Insonnia cronica periodo pre-esami universitari
Buongiorno, vorrei chiedere un consulto in merito ad un disagio che mi affligge ormai da un anno: l'insonnia pre-esame. Sono una studentessa ormai fuori corso da un anno, a cui mancano ancora 8 esami da terminare. Nonostante gli esami non siano pochi, ho il desiderio di concludere gli studi. L' esperienza è iniziata veramente con il piede sbagliato (per varie ragioni) e ho realizzato di dovermi rimboccare le maniche troppo tardi. Complice della mia insoddisfazione c'è stato anche un ambiente universitario davvero poco affine al mio modo di essere. Il punto è che quando mi metto a studiare seriamente gli esami vanno anche molto bene, ma questo spesso accade dopo che abbia rimandato l'esame diverse volte, perché impreparata. Sento di dover combattere costantemente contro una mia reale incapacità di gestire il mio tempo da sola e questo mi frustra profondamente. I corsi li ho frequentati tutti per obbligo di firma, ma questo quasi mai mi è stato utile, dal momento che mi son sempre ritrovata a dover dare ancora esami degli anni precedenti! Gli esami sono chiaramente molto pesanti e lunghi. Diciamo che sento lontanissimi i tempi del liceo in cui riuscivo ad ottenere il massimo facendo il minimo! Il fatto di essere fuori corso mi ha inoltre portato a dire diverse bugie ad amici e parenti, il che ha alimentato questo circuito ansiogeno. Non mi ritengo una ragazza ansiosa di mio, al contrario penso di essere serena, un po' ritardataria, anche se precisa in quel che faccio. Mi chiedo quanto l'ambiente spiacevole e la corsa contro il tempo possano aver realmente influito sul mio rendimento. Non ho mai avuto problemi a studiare prima dell'Università e di questo ne soffro molto. Prima la scuola era sempre un motivo di vanto, ora lo è di vergogna. Questo malessere ora sta sfociando in un ansia che non mi permette di dormire anche fino a tarda mattina, sconvolgendo completamente il mio ciclo circadiano. Mi sento come se vivessi chiusa in una gabbia, che mi sono costruita da sola. Provo sempre meno piacere a vedere i miei amici e tendo ad evitare discorsi riguardanti l'università. Giustifico il mio non far nulla dicendo che "devo studiare", anche se poi lo studio è concentrato solo in alcuni periodi. L'unica persona con cui mi sento libera di parlare è il mio ragazzo. E quando litigo con lui mi sento, ancor di più, cadere in una voragine. Sto cercando di razionalizzare il più possibile questo brutto momento e sono certa che non durerà per sempre, ma nel frattempo l'insonnia riduce la qualità della mia vita, le mie potenzialità di apprendimento e mi esaspera. Prendo, prima di coricarmi, una compressa di pineans + una da 125mg di valeriana, ma è come se bevessi acqua! Non ho mai assunto benzodiazepine, nella paura di compromettere lo studio del "giorno" seguente. E sono anche profondamente convinta che il problema non vada risolto usando ansiolitici, se non occasionalmente. Che approccio potrei adottare per sfruttare al meglio il tempo e le mie emozioni?
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Un trattamento di questo genere è da considerarsi inefficace in evidenza di una necessità di uso di una terapia per i suoi sintomi.
Per cui o viene stabilita una terapia corretta oppure non ci può essere soluzione a questo tipo di sintomi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 25/02/2018.
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