Derelizzazione,depersonalizzazzione,depressione.aiuto
Salve sono un ragazzo di 24 anni che ha sempre praticato attività fisica e prima del 22 novembre 2006 una vita normale e serena. A settembre 2006 A fine settembre accuso parestesie alla mano,che si irradiano alle labbra,palato,metà viso,fino a sfociare in una cefalea fortissima sopra l’occhio opposto al lato delle parestesie. Dopo infiniti controlli neurologici(tutti negativi),gastroenterici e altro,scopro di esser celiaco,con totale atrofia dei villi,ipertrofia delle cripte. Con l’inizio della dieta senza glutine a fine novembre 2006, paradossalmente, perdo peso mi sento un senso di chiusura al petto e all’esofago,senso di vomito,nausea con capogiri,spossatezza e tanti fastidi simili a una esofagite da reflusso che mi fanno stare malissimo.Ma scopro ben presto che non hanno nulla a che vedere con disturbi gastrointestinali. Inoltre sono costretto a subire un intervento all’occhio per distacco di retina, ho dolori alla schiena e al collo e scopro di avere una piccola ernia alla cervicale. Inoltre gli episodi di emicrania(?)con le parestesie si ripetono soprattutto nei cambi di stagione. A distanza di un anno eseguo i controlli ematici per la celiachia e endoscopia digestiva in cui si evidenza come i primi sono ancora molto elevati(antigliadine) e come vi sia ancora una totale atrofia dei villi e ipertrofia dei villi con gradi C, ossia l’ultimo. Dopo infinite visite, mi reco da una dottoressa che mi dice chiaramente che nella mia dieta vi sono importanti contaminazioni (soprattutto quando mi reco nei ristoranti),che ritiene che i disturbi a livello psicologico sono dovuti sostanzialmente al non star bene fisicamente e all’essere provato emotivamente,in poche parole fa terrorismo.Il motivo per cui scrivo è questo:assieme alla celiachia,sono iniziati dei disturbi che mi hanno spinto a recarmi da uno psicologo-psichiatra amico di famiglia: assieme alle parestesie si associavano attacchi di panico, avevo ansia continua durante tutto il giorno e vari sintomi a livello psicologico che il medico definì lieve depressione dovuta allo stress cui sono sottoposto per tutte le disavventure a livello fisico subite e al cambio repentino di abitudini alimentari e di vita a causa della dieta senza glutine. Ho assunto ogni tipo di farmaco antidepressivo,ma senza alcun riscontro,l'unica cosa che sono riuscito a placare sono stati gli attacchi di panico e da circa un mese ho cambiato psicologo,non avendo avuto alcun beneficio con il precedente. Restano i disturbi a livello psicologico che sono pressanti, mi impediscono di vivere serenamente come poco più di un anno fa e in particolare avverto già al mattino, appena sveglio, un magone costante, come se fossi alla ricerca di qualcosa che non va nella mia salute, uno stordimento e una mancanza di concentrazione più accentuata in alcuni frangenti della giornata in particolare la sera, domande continue che mi pongo su chi sono, su cosa sto facendo,su dove mi trovo e sulle persone che ho accanto che identifico come estranei anche se sono i miei familiari,la sensazione di parlare con frasi senza senso e inoltre il pensare che ciò che mi è capitato(celiachia)è irreale,mi sembra ancora assurdo che io mangi cibi diversi dal normale.Sono sintomi continui, che avverto anche quando esco con amici!Inoltre avverto apatia,se non sono costretto a far qualcosa preferisco stare a letto con gli occhi chiusi,sono tartassato da pensieri stranissimi che si riconducono tutti a una depersonalizzazione e derealizzazione,in quanto mi sento un automa,un pilota che guida il proprio corpo senza avvertire emozioni,che non riconosce i propri ambienti o i propri cari,la propria ragazza,che ha perso l'abitudine a vivere.Mi sento senza forze,sia nell'attività lavorativa(sto costruendo un agriturismo e mi sembra tutto irreale,di non farcela,di non essere più capace di gestirlo). Potrei continuare a elencare altri,infiniti,sintomi.Devo cominciare la bioenergia,credete possa servirmi?Sto piano piano perdendo la speranza,sopravvivo e non vivo, con immense sofferenza. Cosa mi consigliate di fare?
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Gentile utente,
così a prima impressione sembra una sindrome depressiva, non chiaramente una disturbo da derealizzazione. Nella depressione c'è quella che si chiama depersonalizzazione affettiva, e sono possibili sintomi di derealizzazione.
Sugli antidepressivi, purtroppo esiste un problema di assorbimento intestinale che potrebbe averli resi inefficaci perché di fatto non erano molto assorbiti.
Sarebbe necessario conoscere i tipi di farmaci usati, le dosi e le formulazioni per poter dire se è una forma "resistente" o meno.
così a prima impressione sembra una sindrome depressiva, non chiaramente una disturbo da derealizzazione. Nella depressione c'è quella che si chiama depersonalizzazione affettiva, e sono possibili sintomi di derealizzazione.
Sugli antidepressivi, purtroppo esiste un problema di assorbimento intestinale che potrebbe averli resi inefficaci perché di fatto non erano molto assorbiti.
Sarebbe necessario conoscere i tipi di farmaci usati, le dosi e le formulazioni per poter dire se è una forma "resistente" o meno.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
ci risiamo, sostanzialmente non e' cambiato molto dalle sue richieste di consulto.
Dopo sei mesi riposta la stessa richiesta con le stesse domande.
Gia' le e' stato risposto che sarebbe il caso di rivolgersi direttamente ad uno psichiatra se davvero vuole portare a soluzione la sua condizione.
Pare molto evidente che periodicamente da un anno posta in questo sito, non mi sembra invece che stia attuando realmente delle soluzioni opportune.
Cominci con il farsi visitare da uno psichiatra che non sia amico di famiglia.
ci risiamo, sostanzialmente non e' cambiato molto dalle sue richieste di consulto.
Dopo sei mesi riposta la stessa richiesta con le stesse domande.
Gia' le e' stato risposto che sarebbe il caso di rivolgersi direttamente ad uno psichiatra se davvero vuole portare a soluzione la sua condizione.
Pare molto evidente che periodicamente da un anno posta in questo sito, non mi sembra invece che stia attuando realmente delle soluzioni opportune.
Cominci con il farsi visitare da uno psichiatra che non sia amico di famiglia.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Utente
Grazie dottori per la vostra risposta. Ho cambiato psichiatra,adesso inizierò con psicoterapia e bioenergia. é la strada giusta secondo voi?Ho usato tantissimi antidepressivi:anafranil,sereupin,deniban e altri che non ricordo esattamente. Adesso faccio una compressa da 75 mg di efexor,con risultati inutili,i sintomi continuano.Sono davvero demotivato...
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Utente
La diagnosi dello psichiatra-psicologo precedente è che soffro di derealizzazione e depersonalizzazione,con il nuovo psicologo mi sono visto soltanto una volta e mi ha consigliato di fare,intanto,degli escercizi,in attesa di vederci.Il mio problema,oltre a quelli su elencati,è che penso e ripenso alla mia situazione,in qualche misura mi provoco questa sensazione che ho,di derealizzazione,oltre a patire costantemente la depressione.Mi sembra davvero di essere in un tunnel senza uscita,scatenato dalla diagnosi di celiachia,ed è da allora che sopravvivo soltanto...
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Gentile Utente, dal suo post appaiono evidenti due fattori: 1)una oggettiva patologia cronica ( la celiachia), che comunque oggi si può curare con successo; 2) una condizione di sofferenza psichica che si "ingrana" con la patologia cronica portando lo stato di sofferenza a livelli "asintotici" . Ora, da quanto si legge, sembra che la diagnosi di partenza andrebbe rivista, in quanto si vedono un paio di passaggi poco chiari- Quindi come primo step andrebbe riformulata la diagnosi. Lo psicologo che prescrive esercizi respiratori per cercare di sedare l'ansia, dà l'impressione di non aver tutti gli strumenti per inquadrare bene il problema.
cordiali saluti
cordiali saluti
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.5k visite dal 31/12/2008.
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