Flufenazina causa disturbo d'ansia cronico
Salve, sono un ragazzo di 29 anni, sono 10 anni che soffro di schizofrenia, grazie a dio sono stabile, sono lucido ma ci sono dei problemi. Intanto dico quello che prendo così potete farvi un idea della mia terapia, prendo:
Olanzapina 10 mg alle 08:00 e 10 mg alle 20:00
clorpormazina 100 mg alle 20:00
Delorazepam 30 gcc al bisogno (In caso di attacco d'ansia che di solito si presenta puntualmente e di sera ogni 2-3 giorni)
Ammetto che con questa terapia svegliarsi il mattino è impossibile a causa dalla sedazione sia di Olanzapina che Clorpromazina, poi mi pare di aver letto da qualche parte che questi farmaci agiscono modificando le fasi del sonno e ne modificano la struttura ciò che risulta in un maggior tempo di sonno, infatti dormo 12-13 ore, se mi sveglio prima sento fatica ed immenso bisogno di tornare a dormire. aggiungo che non ce nessun sintomo depressivo di fondo che giustifichi tutto ciò. Il sonno è uno dei problemi.
Il problema principale è l'ansia che 5 anni fa si presentò allora che facevo la fiala di (Modecat) Flufenazina, o ritardato la fiala di qualche giorno, allora si presentò il mio primo attacco d'ansia.
gli psichiatri continuano a darmi delle benzodiazepine, ed mi dicono di prenderli a vita, malgrado l'immensa letteratura che ce sia nei libri che su internet che avverte sugli effetti cognitivi. gli psichiatri dell'ASL negano tutto, sia sulla dipendenza, sia sulla tolleranza che sull'assuefazione, il fatto che negano tutto mi mette a disagio, perche poi io paziente ne risento come cura, mentre loro si scaricano la responsabilità di dosso.
ho intenzione di cambiare radicalmente la cura cambiando l'anitpicotico olanzapina con qualcun altro che agisca sul'ansia e che sia più leggero con il sonno ???
aiutatemi per cortesia.
se prendo le benzodiazepine, a lungo andare come assunzione quotidiana con l'inclinazione della memoria e dell'attenzione rischio di avere la demenza a lungo andare ???
o ad un certo punto si crea un equilibrio e l'inclinazione si interrompe ???
spiegatemi per cortesia.
Olanzapina 10 mg alle 08:00 e 10 mg alle 20:00
clorpormazina 100 mg alle 20:00
Delorazepam 30 gcc al bisogno (In caso di attacco d'ansia che di solito si presenta puntualmente e di sera ogni 2-3 giorni)
Ammetto che con questa terapia svegliarsi il mattino è impossibile a causa dalla sedazione sia di Olanzapina che Clorpromazina, poi mi pare di aver letto da qualche parte che questi farmaci agiscono modificando le fasi del sonno e ne modificano la struttura ciò che risulta in un maggior tempo di sonno, infatti dormo 12-13 ore, se mi sveglio prima sento fatica ed immenso bisogno di tornare a dormire. aggiungo che non ce nessun sintomo depressivo di fondo che giustifichi tutto ciò. Il sonno è uno dei problemi.
Il problema principale è l'ansia che 5 anni fa si presentò allora che facevo la fiala di (Modecat) Flufenazina, o ritardato la fiala di qualche giorno, allora si presentò il mio primo attacco d'ansia.
gli psichiatri continuano a darmi delle benzodiazepine, ed mi dicono di prenderli a vita, malgrado l'immensa letteratura che ce sia nei libri che su internet che avverte sugli effetti cognitivi. gli psichiatri dell'ASL negano tutto, sia sulla dipendenza, sia sulla tolleranza che sull'assuefazione, il fatto che negano tutto mi mette a disagio, perche poi io paziente ne risento come cura, mentre loro si scaricano la responsabilità di dosso.
ho intenzione di cambiare radicalmente la cura cambiando l'anitpicotico olanzapina con qualcun altro che agisca sul'ansia e che sia più leggero con il sonno ???
aiutatemi per cortesia.
se prendo le benzodiazepine, a lungo andare come assunzione quotidiana con l'inclinazione della memoria e dell'attenzione rischio di avere la demenza a lungo andare ???
o ad un certo punto si crea un equilibrio e l'inclinazione si interrompe ???
spiegatemi per cortesia.
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Se ha intenzione di cambiare da solo sbaglia proprio.
Le benzodiazepine possono predisporre alla demenza ciò non toglie che va sempre valutata la possibilità di assumerle per singolo paziente secondo quella che è la condizione clinica.
Non è detto che lei possa avere un declino. Oggi ha 29 anni e può evitarlo con il giusto utilizzo della memoria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Le benzodiazepine possono predisporre alla demenza ciò non toglie che va sempre valutata la possibilità di assumerle per singolo paziente secondo quella che è la condizione clinica.
Non è detto che lei possa avere un declino. Oggi ha 29 anni e può evitarlo con il giusto utilizzo della memoria.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 952 visite dal 31/01/2018.
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