Perché non guarisco mai ?
Salve, i miei problemi passati sono consultabili nel mio profilo. Sono stato in cura per forti attacchi di panico con sbalzi pressori, ansia generalizzata, agorafobia, fobia sociale, eritrofobia con solo farmaci per 2 anni con ricaduta dopo 2 mesi dalla fine della cura scalata molto lentamente, poi ho fatto 2 anni e mezzo di psicoterapia settimanale affiancata con ansiolitico e betabloccante non risolvendo mai del tutto i miei problemi. Poi riprovate cure con diversi antidepressivi ma dopo 4 giorni dovevo sempre sospendere perché non riuscivo a uscire di casa,con nausea e non riuscivo a guidare la macchina perché il panico era triplicato anche se sono arrivato ad affiancarci 0,75 mg dì xanax 3 volte al giorno e non tolleravo nemmeno un anti epilettico. Ad oggi mi ritrovo con panico persistente durante la guida di notte, sbandamenti improvvisi continui durante il giorno, continui risvegli di notte e lamenti, sogno spesso che aggredisco qualcuno non di familiare e in contesti a me inesistenti e senza senso ke non riesco nemmeno a ricordare con precisione e mi lamento inconsciamente durante la notte, con spesso panico e tachicardia e sudorazione prima di dormire o al risveglio. Ho anche hna continua tensione muscolare durante quasi tutto il giorno, faccio un lavoro sedentario a contatto con il pubblico e riscontro anche tutt’ora arrossamento con vampate di calore e forte giramenti di testa molto spesso quando scrivo al pc e ho il cliente di fronte. come posso uscirne se la psicoterapia con e senza medicine non funziona ?? ad oggi mi sto autocurando con poche gocce di xanax ke vorrei togliere per sempre ma mi rimane impossibile e da pochi giorni prendo due integratori a base di L-teanina e un altro a base di triptofano, 5htp, melatonina, magnesio, biotina. Quale percorso funziona veramente?? penso di averle provate tutte, anche meditazione, training autogeno e corsa giornaliera. a tutt’oggi faccio equitazione 3 volte a settimana.
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Da quanto scrive la sua patologia sembrerebbe refrattaria alle cure. Resta però da vedere :
-se le cure erano appropriate
-se i dosaggi erano quelli corretti
-se la loro durata è stata sufficientemente lunga
Può fare una ricostruzione sintetica delle terapie che ha provato, anche con riferimento ai due ultimi parametri (dosaggio massimo e durata) ?
-se le cure erano appropriate
-se i dosaggi erano quelli corretti
-se la loro durata è stata sufficientemente lunga
Può fare una ricostruzione sintetica delle terapie che ha provato, anche con riferimento ai due ultimi parametri (dosaggio massimo e durata) ?
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Gentile utente,
Le autocure non portano da nessuna parte. Il problema dell'aumento dell'ansia dopo l'inizio delle cure corrette è noto, va gestito col medico. Il miglioramento non deve essere immediato, ma dopo un mese, per cui non bisogna mai partire con l'idea che si starà meglio in tempo reale.La ragione per cui l'antidepressivo fa salire l'ansia è il disturbo di fondo, e di fatto per adesso se lo ritrova ancora con le sue limitazioni.
Le autocure non portano da nessuna parte. Il problema dell'aumento dell'ansia dopo l'inizio delle cure corrette è noto, va gestito col medico. Il miglioramento non deve essere immediato, ma dopo un mese, per cui non bisogna mai partire con l'idea che si starà meglio in tempo reale.La ragione per cui l'antidepressivo fa salire l'ansia è il disturbo di fondo, e di fatto per adesso se lo ritrova ancora con le sue limitazioni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
grazie per le risposte. per 2 anni sono stato curato con Efexor fino a 150 mg al giorno suddivisi mattina insieme a 3,75 di congescor e pomeriggio con xanax 15 gocce 3 volte al giorno. Poi quando ho fatto per 2 anni e mezzo psicoterapia prendevo 0,50 xanax mattina con 5 mg di nobistar, 0,50 pomeriggio e 0,25 la sera con 10 mg di stilnox... ma ormai ero assuefatto dallo xanax quindi come se fosse acqua quasi. ad oggi è come se non avessi mai fatto nulla !! poi tentato di sospendere canax sostituendolo con neurontin sempre sotto controllo da un altro specialista e da qui tutti tentativi anche con altri antidepressivi interrotti dopo 4-5 giorni perche stavo a letto e non riuscivo ad andare a lavoro.
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Quindi, fortunatamente, non può dire "non guarisco mai". In realtà ha fatto una sola cura che rispettasse quei tre parametri , quella con l'Efexor.
Adatti al suo caso ci sono tanti altri farmaci, di varie categorie. Deve solo avere pazienza che funzionino, perchè occorrono alcune settimane. Potrebbe essere che lei sia particolarmente sensibile; in questo caso deve avvertire il medico, il quale inizierà con dosaggi più bassi e aumentando più lentamente. Ci metterà più tempo ma arriverà a destinazione.
Auguri.
Adatti al suo caso ci sono tanti altri farmaci, di varie categorie. Deve solo avere pazienza che funzionino, perchè occorrono alcune settimane. Potrebbe essere che lei sia particolarmente sensibile; in questo caso deve avvertire il medico, il quale inizierà con dosaggi più bassi e aumentando più lentamente. Ci metterà più tempo ma arriverà a destinazione.
Auguri.
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Utente
ma non esiste una strada per guarire senza medicinali? perché ho letto migliaglia di persone che cambiano nel corso di 10-15 anni anche decine di medicinali per gli stessi problemi, molti non risolvono e hanno dipendenza da questi farmaci. Per esempio questi integratori che sto prendendo non possono essere utili ?? perche 2 anni e mezzo di psicoterapia da professionista privato non ho risolto nulla?? anzi all’ultimo addirittura sembrava si volesse liberare di me dicendomi di lasciare il lavoro e andare a vivere all’estero e cercarmene un altro non conoscendo minimamente le lingue e avendo questi problemi. Sopratutto vorrei avere una strada agonistica con l’equitazione e mi ci vuole molto equilibrio e lucidità e questi farmaci non me lo permetterebbero. Sono 11 anni che consulto neurologi, psichiatri e psicologi. Qualè la soluzione e la strada da prendere psicoterapia di che tipo o solo farmaci? mi scusi per tutte queste domande ma sono veramente stanco ho una vita molto limitata e non ho più una vita sociale al di fuori del lavoro e amici/conoscenti che si contano su una mano. Non riesco ad espormi per paura di avere sintomi e poi nei centri commerciali un disastro proprio.
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Utente
con l’efexor sono stato abbastanza bene ma avevo problemi sessuali con un forte calo del desiderio che mi comprometteva molto il rapporto di coppia e sopratutto non ricordavo mai nulla nemmeno cose importanti di lavoro, appuntamento o semplici cose a distanza di 5 minuti inoltre mi alzava la pressione anche se la tenevo sotto controllo con betabloccanti. Preciso che le cure sotto controllo le ho fatte come già scritto per almeno 2 anni consecutivi e quindi ero consapevole che non sarei guarito in tempo reale o a distanza di poche settimane. Quindi dovrei iniziare di nuovo un percorso farmacologico che superi quindi i 2 anni inevitabilmente?? e tenermi i problemi dei farmaci che si sa sopratutto nella sfera sessuale non esiste un antidepressivo che non dia questo problema a medi dosaggi.
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Ho letto la sua storia, lunga e dolorosa.
Sono anni e anni che lotta e le è costato tanto, in termini emotivi ed economici.
Le propongo un punto di vista differente, che va contro l'istinto, che grida "non voglio più l'ansia", come è logico.
Finché continua a lottare contro l'ansia, a cercare di tenerla sotto controllo, come se puntellasse una porta, non può fare altro, non può vivere. L'ansia fa parte di lei, è come se volesse tenere fuori un braccio o una gamba, non può. La tachicardia e gli altri problemi fisici sono la conseguenza della liberazione di neurotrasmettitori dovuta all'emozione, quindi sono meccanismi riflessi fisiologici. Il suo corpo reagisce correttamente, anche se in un modo non utile per lei (e sgradevole, e doloroso). Una psicoterapia cognitiva può togliere l'eccesso di ansia, agendo sui pensieri che la provocano, tipo "non è giusto", "ma non finirà mai?" "potrei avere un infarto se il cuore batte troppo in fretta", ecc ecc.
Quindi il mio consiglio è: psicoterapia cognitiva, che non richiede anni di sedute.
La terapia farmacologica per abbassare il livello di ansia (non farla scomparire) è comunque indispensabile, e quella che sta seguendo ora non è sufficiente. Oggi ci sono farmaci antiansia che interferiscono meno con l'attività sex, ovviamente non ne parlo qui, ma può chiederlo alla sua specialista. A questo proposito il pensiero "dovrò assumere un farmaco che mi dà sgradevoli effetti collaterali per due anni" non è utile, perché la blocca in una brutta situazione nella quale non vuol stare, no?
Non pretendo che creda a quello che ho detto, solo che ci pensi un po'.
Sono anni e anni che lotta e le è costato tanto, in termini emotivi ed economici.
Le propongo un punto di vista differente, che va contro l'istinto, che grida "non voglio più l'ansia", come è logico.
Finché continua a lottare contro l'ansia, a cercare di tenerla sotto controllo, come se puntellasse una porta, non può fare altro, non può vivere. L'ansia fa parte di lei, è come se volesse tenere fuori un braccio o una gamba, non può. La tachicardia e gli altri problemi fisici sono la conseguenza della liberazione di neurotrasmettitori dovuta all'emozione, quindi sono meccanismi riflessi fisiologici. Il suo corpo reagisce correttamente, anche se in un modo non utile per lei (e sgradevole, e doloroso). Una psicoterapia cognitiva può togliere l'eccesso di ansia, agendo sui pensieri che la provocano, tipo "non è giusto", "ma non finirà mai?" "potrei avere un infarto se il cuore batte troppo in fretta", ecc ecc.
Quindi il mio consiglio è: psicoterapia cognitiva, che non richiede anni di sedute.
La terapia farmacologica per abbassare il livello di ansia (non farla scomparire) è comunque indispensabile, e quella che sta seguendo ora non è sufficiente. Oggi ci sono farmaci antiansia che interferiscono meno con l'attività sex, ovviamente non ne parlo qui, ma può chiederlo alla sua specialista. A questo proposito il pensiero "dovrò assumere un farmaco che mi dà sgradevoli effetti collaterali per due anni" non è utile, perché la blocca in una brutta situazione nella quale non vuol stare, no?
Non pretendo che creda a quello che ho detto, solo che ci pensi un po'.
Franca Scapellato
[#8]
Utente
la ringrazio per la risposta, ovviamente da moltissime risposte di dottori su questo sito a persone con problemi simili al mio mi danno modo di credere a quello che dice. Ho soltanto paura di tornare in terapia per anni e non risolvere nulla.. vorrei cambiare dottore ma in zona che mi può sembrare professionale ho trovato solo una psicologa che riguardo a medicinali non può far niente. E ovviamente non torno da dottori da cui sono stato precedentemente perché mi costano metà stipendio ogni mese. Vorrei capire come riesco a sapere se il professionista a cui mi rivolgerò usera la terapia Comportamentale che non necessita di anni ?? mi trovavo bene dalla dottoressa dove ho fatto 2 anni e mezzo ma andava a scavare troppo nel passato e mi voleva all’ultimo periodo stravolgere la vita come farmi lasciare la ragazza, lasciare il lavoro e andarmene all’estero all’avventura e mi sembra una cosa assurda sinceramente. Mi consiglia uno psichiatra che facccia psicoterapia o un psicologo?
[#9]
Stiamo parlando di una diagnosi che, se è quella di panico, richiede una terapia farmacologica standard.
La partenza "guarire senza medicinali" è più un sintomo dello stato ansioso che non una scelta ragionata del da farsi.
La partenza "guarire senza medicinali" è più un sintomo dello stato ansioso che non una scelta ragionata del da farsi.
[#10]
Utente
Salve, Dr. Pacini, cercavo una soluzione senza farmaci pesanti per non andare incontro a dipendenze e tutti gli effetti collaterali iniziali specialmente. Non è semplice ansia altrimenti non credo avrei tutti questi sintomi fisici, anche un tremolio costante interno per tutto il giorno e pressione alle tempie.. che non avevo specificato. Saprebbe consigliarmi un suo collega che riveve in zona Ostia Lido, Fiumicino, Casal paolocco perché online trovo solo psicologi. La ringrazio
[#11]
Farmaci pesanti... che sarebbero ?
Dipendenze...da che cosa, così in generale è solo espressione di diffidenza, non significa niente. Ed è falso, poiché di fatto sta assumendo un farmaco che la dà, intesa come assuefazione e anche come legame non terapeutico a volte.
Ripeto: mette avanti delle ragioni che non sono delle vere e proprie ragioni, ma espressioni di uno stato ansioso, così da andare verso le soluzioni peggiori per il suo problema, cioè quelle che le mettono meno ansia.
Dipendenze...da che cosa, così in generale è solo espressione di diffidenza, non significa niente. Ed è falso, poiché di fatto sta assumendo un farmaco che la dà, intesa come assuefazione e anche come legame non terapeutico a volte.
Ripeto: mette avanti delle ragioni che non sono delle vere e proprie ragioni, ma espressioni di uno stato ansioso, così da andare verso le soluzioni peggiori per il suo problema, cioè quelle che le mettono meno ansia.
[#12]
Utente
posso andare da un dottore per la terapia farmacologica e allo stesso tempo da un psicologo di terapia comportamentale? non ne trovo nessuno che faccia entrambe le cose. c’è bisogno di metterli in contatto tra di loro?
saprebbe consigliarmi qualcuno come specificato in precedenza nelle mie vicinanze? la ringrazio
saprebbe consigliarmi qualcuno come specificato in precedenza nelle mie vicinanze? la ringrazio
[#13]
Certamente può andare da uno psichiatra per i farmaci e da uno psicoterapeuta per la terapia cognitiva. Non occorre il professore costoso, è sufficiente un/una professionista seria e
facilmente reperibile in caso di necessità. All'inizio le visite di controllo per i farmaci sono più frequenti, tipo, poi si diradano.
Per la terapia cognitiva a Roma ci sono ottime scuole e anche nel nostro sito può trovare terapeuti che la praticano. Di solito le visite iniziali hanno frequenza settimanale, quando il paziente ha appreso le tecniche ci si vede una volta al mese e poi per sedute di richiamo.
facilmente reperibile in caso di necessità. All'inizio le visite di controllo per i farmaci sono più frequenti, tipo, poi si diradano.
Per la terapia cognitiva a Roma ci sono ottime scuole e anche nel nostro sito può trovare terapeuti che la praticano. Di solito le visite iniziali hanno frequenza settimanale, quando il paziente ha appreso le tecniche ci si vede una volta al mese e poi per sedute di richiamo.
[#14]
Gentile utente,
Può anche mettere insieme più interventi, ma per amor di semplicità, perché non inizia con una diagnosi e con quello indicato per il cuore di quella diagnosi, procedendo poi eventualmente a combinarne altri se indicato ?
Può anche mettere insieme più interventi, ma per amor di semplicità, perché non inizia con una diagnosi e con quello indicato per il cuore di quella diagnosi, procedendo poi eventualmente a combinarne altri se indicato ?
[#15]
Utente
rispondendo al dr pacini. Lei da chi mi consiglia di andare?
io vorrei andare da un neurologo/psichiatra e da un terapista comportamentale visto che vicino casa non ne ho che fanno entrambe le specializzazioni. La diagnosi credo sia sempre la stessa fatta da svariati specialisti ansia generalizzata con attacchi di panico, eritrofobia, ansia sociale e disturbi del sonno. Dove si sono aggiunti ora incubi violenti quasi tutti i giorni, lamenti notturni e tanto altro.
io vorrei andare da un neurologo/psichiatra e da un terapista comportamentale visto che vicino casa non ne ho che fanno entrambe le specializzazioni. La diagnosi credo sia sempre la stessa fatta da svariati specialisti ansia generalizzata con attacchi di panico, eritrofobia, ansia sociale e disturbi del sonno. Dove si sono aggiunti ora incubi violenti quasi tutti i giorni, lamenti notturni e tanto altro.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 4.8k visite dal 19/03/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.