Per favore aiutatemi a capire.

buonasera,
volevo chiedere una vostra opinione in merito alla mia esperienza personale.
tutto ebbe inizio circa due mesi fa, mi trovavo in un locale quando ho avvertito una sensazione simile allo svenimento ovvero, vista offuscata, orecchie ovattate, e senso di debolezza nei arti inferiori (era il mio1 giorno di ciclo),i sintomi sono durati 10 minuti, e passati da soli, quando sono tornata a casa stavo bene, avevo solo una lieve sensazione di nausea.
il giorno seguente, avverto un forte mal di testa accompagnato nuovamente da nausea e aumento della pressione cardiaca, e flash visivi, il tutto durerà e sparirà da solo nel arco di 72 ore.
Mi sottopongo a controlli, come analisi del sangue, risonanza magnetica al encefalo e giungo a conclusione con il neurologo che si tratta di emicrania con aurea,di tipo ereditario mia madre ha questa patologia.
il mese scorso mi trasferisco nella mia odierna città dove inizio il mio percorso di studi, e conduco una vita normale,esco,lavoro,studio e non ho alcun problema di insonnia,dormo tutte le notti circa 8 ore. mi reco a questo punto dal mio nuovo medico curante perchè mi serviva la ricetta per rizaliv, il dottore invece di prescrivermi il farmaco per l'emicrania, mi dice che il mio episodio era legato a un attacco di panico minore,e mi dice che c'è bisogno di iniziare una terapia ,così mi prescrive:
- paroxetina 10 mg
-xanax 0.50 prima di coricarmi solo per 15 giorni,dopo avrei proseguito con la sola paroxetina.
nei primi giorni di trattamento avverto un forte vuoto di memoria,ovvero faccio fatica a ricordarmi quello che studio, così mi rivolgo di nuovo al medico, che mi dice di proseguire nella terapia, e che la mia emicrania era dovuta a uno stato ansioso, premetto che io non ho mai avuto altri episodi di svenimento ormai da due mesi.
dopo esattamente 23 giorni di trattamento con la solo paroxetina a dose di 10 mg io sto completamente bene,così torno nuovamente dal medico che mi dice che sto bene proprio perchè assumo la paroxetina.
abitando da sola, e frequentando altri studenti tra cui alcuni di medicina su loro consiglio, decido di rivolgermi a uno psichiatra, il quale mi indirizza a sospendere immediatamente il trattamento con la paroxetina in quanto io sicuramente non soffro di disturbi di ansia, sostenendo inoltre che un trattamento a 10 mg di paroxetina per 23 è del tutto inefficace e dunque inutile secondo lui inoltr è molto remoto che io stia bene per via la paroxetina, sembrerebbe piuttosto inesistente il problema di fondo,ovvero di attacchi di panico.
in conclusione,mi scuso per la divulgazione del racconto,e vi chiedo gentilmente una vostra opinione; il mio problema potrebbe davvero essere strato un problema se pur isolato di attacco di panico minore? o piuttosto una problematica legata al ciclo o all'emicrania come sostiene il neurologo? 2) 10 mg per 20 giorni di paroxetina sono davvero inefficaci? 3)è opportuno per me seguire le indicazioni della mia psichiatra o del medico?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sembrerebbe che possa aver avuto un'aura emicranica.

Se l'episodio era singolo non c'era motivo di iniziare un trattamento.

Dr. F. S. Ruggiero

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