Terapia che fa per me, esiste?
Nei mesi scorsi ho fatto tante domande, ne sono consapevole, è che non riesco ad accettare questo mio stato, non ci riesco, ho bisogno di uscirne a qualsiasi costo e sto cercando di fare tutto per riuscirci.
Come già raccontai in passato, ho fin dalla nascita una forte propensione a somatizzare le emozioni, sentire addosso come un macigno ogni emozione che provo, anche moderate, trascinandomi in uno stato in cui sono totalmente annullato, bloccato, come una zattera nel bel mezzo di una tempesta nell’Atlantico.
A quanto i vari psichiatri mi hanno detto, soffro di ansia, attacchi di panico (rari), e disturbo di personalità ossessivo compulsivo.
Chiarisco una cosa: sono una persona che difficilmente prova paura per qualcosa all’esterno, anzi io ho il sogno di formare una band e suonare dal vivo (studio musica), avere un lavoro in cui servano capacità e responsabilità, viaggiare, essere indipendente, proteggere le persone che amo. E nulla di questo mi fa paura, anzi sono miei obiettivi.
Quello che mi fa paura è che i sintomi mi blocchino (come puntualmente succede) e quindi io non riesca a combinare nulla nella mia vita perché oggettivamente è un handicap, con questi sintomi avere quegli obiettivi sarebbe come chiedere a uno sulla sedia a rotelle di giocare a calcio.
E chiarisco: è una paura reale perché succede sempre.
Quello di cui ho bisogno è di restare me stesso nonostante le emozioni negative, senza blocchi, senza lo stomaco che si divora, senza la gola che si chiude e non mi permette di parlare, senza gli attacchi di panico, senza i tremori e la tensione estrema su tutto il corpo.
Mercoledì andrò un’altra volta dallo psichiatra dopo tanto tempo, finora ho preso 10 gocce di Entact che diedero dei risultati ottimi per quanto riguarda le emozioni moderate, ma in situazioni più critiche e pesanti per me l’ansia torna lo stesso.
Quello che voglio chiedergli è di giocarci il tutto per tutto, perché se riesco ad annullare l’insorgenza dei sintomi allora vivrò una vita piena e mi lancerò verso i miei obiettivi di vita.
Se non ci riusciremo, ahimè dovrò vivere una vita in difesa, tra i confini della mia zona di comfort, e questo mi distrugge.
Ma la domanda che voglio porvi, e che porrò anche allo psichiatra mercoledì, è: nella psichiatria, ad oggi, è possibile con una terapia farmacologica eliminare completamente l’insorgenza di sintomi psicosomatici? È possibile? O è qualcosa di utopico?
Non vi sto chiedendo la terapia, è una domanda generale, secca, e ho bisogno di sapere la risposta per essere preparato.
Grazie!
Come già raccontai in passato, ho fin dalla nascita una forte propensione a somatizzare le emozioni, sentire addosso come un macigno ogni emozione che provo, anche moderate, trascinandomi in uno stato in cui sono totalmente annullato, bloccato, come una zattera nel bel mezzo di una tempesta nell’Atlantico.
A quanto i vari psichiatri mi hanno detto, soffro di ansia, attacchi di panico (rari), e disturbo di personalità ossessivo compulsivo.
Chiarisco una cosa: sono una persona che difficilmente prova paura per qualcosa all’esterno, anzi io ho il sogno di formare una band e suonare dal vivo (studio musica), avere un lavoro in cui servano capacità e responsabilità, viaggiare, essere indipendente, proteggere le persone che amo. E nulla di questo mi fa paura, anzi sono miei obiettivi.
Quello che mi fa paura è che i sintomi mi blocchino (come puntualmente succede) e quindi io non riesca a combinare nulla nella mia vita perché oggettivamente è un handicap, con questi sintomi avere quegli obiettivi sarebbe come chiedere a uno sulla sedia a rotelle di giocare a calcio.
E chiarisco: è una paura reale perché succede sempre.
Quello di cui ho bisogno è di restare me stesso nonostante le emozioni negative, senza blocchi, senza lo stomaco che si divora, senza la gola che si chiude e non mi permette di parlare, senza gli attacchi di panico, senza i tremori e la tensione estrema su tutto il corpo.
Mercoledì andrò un’altra volta dallo psichiatra dopo tanto tempo, finora ho preso 10 gocce di Entact che diedero dei risultati ottimi per quanto riguarda le emozioni moderate, ma in situazioni più critiche e pesanti per me l’ansia torna lo stesso.
Quello che voglio chiedergli è di giocarci il tutto per tutto, perché se riesco ad annullare l’insorgenza dei sintomi allora vivrò una vita piena e mi lancerò verso i miei obiettivi di vita.
Se non ci riusciremo, ahimè dovrò vivere una vita in difesa, tra i confini della mia zona di comfort, e questo mi distrugge.
Ma la domanda che voglio porvi, e che porrò anche allo psichiatra mercoledì, è: nella psichiatria, ad oggi, è possibile con una terapia farmacologica eliminare completamente l’insorgenza di sintomi psicosomatici? È possibile? O è qualcosa di utopico?
Non vi sto chiedendo la terapia, è una domanda generale, secca, e ho bisogno di sapere la risposta per essere preparato.
Grazie!
[#1]
Alla domanda
"nella psichiatria, ad oggi, è possibile con una terapia farmacologica eliminare completamente l’insorgenza di sintomi psicosomatici? È possibile? O è qualcosa di utopico?"
la risposta è:
SI'.
"nella psichiatria, ad oggi, è possibile con una terapia farmacologica eliminare completamente l’insorgenza di sintomi psicosomatici? È possibile? O è qualcosa di utopico?"
la risposta è:
SI'.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Davvero?? Grazie mille dottor Carbonetti, mi avete rassicurato!
Anche se mi rimane un dubbio, mica intendete terapie brevi di benzodiazepine?
Perché so che funzionano, ma lo psichiatra mi disse di prendere il Lexotan solo in momenti di estremo bisogno, perché crea dipendenza ma soprattutto tolleranza.
In effetti quando lo prendo sto bene, ma non può essere una terapia continuativa perché dopo un po’ smetterebbe di funzionare no?
Mi chiedo se sia possibile annullare l’insorgenza dei sintomi con una terapia da poter prendere a lungo termine o per sempre, senza che crei tolleranza...
In ogni caso, mercoledì andrò dallo psichiatra e, se vi fa piacere, scriverò cosa mi ha prescritto e, se volete, mi darete un’opinione. Spero di sì!
Grazie mille!
Anche se mi rimane un dubbio, mica intendete terapie brevi di benzodiazepine?
Perché so che funzionano, ma lo psichiatra mi disse di prendere il Lexotan solo in momenti di estremo bisogno, perché crea dipendenza ma soprattutto tolleranza.
In effetti quando lo prendo sto bene, ma non può essere una terapia continuativa perché dopo un po’ smetterebbe di funzionare no?
Mi chiedo se sia possibile annullare l’insorgenza dei sintomi con una terapia da poter prendere a lungo termine o per sempre, senza che crei tolleranza...
In ogni caso, mercoledì andrò dallo psichiatra e, se vi fa piacere, scriverò cosa mi ha prescritto e, se volete, mi darete un’opinione. Spero di sì!
Grazie mille!
[#4]
Utente
Rieccomi dottor Carbonetti!! E buon San Valentino!
Vi ricordate? L’ultima volta lasciammo che avrei dovuto riscrivervi per dirvi cosa mi avrebbe prescritto lo psichiatra.
Vi ricordo che soffro di ansia fin dalla nascita, e qualche attacco di panico da qualche anno, è chiarito che tutto questo deriva da una questione genetica, in quanto anche la mia famiglia materna, inclusa mia madre, ne hanno sofferto.
In particolare, il problema principale è che SOMATIZZO molto le emozioni, le emozioni mi collassano sul corpo fino a bloccarmi, in particolare con una fortissima tensione, una stretta allo stomaco e alla gola che non mi permettono di parlare.
Non sono spaventato dal mondo, anzi, ho tanti sogni e anche il progetto di formare una band visto che suono, per esibirmi dal vivo, ma i sintomi dell’ansia mi bloccano quando raggiungo una determinata soglia di stress.
Per 1 anno e mezzo fino ad ora ho preso 10 gocce di Entact al giorno, che hanno alzato la soglia di “insorgenza” dei sintomi, ma in situazioni più stressanti l’ansia e il panico si manifestano di nuovo con la stessa intensità.
Ho rispiegato tutto al dottore, e lui mi ha detto che il mio corpo, considerando che ho questo problema fin dalla nascita, ha assorbito questi sintomi, queste somatizzazioni fino a fare ripresentare con quotidianità come reazione agli stimoli stressanti, e così l’amigdala e la corteccia prefrontale avvertono questi sintomi come minacciosi e scoppia l’ansia, così tutto si ripete in loop (non sono le sue stesse parole precise, ma questo ho capito).
Ora il nostro obiettivo è di arrivare ad eliminare l’insorgenza dei sintomi in modo assoluto, anche a fronte di forti stress, per darmi la possibilità di fronteggiare questi stress, queste situazioni, anziché bloccarmi.
Così mi ha prescritto questo: CYMBALTA (Duloxetina), una compressa da 60mg al mattino dopo colazione.
Quindi un farmaco che agisce sia sulla Serotonina (come l’Entact), sia sulla Noradrenalina.
Dottore cosa ne dite? Questa terapia mi potrebbe assicurare un forte contrasto all’insorgenza di sintomi psicosomatici anche a fronte di forti stress?
Era un farmaco di questo tipo quello che pensavate l’altra volta?
Inoltre, aldilà dell’azione noradrenergica che sará nuova per me, riguardo quella serotoninergica, con 60mg, è più o meno efficace rispetto ad Entact (10 gocce)?
Se mi potete dare delucidazioni anche su eventuali effetti indesiderati la ringrazierei tantissimo!!
Grazie ancora e buona serata! :)
Vi ricordate? L’ultima volta lasciammo che avrei dovuto riscrivervi per dirvi cosa mi avrebbe prescritto lo psichiatra.
Vi ricordo che soffro di ansia fin dalla nascita, e qualche attacco di panico da qualche anno, è chiarito che tutto questo deriva da una questione genetica, in quanto anche la mia famiglia materna, inclusa mia madre, ne hanno sofferto.
In particolare, il problema principale è che SOMATIZZO molto le emozioni, le emozioni mi collassano sul corpo fino a bloccarmi, in particolare con una fortissima tensione, una stretta allo stomaco e alla gola che non mi permettono di parlare.
Non sono spaventato dal mondo, anzi, ho tanti sogni e anche il progetto di formare una band visto che suono, per esibirmi dal vivo, ma i sintomi dell’ansia mi bloccano quando raggiungo una determinata soglia di stress.
Per 1 anno e mezzo fino ad ora ho preso 10 gocce di Entact al giorno, che hanno alzato la soglia di “insorgenza” dei sintomi, ma in situazioni più stressanti l’ansia e il panico si manifestano di nuovo con la stessa intensità.
Ho rispiegato tutto al dottore, e lui mi ha detto che il mio corpo, considerando che ho questo problema fin dalla nascita, ha assorbito questi sintomi, queste somatizzazioni fino a fare ripresentare con quotidianità come reazione agli stimoli stressanti, e così l’amigdala e la corteccia prefrontale avvertono questi sintomi come minacciosi e scoppia l’ansia, così tutto si ripete in loop (non sono le sue stesse parole precise, ma questo ho capito).
Ora il nostro obiettivo è di arrivare ad eliminare l’insorgenza dei sintomi in modo assoluto, anche a fronte di forti stress, per darmi la possibilità di fronteggiare questi stress, queste situazioni, anziché bloccarmi.
Così mi ha prescritto questo: CYMBALTA (Duloxetina), una compressa da 60mg al mattino dopo colazione.
Quindi un farmaco che agisce sia sulla Serotonina (come l’Entact), sia sulla Noradrenalina.
Dottore cosa ne dite? Questa terapia mi potrebbe assicurare un forte contrasto all’insorgenza di sintomi psicosomatici anche a fronte di forti stress?
Era un farmaco di questo tipo quello che pensavate l’altra volta?
Inoltre, aldilà dell’azione noradrenergica che sará nuova per me, riguardo quella serotoninergica, con 60mg, è più o meno efficace rispetto ad Entact (10 gocce)?
Se mi potete dare delucidazioni anche su eventuali effetti indesiderati la ringrazierei tantissimo!!
Grazie ancora e buona serata! :)
[#6]
Utente
Scusate dottore, un’ultimissima domanda veloce: ho letto che il Cymbalta non si dovrebbe assumere insieme ad antibiotici a base di ciprofloxacina, io purtroppo proprio ora sto prendendo appunto il Ciproxin 500 per un’infezione, e dovrei finirlo verso i primi di Marzo.
Poi potrò prendere tranquillamente il Cymbalta? Oppure dovrò aspettare qualche giorno per far passare anche l’effetto copertura dell’antibiotico?
Grazie mille!
Poi potrò prendere tranquillamente il Cymbalta? Oppure dovrò aspettare qualche giorno per far passare anche l’effetto copertura dell’antibiotico?
Grazie mille!
[#8]
Utente
Dottore, scusate se rompo ancora ma devo togliermi questo dubbio e non ho la possibilità di chiederlo al mio psichiatra (dovrei rifare un altro appuntamento, e non vale la pena spendere cento per chiedergli una cosa di due secondi)...
L’Entact agiva sulla serotonina, e pure il Cymbalta lo fa, ok, ma in più agisce anche sulla noradrenalina.
Ma informandomi ho letto che la noradrenalina è la responsabile dei sintomi psicosomatici ed è uno stimolante, esatto contrario di sedativo, quindi, che senso ha andare ad aumentarmi i livelli di noradrenalina? Non c’è il rischio di crearmi ancora più agitazione?
(Ovviamente, non sto mettendo in dubbio ciò che ha detto il dottore, so che non è stupido, e sono io che ovviamente non sono informato, ma vorrei sapere con precisione cosa comporterà questo aumento di noradrenalina, è l’ultimo mio dubbio).
Riguardo l’antibiotico che farebbe contrasto, grazie lo stesso, so che non potete dare info così dettagliate, proverò a chiedere al medico generale (purtroppo non ho la possibilità di spendere di nuovo i soldi per la visita, a distanza di tre giorni...).
L’Entact agiva sulla serotonina, e pure il Cymbalta lo fa, ok, ma in più agisce anche sulla noradrenalina.
Ma informandomi ho letto che la noradrenalina è la responsabile dei sintomi psicosomatici ed è uno stimolante, esatto contrario di sedativo, quindi, che senso ha andare ad aumentarmi i livelli di noradrenalina? Non c’è il rischio di crearmi ancora più agitazione?
(Ovviamente, non sto mettendo in dubbio ciò che ha detto il dottore, so che non è stupido, e sono io che ovviamente non sono informato, ma vorrei sapere con precisione cosa comporterà questo aumento di noradrenalina, è l’ultimo mio dubbio).
Riguardo l’antibiotico che farebbe contrasto, grazie lo stesso, so che non potete dare info così dettagliate, proverò a chiedere al medico generale (purtroppo non ho la possibilità di spendere di nuovo i soldi per la visita, a distanza di tre giorni...).
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 08/02/2018.
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