Suggerimento

Buona sera dottori.
Sono un ragazzo di 33 anni che da 6 anni combatte con delle sindrome ansioso depressiva.
L'andamento è altalenante e dopo tante cure sia farmacologiche che psicoterapeutiche sono davvero molto stanco e frustrato.
In questi sei anni sono riuscito comunque a portare avanti la mia vita sposandomi e avendo una figlia di 3 anni. Lavoro e non ho grossi problemi stressogeni.
Ho cambiato vari psicoterapeuti e vari psichiatri e ho sempre seguito alla lettera i loro consigli e le loro cure.
Sono passati 6 anni ma vi posso dire che nessuno di loro mi abbia dato una DIAGNOSI PRECISA su ciò che rende la qualità della mia vita così scadente.
Attualmente sono in cura con Zoloft da 100mg ma ciò non importa se per voi è poco...lo.so che è una dose minima ma io in passato ho preso di tutto senza mai riuscire a stare meglio allora con il mio vecchio psichiatra decidemmo (un Po sconfitti) di andare "a filo di gas" cercando di trovare nella lista dei medicinali che ancora non avevo preso un antidepressivo da prendere a dosaggio moderato e senza tentare altri abbinamenti che in passato non avevano fatto nessun effetto su di me anzi avevano creato solo altri problemi da effetto collaterali.
Anche la psicoterapia fatta parlava di bassa autostima dovuta a un papà poco vicino emotivamente e parlava di colpe mie per non sapere accettate l'ansia ma.cercare di combatterla in tutti i modi possibili.
Comunque per farvela lunga ogni volta che sono andato in psicoterapia dopo circa un anno di non miglioramenti sembravo un topo su una ruota....mi dicevano tante belle cose ovvie ma io proprio non riuscivo a stare meglio. Gli.psicoterapeuti mi hanno sempre detto il.mio.era un problema di ansia da non curare con i farmaci mentre per gli psichiatri il contrario anzi che soffrivo proprio di depressione.
La questione è che io continuo la mia vita di sempre ma ho un ansia cronica che mi fa vivere male. Dolori al petto e allo stomaco mi accompagnano da tempi lunghissimi, pensieri rinuginativi di questa.mia situazione che sembra non evolversi mai, mi sento spesso triste e impotente rispetto a questa situazione più grande di me.
Mi faccio forza e ogni mattina con un grosso sforzo mi alzo.per andare a lavoro.
Se oggi andassi da un nuovo psichiatra mi farebbe quello che hanno fatto gli altri psichiatri( prendono la mia cartella clinica, fanno il conto dei farmaci che non ho preso e dicono "prova con questo") ma perché dovrei prenderlo quando gli altri 20 che ho usato non sono serviti a niente?
Abbiamo usato anche stabilizzatori degli.umori e antipsicotici come.il.seroquel .
Niente da fare.
Sono molto lucido in questo mia richiesta.
Secondo voi cosa devo fare, mi devo accontentare così o devo provare ancora?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
I farmaci provati sono stati tutti inutili o tolti prima che si potesse stabilire servivano, perché stava male o le sembrava di non tollerarli, o non li tollerava proprio etc ?

Come mai, a fronte di questa difficoltà di trovare una cura, non si è mai fatto riferimento ad una categoria diagnostica, giusto per evitare di provare "a caso" i medicinali ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Salve dottor Pacini e grazie mille per avermi risposto.
Cercherò di essere il più breve ed esaustivo possibile.
Intanto le dico che sono sempre stato seguito da uno specialista in psichiatria ogni qualvolta ho avuto a che fare con i farmaci.
Ci sono stati farmaci che non ho proprio tollerato (Remereron, Fevarin, Cipralex , Mutabon Mite), altri farmaci che non hanno funzionato e basta ( Surmontil, Lyrica, Daparox, Wellbutrin, Carbolithium, Modalina)e altri farmaci che hanno avuto un effetto durato solo un paio di mesi (Efexor, Cymbalta, Anafranil, Zoloft, Lamictal)...insomma un bel casino.
Prendo ininterrottamente il Tavor da 6 anni (2.5mg al dì) e ormai ne sono completamente dipendente.
Che cosa intende a far caso ad una categoria diagnostica?
Ho avuto molteplici diagnosi dagli psichiatri(Depressione endogena, Depressione resistente ai farmaci, Ansia generalizzata, Ansia Depressiva, Depressione Reattiva)
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Le terapie in effetti coprono vari ambiti, dalla depressione al disturbo bipolare minore ai disturbi d'ansia resistenti.
Andrebbe precisata la diagnosi, alcune che riferisce sono chiare, altre sono dei modi di dire generici.
Andrebbero anche riviste le dosi a cui ha provato i farmaci.
[#4]
Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
Dottor Pacini grazie per aver risposto.
In fondo, visti i risultati né io né i medici che mi hanno avuto in cura ci hanno capito niente, figuriamoci lei da una mail.
Provo io a dire la mia. Soffro di un ansia generalizzata cronica che talvolta al minimo stress esterno mi fa cadere in depressione.
Visto che ora mi.sono.convinto che la psicoterapia non faccia per me (non ho fobie ne problemi in famiglia , ne a socializzare, ne traumi infantili ne Niente da elaborare del passato), ho due soluzioni...o continuare con questi 100mg di Zoloft ma vivere una vita con una qualità mediocre oppure riprovare con una nuova cura con il serio pericolo.di stare altri.anni a perdere tempo e denaro visto.in passato.risultati.
Se proprio non devo stare bene non è meglio stare con i ricettori liberi? Vi elenco gli effetti collaterali che ho avuto in passato con i farmaci (impotenza, nausea e vomito, capogiri, bocca secca, transaminasi alte, sonnolenza, peggioramento del mio stato precedente).
Quindi meglio vivere come.adesso trascinamdomi o farmi il segno della croce e andare da uno psichiatra ?
Tanto già lo so...mi daranno uno dei pochi farmaci che non ho.preso il brillentix, nuovo antidepressivo che fa miracoli!!!!!!
Magari abbinato ad uno antipsicotico o stabilizzatore dell'umore.
Mi scusi dottore Voglio denigrare il.lavoro di nessuno, sarei disposto a prendere tutte le.medicine del.mondo per stare bene ma purtroppo le cose non cambiano e la paura di continuare a vivere così mi toglie il.respiro.
Cosa devo fare?
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