Ottundimento , estraniazione,disillusione, tremore

Salve a tutti, Premetto che all'età di 6 anni ho avuto un Artrite R. infantile con interessamento poliarticolare che mi ha lasciato qualche segno sulle mani(dita a ventaglio,etc.) e che quindi la mia vita non è mai stata tanto semplice e che spesso in passato abusavo di alcol , Un paio di mesi fa in concomitanza con una cura antibiotica per eradicare H.P.(veclam+ Velamox) mi svegliai con sensazione di tremore alle gambe, ottundimento generale, senso di estraniazione, malessere generale. Le notti seguenti non riuscivo a dormire(cosa che comunque avveniva anche prima, ma in maniera meno marcata) e spesso mi svegliavo di soprassalto perche imprrovvisamente sopraggiungevano ipereccitamento corporeo(come delle scariche adrenaliche), tremore alle gambe, acufeni, sensazione di freddo al viso...
Insomma attacchi di panico. Durante le giornate avvertivo un senso di malessere profondo, una sorta di esaurimento nervoso e svolgere le normali azioni quotidiane mi sebrava una scalata impossibile. Circa 5 anni fa per tre o quattro mesi abusai di Cocaina. Smisi di farne uso e dopo un po' tempo(6-7 mesi) mi capitò il primo attacco d'ansia; ero a lavoro in un call center , sotto stress, e mentro ero al telefono con dei clienti ebbi come la sensazione di perdere il senso della realà che mi circondava. All'epoca non immaginavo cosa e come potesse essere un attacco d'ansia. Tornando a noi,sono stato meglio(anche se avevo comunque la sensazione di non stare al "100%" come una volta) nei tre/quattro anni successivi all'episodio d'abuso fin nel 2016. Nel 2016 feci una dieta con ottimi risultati e raggiunsi una forma fisica perfetta. Mi sentivo più attraente, più sicuro di me e molto più vitale e pieno di energia. Mi Iscrissi di nuovo all'università etc...fine 2016, dopo una serata passata a bere abuso di nuovo di droga(ero ubriaco e mi sentivo ormai "guarito", erano passati 5 anni dall'ultima volta). Ansia nei giorni successivi che poi dopo un po'passa(Passava andando a dormire da mio padre).In tutto il 2017 sono stato abbastanza bene(anche se ripeto spesso era presente un certo senso di estraniazione dalla realtà) fino a due mesi fa. Aggiungo che lavoro in uno studio medico e l'enorme affluenza di pazienti ogni giorno mi provoca un forte stress. Infatti prima mi capitavano giornate(soprattutto quando mi alzavo presto) di essere collerico, alienato e irritabile, per poi nel fine settimana sentirmi leggermente meglio. Adesso ho cambiato orario(vado di pomeriggio) e quella fase acuta sembra essere passata ma è come se tutto sia diventato cronico. Ho come un senso di disillusione nei confronti della vita, la mattina mi sento sempre stanco come se mi stessi alzando nel cuore della notte, non avverto più quella sensazione di leggerezza e piacere allo stomaco come quando prima progettavo un viaggio o un'uscita con amici.faccio le cose per inerzia e mi sento in uno stato di malessere generale
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
È opportuno considerare che ha un atteggiamento abusante che può essere la causa dei disturbi che di protraggono nel tempo dopo l'uso di sostanze.

Può rivolgersi al Sert di pertinenza.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Dott. Ruggiero la ringrazio di cuore per il consiglio, ma vivendo in un piccolo paese e conoscendo i medici non posso rivolgermi al Sert, dove mi conoscono tutti... Tra l'altro non mi reputo un tossicodipenedente o un alcolizzato... Ci tenevo solo a comprendere meglio il mio stato, ad una diagnosi(so che è difficile) fatta da Lei o da qualche altro suo collega, in modo da "differenziare" i pareri sulle mie condizioni. Comprendere se è più opportuno intervenire subito con un serotoninergico(consigliatomi da un collega) o aspettare che passi da solo. Sapere se si tratta di ansia generalizzata, se si sta trasformando in una S. depressiva o si tratti proprio di una S. Depressiva ansiosa, etc.... Ripeto non ho più stimoli a fare niente, lavoro e basta... e non perché sia triste mentalmente ma perché avverto organicamente questa sensazione di bassa emotività e vitalità interiore, di non serenità interiore, di distacco dalla realtà, di essere concentrato solo su me stesso... Di non "mescolarmi" alla vita come una volta. E tanti altri sintomi ascrivibili all'ansia. In passato facevo tanti progetti, avevo tante "illusioni", e dato che a causa della mia malattia(Artrite R.) mi è risultato sempre difficile realizzarli, adesso è un po' come se mi fossi arreso...Come se avessi preso consapevolezza di tutte quelle illusioni che mi facevo, e di non voler fare più niente... Non provarci con una donna perché tanto so che mi rifiuterà, non fare quella cosa perché tanto... Etc Voglio capire se sono io che che sto diventando adulto o se il mio ragionamento è turbato da una presumibile S. depressiva. Grazie, Distinti saluti.
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