Asl di competenza
Buongiorno,
sono il padre di un ragazzo di 20 anni a cui è stato diagnosticato un comportamento di tipo schizoide.
Dato che abbiamo avuto diversi problemi con la psichiatra della Asl di appartenenza, (con mia moglie) abbiamo cambiato il domicilio di nostro figlio in modo che ricadesse nella competenza di un'altra Asl. Presso la nuova Asl, però, ci hanno detto che in ambito psichiatrico l'utilizzo dei servizi non può essere fatto in base al semplice domicilio, come avviene per le altre prestazioni mediche, ma è necessario il cambio di residenza.
Volevo avere delucidazioni più precise su tale normativa e se quanto affermato è vero, dato che ne sono poco convinto.
Grazie
sono il padre di un ragazzo di 20 anni a cui è stato diagnosticato un comportamento di tipo schizoide.
Dato che abbiamo avuto diversi problemi con la psichiatra della Asl di appartenenza, (con mia moglie) abbiamo cambiato il domicilio di nostro figlio in modo che ricadesse nella competenza di un'altra Asl. Presso la nuova Asl, però, ci hanno detto che in ambito psichiatrico l'utilizzo dei servizi non può essere fatto in base al semplice domicilio, come avviene per le altre prestazioni mediche, ma è necessario il cambio di residenza.
Volevo avere delucidazioni più precise su tale normativa e se quanto affermato è vero, dato che ne sono poco convinto.
Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Questa è una prassi di massima, ma anche il domicilio dovrebbe essere sufficiente a fornire assistenza. Si immagini una persona che risiede in campania ma è domiciliata in lombardia: non dovrebbe ricevere assistenza?
La questione "residenza" sussiste perchè i servizi territoriali di salute mentale hanno la necessità di seguire da vicino i propri pazienti e da qui scaturisce il fatto che si prendono in carico pazienti con la residenza nello stesso territorio di appartenenza. Se il paziente ha il proprio domicilio abituale in un dato territorio dovrebbe poter ricevere assistenza in quello stesso territorio, senza dover necessariamente cambiare la propria residenza. Una prassi (non legge) che esiste per garantire una migliore e più "vicina" assistenza, non dovrebbe diventare un ostacolo burocratico per non fornire affatto assistenza.
D'altra parte è anche necessario dire che cambiare il domicilio a seconda se si vada d'accordo o meno con uno specialista territoriale non dovrebbe considerarsi come la giusta soluzione. In genere in un determinato servizio lavorano diversi medici per cui si può cercare di cambiare specialista di riferimento, fornendo le adeguate motivazioni, con l'avallo del responsabile dello stesso servizio.
Cordiali saluti
La questione "residenza" sussiste perchè i servizi territoriali di salute mentale hanno la necessità di seguire da vicino i propri pazienti e da qui scaturisce il fatto che si prendono in carico pazienti con la residenza nello stesso territorio di appartenenza. Se il paziente ha il proprio domicilio abituale in un dato territorio dovrebbe poter ricevere assistenza in quello stesso territorio, senza dover necessariamente cambiare la propria residenza. Una prassi (non legge) che esiste per garantire una migliore e più "vicina" assistenza, non dovrebbe diventare un ostacolo burocratico per non fornire affatto assistenza.
D'altra parte è anche necessario dire che cambiare il domicilio a seconda se si vada d'accordo o meno con uno specialista territoriale non dovrebbe considerarsi come la giusta soluzione. In genere in un determinato servizio lavorano diversi medici per cui si può cercare di cambiare specialista di riferimento, fornendo le adeguate motivazioni, con l'avallo del responsabile dello stesso servizio.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 693 visite dal 15/03/2018.
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