Italia), ho ecceduto 4 volte di cui due in maniera pesante (una bottiglia di vino, 2-3 birre e qualche superalcolico) il 20 e il 27 febbraio, le altre, meno pesanti, il 4 e 5 marzo. La mia domanda è: meglio attendere per fissare il test? Nella lettera dell'8 marzo dicono di astenersi dal consumo di alcol senza specificare il loro cut off. Se fisso il test (ho la "scusa" che i capelli stanno crescendo perchè li ho tagliati corti il 16 febbraio) a metà maggio che rischi corro? Diciamo verso il 17-18 maggio. Meglio attendere una o due settimane in più? Avrei anche pensato di tagliare un cm di capello, in modo da escludere il terz'ultimo mese. Che cosa mi consiglia? Non voglio correre alcun rischio: vorrei andare al test a colpo sicuro. La mia situazione è assurda giuridicamente perchè devo rispondere (dal punto di vista amministrativo) anche in Svizzera, alle cui autorità è stata inviata comunicazione dall'Italia. Grazie in anticipo per la vostra preziosa risposta.
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il dato di fatto è che le fanno il test perché era in stato di ebrezza.
Il motivo per cui vengono fatti questi test è per evitare che possa perpetrare nel bere e possa rendersi responsabile di incidenti in cui altre persone, oltre lei, possano essere coinvolte.
Secondo lei, ragionare su come eludere dei controlli è un ragionamento da persona adulta oppure no?
Io rifletterei molto sul suo comportamento e probabilmente la patente gliela toglierei a vita.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il motivo per cui vengono fatti questi test è per evitare che possa perpetrare nel bere e possa rendersi responsabile di incidenti in cui altre persone, oltre lei, possano essere coinvolte.
Secondo lei, ragionare su come eludere dei controlli è un ragionamento da persona adulta oppure no?
Io rifletterei molto sul suo comportamento e probabilmente la patente gliela toglierei a vita.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Buongiorno e grazie della risposta.
Credo che lei sia stato un pochino severo (per usare un eufemismo) nei confronti di chi guida da oltre 30 anni ed è capitato in questa disavventura per la prima volta. Non credo che il mio ragionamento debba essere interpretato come un "tentativo di eludere i controlli": ho sempre avuto, per insegnamenti ricevuti, un comportamento ultra-rispettoso delle Autorità e delle norme vigenti.
A titolo personale - per quel che vale un mio pensiero con riguardo alla sua posizione decisamente manicheista - credo che la patente debba essere tolta a vita a chi è realmente alcol dipendente e non anche a chi commette questo errore una volta in 30 anni e passa di guida. Ma credo che sia inutile ragionare con lei in modo pacato: dire che la patente dovrebbe essermi tolta "a vita" non è a mio parere sintomo di pacatezza da parte sua.
E' ovviamente liberissimo di ritenermi persona "non adulta", ma non credo che un medico che non mi conosce, che non conosce la mia storia, la circostanza concreta del fatto contestato, la situazione in cui mi trovo adesso (che francamente sto affrontando più che bene anche col supporto di mia moglie, astemia, che mi conosce da 27 anni e quindi sa perfettamente che persona sono), debba giungere a conclusioni così drastiche nei confronti di chi chiedeva un parere non teso ad "eludere i controlli", ma ad affrontare il test nelle migliori condizioni possibili (ovviamente anche psicologiche).
Non so se lei è più o meno giovane di me, poco importa. Di sicuro, non ha risposto alle questioni tecniche che le ponevo. Poteva senz'altro farmi la "ramanzina" (che neanche il mio medico mi ha fatto), ma poi nulla le impediva di venire al "succo" delle mie domande. Invece niente. Il vostro servizio è senz'altro encomiabile, vista la gratuità dei pareri che date. Il suo, se posso permettermi, è tutt'altro che un parere: è un giudizio tout court. Ovviamente si tratta di una mia - più che opinabile - opinione. Stando alla sua posizione, credo che almeno alla metà dei guidatori italiani dovrebbe essere tolta la patente.
Sarei curioso di avere una sua replica - se ha tempo da perdere con un non alcol dipendente, incappato in un errore, a cui secondo lei dovrebbe essere revocata la patente a vita - giusto per capire le dinamiche che nella sua testa l'hanno portata a trinciare un giudizio così negativo nei miei confronti.
In ogni caso, sicuro di essermi rivolto alle persone sbagliate, la ringrazio per la sua cortese risposta e le porgo cordiali saluti.
Credo che lei sia stato un pochino severo (per usare un eufemismo) nei confronti di chi guida da oltre 30 anni ed è capitato in questa disavventura per la prima volta. Non credo che il mio ragionamento debba essere interpretato come un "tentativo di eludere i controlli": ho sempre avuto, per insegnamenti ricevuti, un comportamento ultra-rispettoso delle Autorità e delle norme vigenti.
A titolo personale - per quel che vale un mio pensiero con riguardo alla sua posizione decisamente manicheista - credo che la patente debba essere tolta a vita a chi è realmente alcol dipendente e non anche a chi commette questo errore una volta in 30 anni e passa di guida. Ma credo che sia inutile ragionare con lei in modo pacato: dire che la patente dovrebbe essermi tolta "a vita" non è a mio parere sintomo di pacatezza da parte sua.
E' ovviamente liberissimo di ritenermi persona "non adulta", ma non credo che un medico che non mi conosce, che non conosce la mia storia, la circostanza concreta del fatto contestato, la situazione in cui mi trovo adesso (che francamente sto affrontando più che bene anche col supporto di mia moglie, astemia, che mi conosce da 27 anni e quindi sa perfettamente che persona sono), debba giungere a conclusioni così drastiche nei confronti di chi chiedeva un parere non teso ad "eludere i controlli", ma ad affrontare il test nelle migliori condizioni possibili (ovviamente anche psicologiche).
Non so se lei è più o meno giovane di me, poco importa. Di sicuro, non ha risposto alle questioni tecniche che le ponevo. Poteva senz'altro farmi la "ramanzina" (che neanche il mio medico mi ha fatto), ma poi nulla le impediva di venire al "succo" delle mie domande. Invece niente. Il vostro servizio è senz'altro encomiabile, vista la gratuità dei pareri che date. Il suo, se posso permettermi, è tutt'altro che un parere: è un giudizio tout court. Ovviamente si tratta di una mia - più che opinabile - opinione. Stando alla sua posizione, credo che almeno alla metà dei guidatori italiani dovrebbe essere tolta la patente.
Sarei curioso di avere una sua replica - se ha tempo da perdere con un non alcol dipendente, incappato in un errore, a cui secondo lei dovrebbe essere revocata la patente a vita - giusto per capire le dinamiche che nella sua testa l'hanno portata a trinciare un giudizio così negativo nei miei confronti.
In ogni caso, sicuro di essermi rivolto alle persone sbagliate, la ringrazio per la sua cortese risposta e le porgo cordiali saluti.
[#3]
Gentile Utente,
per rimanere strettamente alla parte tecnica del suo quesito, i capelli con una lunghezza da 3 a 12 centimetri possono essere analizzati. 12 centimetri forniscono prove per l'arco di tempo di un anno. Evidentemente, 3 cm vengono chiesti per valutare l'astinenza dei precedenti 3 mesi. Per quanto riguarda il cut-off e le successive valutazioni di tipo legale, deve fare riferimento alla legislazione svizzera.
Cordialità
per rimanere strettamente alla parte tecnica del suo quesito, i capelli con una lunghezza da 3 a 12 centimetri possono essere analizzati. 12 centimetri forniscono prove per l'arco di tempo di un anno. Evidentemente, 3 cm vengono chiesti per valutare l'astinenza dei precedenti 3 mesi. Per quanto riguarda il cut-off e le successive valutazioni di tipo legale, deve fare riferimento alla legislazione svizzera.
Cordialità
Dr. Roberto Di Rubbo
[#4]
Ex utente
Buongiorno e grazie della risposta. Avrei gradito una replica da parte del suo esimio Collega, dr. Francesco Saverio Ruggiero, circa le osservazioni contenute nella mia prima risposta.
Non volendo pensare che egli abbia voluto sottrarsi ad una pacata valutazione delle mie considerazioni (pacatezza che d'altronde non ha certo dimostrato nella sua risposta), sono sicuro che il suo Collega non abbia potuto per ovvi motivi derivanti dalla mole di lavoro e dalla quantità di richieste di consulti che quotidianamente giungono.
Cordiali saluti.
Non volendo pensare che egli abbia voluto sottrarsi ad una pacata valutazione delle mie considerazioni (pacatezza che d'altronde non ha certo dimostrato nella sua risposta), sono sicuro che il suo Collega non abbia potuto per ovvi motivi derivanti dalla mole di lavoro e dalla quantità di richieste di consulti che quotidianamente giungono.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.2k visite dal 08/04/2018.
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