Un anno la paura che io possa sbagliare qualcosa/non provare più attrazione verso il mio fidanzato
Salve,ho già scritto una volta su questo sito,circa un mese fa. Scrivo una seconda volta in cerca di un aiuto durante il periodo in cui sono in attesa della visita presso uno psichiatra (attesa abbastanza lunga purtroppo). Il mio motivo di ansia è da un anno la paura che io possa sbagliare qualcosa/non provare più attrazione verso il mio fidanzato,con cui sto da 5 anni. Tutto questo è nato in seguito alla confessione vhe gli feci di un mio errore di due anno fa,quando in un viaggio studio dormii accanto ad un mio amico,con cui però non succese assolutamente nulla. Da quel momento,ho iniziato ad aver paura che invece qualcosa fosse successo nonostante la mia ragione mi dicesse di no,e ad avere un bisogno disperato di dirlo al mio lui per liberarmi dall'ansia,ma una volta debellata questa cosa,inizia ad aver paura di un cambiamento nel mio orientamento sessuale,oppure come adesso,paura che io possa non trovarmi più bene in intimità con lui,dopo aver ascoltato una mia amica parlare del fatto che a lei succedeva così,quando lasciò il suo ragazzo. A quel punto ho iniziato a chiedermi se io provo amore per lui ancora ed altre domande simili. Come se cercassi rassicurazione,ed ho paura di stare in intimità con lui perchè credo che poichè ci penso così tanto sicuramente non riuscirò a stare bene e penserò che c'è qualcosa che non va,nonostante io vorrei stare con lui in ogni momento. C'è qualcosa che posso fare per calmarmi in attesa della visita? Grazie!
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Gentile utente,
Questo tipo di disturbi sono trattabili, ma sostanzialmente è col trattamento che si calmano. Non si tratta di dare consigli generici e privi di attinenza tecnica al problema, che poi non sarebbe neanche nostra prerogativa.
L'unica cosa che non comprende è il perché di un'attesa di oltre un mese per avere una visita.
Questo tipo di disturbi sono trattabili, ma sostanzialmente è col trattamento che si calmano. Non si tratta di dare consigli generici e privi di attinenza tecnica al problema, che poi non sarebbe neanche nostra prerogativa.
L'unica cosa che non comprende è il perché di un'attesa di oltre un mese per avere una visita.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 882 visite dal 05/04/2018.
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