Emetofobia, ansia generale e paura di tutto...
Buongiorno,
Non mi dilungo nel descrivermi, perché ho già fatto diversi consulti qui...
Da ormai più di sei mesi assumo Remeron 30 mg la sera prima di dormire, e Xanax 0,50 mg tendenzialmente al mattino, ma, cercando di "godermi" le giornate, questi farmaci non hanno orari spaccati al minuto tutti i giorni, può essere un male?
Sono in cura con una psicoterapeuta, ma non la vedo spesso, anche per motivi economici, e quindi facciamo una seduta al mese.
Sto perdendo fiducia in questa persona, perché i farmaci che prendo, ormai mi danno l'idea di non fare più nulla, da quando la frequento la mia fobia del vomito si è più radicata, e mi stanno nascendo tanti altri timori che prima non avevo.
Prendo volentieri il Rem., perché lessi su Wikipedia che ha anche proprietà antiemetiche, però il suo aiuto nel sonno sta diminuendo, difatti alle volte ho risvegli nella notte e sogni "disturbati/complicati". Per quanto riguarda l'umore, non noto grossi cambiamenti...
Al bisogno prendo antiemetici classici (Peridon o Motilex, dipende da quanto sto "male"), e cerco di farne a meno il più possibile, però facendo una stima, in una settimana, può capitare che assuma, in totale, 5/6 compresse di P. e 1/2 di M., a lunga andare questi farmaci possono fare del male?
La psicoterapeuta mi ha consigliato Olanzapina Lilly 2,5 mg alla sera, distanziato un po' dal Rem., ma prima di prendere Olan., vorrei fare a meno dello Xa., può essere una buona idea? Mi ha consigliato questo farmaco perché a dosaggio basso, ha un buon effetto ansiolitico e aiuta a "allentare" le fissazioni che ho.
Per farvi degli esempi, ho paura di mangiare qualcosa di sbagliato che mi possa far star male, ormai non bevo più niente di "irritante", una volta ho fatto fatica a digerire tè e biscotti, lo si da alle persone malate, fate voi...
Sono disoccupato da poco, e ho il timore di poter trovare lavoro e perderlo di nuovo a causa di qualche malattia, temo di finire in un letto di ospedale, mio padre è un portatore di PEG, a seguito di un ictus emorragico, e temo di finire come lui, che non sopporta la sua nutrizione sostitutiva, nella struttura dov'è, cercano anche di fargli fare dei pasti normali, ma mangia molto poco, ogni tanto stiamo al suo fianco e lo spingiamo a mangiare un po' di più, ed è estenuante, anche perché lui pretende compagnia giornaliera, e mi sento un peso estremo addosso, per non parlare che negli ultimi anni lui ha molta "facilità" nel vomitare, e comunque penso che anche lui soffra di questa fobia, anche se è difficile da comprendere dati i suoi danni e un po' di demenza senile che si sta sviluppando.
Non ho più nessun piacere nei confronti del cibo, ho continui problemi intestinali (meteorismo, flatulenze maleodoranti, feci mal formate, dolori sordi continui o acuti nei momenti peggiori), di organico oramai i medici non cercano più nulla, perché appena apro bocca e parlo di psicoterapia, ansia e psicofarmaci, il mio problema è nella testa, stop. E questo mi avvilisce molto.
GRAZIE.
Non mi dilungo nel descrivermi, perché ho già fatto diversi consulti qui...
Da ormai più di sei mesi assumo Remeron 30 mg la sera prima di dormire, e Xanax 0,50 mg tendenzialmente al mattino, ma, cercando di "godermi" le giornate, questi farmaci non hanno orari spaccati al minuto tutti i giorni, può essere un male?
Sono in cura con una psicoterapeuta, ma non la vedo spesso, anche per motivi economici, e quindi facciamo una seduta al mese.
Sto perdendo fiducia in questa persona, perché i farmaci che prendo, ormai mi danno l'idea di non fare più nulla, da quando la frequento la mia fobia del vomito si è più radicata, e mi stanno nascendo tanti altri timori che prima non avevo.
Prendo volentieri il Rem., perché lessi su Wikipedia che ha anche proprietà antiemetiche, però il suo aiuto nel sonno sta diminuendo, difatti alle volte ho risvegli nella notte e sogni "disturbati/complicati". Per quanto riguarda l'umore, non noto grossi cambiamenti...
Al bisogno prendo antiemetici classici (Peridon o Motilex, dipende da quanto sto "male"), e cerco di farne a meno il più possibile, però facendo una stima, in una settimana, può capitare che assuma, in totale, 5/6 compresse di P. e 1/2 di M., a lunga andare questi farmaci possono fare del male?
La psicoterapeuta mi ha consigliato Olanzapina Lilly 2,5 mg alla sera, distanziato un po' dal Rem., ma prima di prendere Olan., vorrei fare a meno dello Xa., può essere una buona idea? Mi ha consigliato questo farmaco perché a dosaggio basso, ha un buon effetto ansiolitico e aiuta a "allentare" le fissazioni che ho.
Per farvi degli esempi, ho paura di mangiare qualcosa di sbagliato che mi possa far star male, ormai non bevo più niente di "irritante", una volta ho fatto fatica a digerire tè e biscotti, lo si da alle persone malate, fate voi...
Sono disoccupato da poco, e ho il timore di poter trovare lavoro e perderlo di nuovo a causa di qualche malattia, temo di finire in un letto di ospedale, mio padre è un portatore di PEG, a seguito di un ictus emorragico, e temo di finire come lui, che non sopporta la sua nutrizione sostitutiva, nella struttura dov'è, cercano anche di fargli fare dei pasti normali, ma mangia molto poco, ogni tanto stiamo al suo fianco e lo spingiamo a mangiare un po' di più, ed è estenuante, anche perché lui pretende compagnia giornaliera, e mi sento un peso estremo addosso, per non parlare che negli ultimi anni lui ha molta "facilità" nel vomitare, e comunque penso che anche lui soffra di questa fobia, anche se è difficile da comprendere dati i suoi danni e un po' di demenza senile che si sta sviluppando.
Non ho più nessun piacere nei confronti del cibo, ho continui problemi intestinali (meteorismo, flatulenze maleodoranti, feci mal formate, dolori sordi continui o acuti nei momenti peggiori), di organico oramai i medici non cercano più nulla, perché appena apro bocca e parlo di psicoterapia, ansia e psicofarmaci, il mio problema è nella testa, stop. E questo mi avvilisce molto.
GRAZIE.
[#1]
1) l'ora di assunzione di questi farmaci non è critica; l'importante è prendere la mirtazapina al momento di andare a letto, e lo Xanax al primo risveglio,indipendentemente dall'ora.
2) E' vero che la mirtazapina (Remeron) è all'inizio un ottimo ipnoinducente, ma avviene spesso che col passare del tempo questo effetto sul sonno (che, badi bene, è un effetto collaterale che viene sfruttato per l'insonnia) venga meno. In questo caso conviene addirittura spostare l'assunzione al mattino.
3)L'olanzapina ha un ottimo effetto ansiolitico.
4) Piuttosto, lei parla di fobia del vomito, ma non è chiaro se lei avverta o no nausea o bisogno di vomitare, Sembra di sì, visto che assume anche antiemetici. In questo caso tenga conto che esiste una categoria di farmaci, i derivati delle benzamidi, che hanno contemporaneamente buon effetto antiemetico e discreto effetto antidepressivo. Ne parli con la sua dottoressa.
5) In ogni caso, non faccia da solo!
Saluti
2) E' vero che la mirtazapina (Remeron) è all'inizio un ottimo ipnoinducente, ma avviene spesso che col passare del tempo questo effetto sul sonno (che, badi bene, è un effetto collaterale che viene sfruttato per l'insonnia) venga meno. In questo caso conviene addirittura spostare l'assunzione al mattino.
3)L'olanzapina ha un ottimo effetto ansiolitico.
4) Piuttosto, lei parla di fobia del vomito, ma non è chiaro se lei avverta o no nausea o bisogno di vomitare, Sembra di sì, visto che assume anche antiemetici. In questo caso tenga conto che esiste una categoria di farmaci, i derivati delle benzamidi, che hanno contemporaneamente buon effetto antiemetico e discreto effetto antidepressivo. Ne parli con la sua dottoressa.
5) In ogni caso, non faccia da solo!
Saluti
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la risposta!
Parlerò con la mia psicoterapeuta che fare con Remeron e Xanax, per il secondo, come dicevo, vorrei provare a farne a meno prima di iniziare Olanzapina, quest'ultimo farmaco mi ispira fiducia, ma ho letto anche qualche nota negativa online (anche se so che ci devo dare poco peso, online si trova di tutto).
Per il Remeron, al momento non me la sento di lasciarlo, anche perché so che ha questo effetto antiemetico.
Ho solo un dubbio: ieri sera l'ho preso e poi sono rimasto sul divano, così è capitato che mi sono addormentato lì. Il mio compagno mi ha detto che ha provato a svegliarmi ma non c'è riuscito, che gli ho risposto male e che l'ho insultato, ora tutto ciò non ricordo, comunque non è la prima volta che capita. Da cosa può dipendere?
Per quanto riguarda il punto 4, raramente ho i "brontolii" causati dalla fame, più spesso mi capita di avere sensazioni di pesantezza dopo mangiato, frequenti reflussi, oppure sento molta aria nello stomaco/pancia, capita anche dopo diverse ore, che il mio stomaco fa rumori come una bottiglia mezza vuota, quando mi corico o mi rigiro nel letto (o purtroppo anche quando faccio sesso) e queste sensazioni mi danno fastidio allo stomaco e mi imparanoio sul vomito....
Inoltre se mi palpo l'addome ho dolori sordi un po' dappertutto, e vado a momenti alterni con feci ok e feci totalmente sformate, molto ariose, spesso tutto molto puzzolente, a volte mi capita di avere fitte molto forti e in quei casi mi agito, inizio a tremare, ed ho il terrore di vomitare.
Parlerò con la mia psicoterapeuta che fare con Remeron e Xanax, per il secondo, come dicevo, vorrei provare a farne a meno prima di iniziare Olanzapina, quest'ultimo farmaco mi ispira fiducia, ma ho letto anche qualche nota negativa online (anche se so che ci devo dare poco peso, online si trova di tutto).
Per il Remeron, al momento non me la sento di lasciarlo, anche perché so che ha questo effetto antiemetico.
Ho solo un dubbio: ieri sera l'ho preso e poi sono rimasto sul divano, così è capitato che mi sono addormentato lì. Il mio compagno mi ha detto che ha provato a svegliarmi ma non c'è riuscito, che gli ho risposto male e che l'ho insultato, ora tutto ciò non ricordo, comunque non è la prima volta che capita. Da cosa può dipendere?
Per quanto riguarda il punto 4, raramente ho i "brontolii" causati dalla fame, più spesso mi capita di avere sensazioni di pesantezza dopo mangiato, frequenti reflussi, oppure sento molta aria nello stomaco/pancia, capita anche dopo diverse ore, che il mio stomaco fa rumori come una bottiglia mezza vuota, quando mi corico o mi rigiro nel letto (o purtroppo anche quando faccio sesso) e queste sensazioni mi danno fastidio allo stomaco e mi imparanoio sul vomito....
Inoltre se mi palpo l'addome ho dolori sordi un po' dappertutto, e vado a momenti alterni con feci ok e feci totalmente sformate, molto ariose, spesso tutto molto puzzolente, a volte mi capita di avere fitte molto forti e in quei casi mi agito, inizio a tremare, ed ho il terrore di vomitare.
[#3]
Quelli che lei descrive sono segni e sintomi di quella che in passato veniva chiamata distonia gastro-intestinale (dizione tuttora valida, perchè è una distonia del sistema nervoso vegetativo).
Con i farmaci sedativi possono verificarsi di questi episodi amnesici, specie se associati a quantità anche piccole di alcolici (non so se questo sia il suo caso).
Con i farmaci sedativi possono verificarsi di questi episodi amnesici, specie se associati a quantità anche piccole di alcolici (non so se questo sia il suo caso).
[#4]
Ex utente
Per farmaci sedativi intende il Remeron?
O lo Xanax che prendo al mattino?
Oppure entrambi....
Per via dell'alcool, ieri sera 0 e già di mio ne bevo pochissimo, sia per quanto riguarda il reflusso sia per la paura di esagerare, per quanto riguarda la mia fobia...
Per il termine che ha usato: distonia gastro-intestinale, è la prima volta che un medico me ne parla...
Se le può interessare di più, anni fa facevo uso assiduo (se no quasi continuo) di Levopraid, smesso perché mi dava problemi nella sfera sessuale, e non più usato perché in parte mi ero stufato, e in parte perché non ne traevo più benefici, i sintomi restavano invariati, che io lo prendessi oppure no.
Spero di non tediarla, ma vorrei sapere, se c'è qualche nuovo approccio a queste problematiche, o qualche approccio "vecchio" ancora utile, che non ho mai provato.
Essendo una "problematica" correlata ai nervi, l'agopuntura potrebbe essere un aiuto? Sempre se nella sua professionalità consulta anche altre medicine.
O lo Xanax che prendo al mattino?
Oppure entrambi....
Per via dell'alcool, ieri sera 0 e già di mio ne bevo pochissimo, sia per quanto riguarda il reflusso sia per la paura di esagerare, per quanto riguarda la mia fobia...
Per il termine che ha usato: distonia gastro-intestinale, è la prima volta che un medico me ne parla...
Se le può interessare di più, anni fa facevo uso assiduo (se no quasi continuo) di Levopraid, smesso perché mi dava problemi nella sfera sessuale, e non più usato perché in parte mi ero stufato, e in parte perché non ne traevo più benefici, i sintomi restavano invariati, che io lo prendessi oppure no.
Spero di non tediarla, ma vorrei sapere, se c'è qualche nuovo approccio a queste problematiche, o qualche approccio "vecchio" ancora utile, che non ho mai provato.
Essendo una "problematica" correlata ai nervi, l'agopuntura potrebbe essere un aiuto? Sempre se nella sua professionalità consulta anche altre medicine.
[#5]
Il Remeron è anche antistaminico, quindi ha proprietà sedative, oltre che antidepressive. Lo Xanax lo prende al mattino, quindi non può essere responsabile di quel fenomeno di parasonnia.
Per la distonia gastrica (non per quella intestinale) il Levopraid sarebbe una buona scelta. E' vero che questa molecola perde col tempo efficacia, ma visto che è diverso tempo che non l'assume andrebbe presa in considerazione, secondo parere del medico che la segue.
Per la distonia gastrica (non per quella intestinale) il Levopraid sarebbe una buona scelta. E' vero che questa molecola perde col tempo efficacia, ma visto che è diverso tempo che non l'assume andrebbe presa in considerazione, secondo parere del medico che la segue.
[#6]
Ex utente
Grazie per le risposte,
Per quanto riguarda il Levopraid, la mia attuale psicoterapeuta (non è psichiatra, spiegare qua credo sia controproducente), ritiene che il Levopraid non è un buon farmaco e non lo prescrive mai, anche in base alla sua lunga esperienza nel campo farmaceutico (difatti prescrive farmaci di "marca" perché sa come sono fatti).
In grandi linee, se ha capito la mia situazione, la strada migliore per me da seguire secondo lei quale può essere?
Un consulto con uno psichiatra? Neurologo? Fare la pallina da ping pong tra uno specialista e l'altro in gastroenterologia?
Non ho ancora 30 anni e vorrei passare una vita un po' più serena e meno complicata...
Per quanto riguarda il Levopraid, la mia attuale psicoterapeuta (non è psichiatra, spiegare qua credo sia controproducente), ritiene che il Levopraid non è un buon farmaco e non lo prescrive mai, anche in base alla sua lunga esperienza nel campo farmaceutico (difatti prescrive farmaci di "marca" perché sa come sono fatti).
In grandi linee, se ha capito la mia situazione, la strada migliore per me da seguire secondo lei quale può essere?
Un consulto con uno psichiatra? Neurologo? Fare la pallina da ping pong tra uno specialista e l'altro in gastroenterologia?
Non ho ancora 30 anni e vorrei passare una vita un po' più serena e meno complicata...
[#7]
Il Levopraid è un farmaco di marca, non è un generico.
E' molto efficace nelle somatizzazioni gastriche ed è anche un discreto antidepressivo, la cui azione è rapida ma spesso di breve durata. Per questo motivo viene in genere associato agli antidepressivi tradizionali, che sono più lenti ma non perdono efficacia con il tempo.
E' molto efficace nelle somatizzazioni gastriche ed è anche un discreto antidepressivo, la cui azione è rapida ma spesso di breve durata. Per questo motivo viene in genere associato agli antidepressivi tradizionali, che sono più lenti ma non perdono efficacia con il tempo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 06/02/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.