Gli è stato diagnosticato il disturbo bipolare
Gentilissimi Dottori,
vi scrivo per avere un consiglio.
Grazie ad un programma di studio all'estero ad Agosto ho conosciuto un ragazzo che da subito mi è apparso interessante, abbiamo iniziato ad uscire costantemente insieme e poi da ottobre abbiamo iniziato la nostra relazione.
Sfortunatamente in seguito ad un ricovero in un ospedale psichiatrico durato 1 mese (tutto il mese di novembre) gli è stato diagnosticato il disturbo bipolare.
Lo so vi sembrerà strano ma io non mi sono minimamente accorta della mania... giustificavo tutti i suoi atteggiamenti a volte oserei dire particolari con il fattto che eravamo durante uno scambio di studio, che lui ha un anima da artista ecc..
Fortunatamente durante un periodo d vacanza è tornato a casa e i suoi genitori (la madre è neurologa) si è subito accorta del cambiamento del figlio e poi in seguito ad una brutta lite il ragazzo è stato portato con l'ambulanza all'ospedale.
Attualmente prende 2 pastiglie di stabilizzatori del'unore al giorno (litio)e fa un'ignezione ogni 2 settimane (non mi ricordo più di cosa, so solo che è un farmaco molto costoso circa 100 $ la confezione e che dovrà fare queste iniezioni per almeno 1 anno).
Ora la situazione si è complicata perchè lui è tonato a vivere nel suo paese d'origine per curarsi ma è da circa 3 settimane che è caduto nel baratro della depressione..nella prima settimana mi sno presa cura di lui in quanto ero ancora fisicamente vicina ma ora che abitiamo in 2 nazioni diverse non so più cosa fare.
Non so cosa sia meglio per lui... avere una persona che lo ama seppure lontana (con tt i problemi della distanza) oppure lasciar perdere tutto... a volte non gli va neppure di parlarmi e quando lo fa è tristissimo continua a ripertemi che non ha futuro, che nella vita ha sbagliato tutto..
Io vorrei il meglio per lui...in una delle ultime conversazioni mi ha detto che non possiamo essere che amici e se devo essere sincera anche a livello sessuale non mi desiderava più... non so sono veramente confusa..
vorrei capire se la depressione può far dire cose che "non si pensano veramente" e poi vorrei capire quanto dura in media la depressione.
Oggi è andato dal suo medico che gli ha prescritto dei medicinali antidepressivi ma gli ha detto che prenderli o meno era una sua scelta... mi ha chiesto un consiglio.. cosa gli dovrei dire?
SPero di essere stata chiara, ma in ogni caso sono disponibilissima a ulteriori chiarimenti.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi auguro buon 2009
vi scrivo per avere un consiglio.
Grazie ad un programma di studio all'estero ad Agosto ho conosciuto un ragazzo che da subito mi è apparso interessante, abbiamo iniziato ad uscire costantemente insieme e poi da ottobre abbiamo iniziato la nostra relazione.
Sfortunatamente in seguito ad un ricovero in un ospedale psichiatrico durato 1 mese (tutto il mese di novembre) gli è stato diagnosticato il disturbo bipolare.
Lo so vi sembrerà strano ma io non mi sono minimamente accorta della mania... giustificavo tutti i suoi atteggiamenti a volte oserei dire particolari con il fattto che eravamo durante uno scambio di studio, che lui ha un anima da artista ecc..
Fortunatamente durante un periodo d vacanza è tornato a casa e i suoi genitori (la madre è neurologa) si è subito accorta del cambiamento del figlio e poi in seguito ad una brutta lite il ragazzo è stato portato con l'ambulanza all'ospedale.
Attualmente prende 2 pastiglie di stabilizzatori del'unore al giorno (litio)e fa un'ignezione ogni 2 settimane (non mi ricordo più di cosa, so solo che è un farmaco molto costoso circa 100 $ la confezione e che dovrà fare queste iniezioni per almeno 1 anno).
Ora la situazione si è complicata perchè lui è tonato a vivere nel suo paese d'origine per curarsi ma è da circa 3 settimane che è caduto nel baratro della depressione..nella prima settimana mi sno presa cura di lui in quanto ero ancora fisicamente vicina ma ora che abitiamo in 2 nazioni diverse non so più cosa fare.
Non so cosa sia meglio per lui... avere una persona che lo ama seppure lontana (con tt i problemi della distanza) oppure lasciar perdere tutto... a volte non gli va neppure di parlarmi e quando lo fa è tristissimo continua a ripertemi che non ha futuro, che nella vita ha sbagliato tutto..
Io vorrei il meglio per lui...in una delle ultime conversazioni mi ha detto che non possiamo essere che amici e se devo essere sincera anche a livello sessuale non mi desiderava più... non so sono veramente confusa..
vorrei capire se la depressione può far dire cose che "non si pensano veramente" e poi vorrei capire quanto dura in media la depressione.
Oggi è andato dal suo medico che gli ha prescritto dei medicinali antidepressivi ma gli ha detto che prenderli o meno era una sua scelta... mi ha chiesto un consiglio.. cosa gli dovrei dire?
SPero di essere stata chiara, ma in ogni caso sono disponibilissima a ulteriori chiarimenti.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi auguro buon 2009
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Gentile signora,
il disturbo bipolare di tipo I (se di questo si tratta) è caratterizzato dall'alternarsi di epsiodi maniacali (in cui spesso avvengono i rivoveri) ed episodi depressivi, con intervalli liberi da malattia di durata variabile. Il disturbo può essere fortemente invalidante, oppure raggiungere un compenso abbastanza stabile se adeguatamente trattato. Quello che lei ci chiede su una persona che non solo non conosciamo noi, ma dalla quale anche lei è tuttora lontanissima, non può avere qui una risposta. Inoltre le sue domande, pienamente comprensibili dal punto di vista emotivo, riguardano la sua sfera personale e delle sue scelte di vita, pertanto sarebbe scorretto darle delle risposte o dei consigli in questa sede. Mi sento solo di invitarla a riflettere su questa situazione, come del resto sta già facendo, augurandole il meglio.
Cordiali saluti
il disturbo bipolare di tipo I (se di questo si tratta) è caratterizzato dall'alternarsi di epsiodi maniacali (in cui spesso avvengono i rivoveri) ed episodi depressivi, con intervalli liberi da malattia di durata variabile. Il disturbo può essere fortemente invalidante, oppure raggiungere un compenso abbastanza stabile se adeguatamente trattato. Quello che lei ci chiede su una persona che non solo non conosciamo noi, ma dalla quale anche lei è tuttora lontanissima, non può avere qui una risposta. Inoltre le sue domande, pienamente comprensibili dal punto di vista emotivo, riguardano la sua sfera personale e delle sue scelte di vita, pertanto sarebbe scorretto darle delle risposte o dei consigli in questa sede. Mi sento solo di invitarla a riflettere su questa situazione, come del resto sta già facendo, augurandole il meglio.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 02/01/2009.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
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